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Seduta a S.Gregorio, tre rientri importanti per Gregucci. Differenziato per Di Tacchio e Mantovani

Una nuova mentalità, più aggressività. Meno parole e più fatti. “Si cambia registro”: Gregucci lo aveva preannunciato nel postgara della sfida al Crotone e lo sta chiedendo a chiare lettere ai suoi nell’eremo di San Gregorio Magno. Un ritiro per ritrovare concentrazione e “sciacquare i cervelli”, per dirla con gergo caro al trainer di San Giorgio Jonico. Seduta pomeridiana essenzialmente tattica per la squadra granata con tre rientri importanti. Gregucci ritrova Bernardini, Di Gennaro e Perticone che, dopo una parte di lavoro atletico specifico, hanno partecipato alle prove in campo con il resto della squadra. Il tecnico granata ne valuterà condizioni e progressi nei prossimi giorni, ma difficilmente li rischierà dal 1′ in un campo, quello di Livorno, che tutti e tre conoscono molto bene. Protocollo differenziato per Di Tacchio e Mantovani che hanno effettuato corsa e giri di campo. Da valutare le condizioni del centrocampista pugliese, il calciatore di movimento più impiegato tra quelli a disposizione. Qualche problema in più per il giovane difensore che già ha saltato la sfida al Crotone a causa di un risentimento al bicipite femorale destro.

Gregucci ha ovviato dirottando Minala nella posizione di schermo difensivo, con Akpa Akpro e Odjer incursori. Un’inedita mediana “all blacks” che si riproporrà soltanto nella malaugurata ipotesi Di Tacchio dovesse alzare bandiera bianca. Sulle corsie esterne Casasola e Lopez, in difesa Pucino con Migliorini e Gigliotti. Inedito tandem offensivo composto da Andrè Anderson e Vuletich. Nel corso della seduta Gregucci ha alternato gli altri elementi, provando anche Orlando nel ruolo di rifinitore. L’altra formazione provata si è schierata con il 3-4-1-2. Bernardini ha guidato la difesa, accompagnato da Perticone e un baby dell’Under 17. A centrocampo si è rivisto Di Gennaro che ha fatto coppia con Mazzarani, mentre Memolla e Djavan Anderson hanno occupato le fasce. Con Orlando in attacco Jallow e Djuric.

Semplici esperimenti, ma la sensazione è che l’undici che scenderà in campo a Livorno non si discosterà molto da quello proposto nelle ultime settimane. A San Gregorio non tira aria di rivoluzione. Nuova mentalità ma con interpreti praticamente identici: Gregucci riuscirà nel suo intento?

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