Una vita in granata ed un passato da vice allenatore all’Empoli. Per Salvatore Russo, salernitano verace, quella di venerdì sarà una partita speciale. Il jolly difensivo, infatti, dopo aver vestito la maglia della squadra della sua città (per 98 volte tra il 2004 e successivamente dal 2007 al 2011) e di compagini come Ancona e Ternana, una volta appesi gli scarpini al chiodo si è dedicato alla carriera da allenatore. Prima l’avventura da secondo di Raffale Novelli all’Aversa Normanna e poi (nello scorso campionato) con Gianluca Grassadonia alla guida del Foggia, nel mezzo l’anno in Serie A come vice di Giovanni Martusciello all’Empoli, annata che ha lasciato in Russo grandi ricordi ed insegnamenti. A pochi giorni dal match dello stadio Arechi tra la compagine di via Salvador Allende ed i toscani di mister Pasquale Marino, l’ex capitano della Salernitana ha ricordato la sua esperienza nei due club ed ha analizzato il momento di entrambe le squadre.
Salvatore, per un salernitano come Lei qual è l’emozione di vestire la maglia granata?
“E’ la realizzazione del sogno che ha ogni bambino salernitano. Basti pensare che quando ero piccolo andavo al Vestuti ed ero la mascotte della Salernitana negli anni di Zandonà, Messina e Moscon”.
Lei è stato allenatore in seconda anche dell’Empoli, cosa ricorda di quell’esperienza?
“Un qualcosa di importantissimo per me e sono sicuro che tutto ciò che ho appreso in quell’annata mi possa essere d’aiuto nel proseguo della mia carriera da allenatore, di questo devo ringraziare Giovanni Martusciello. L’anno della Serie A mi ha lasciato ricordi ed emozioni bellissime aldilà di come è finita la stagione. Abbiamo vinto contro il Milan a San Siro o il derby contro la Fiorentina all’Artemio Franchi però più che per le partite ricorderò quest’esperienza per quello che mi ha lasciato e per quello che ho imparato”.
Domani sera Salernitana ed Empoli si sfideranno in un match delicato per l’accesso ai playoff. Chi vede favorita?
“La Salernitana ci arriva meglio perchè è reduce da due ottime prestazioni contro Cittadella e Crotone. L’Empoli come potenziale tecnico, a mio avviso, è un’ottima squadra. L’unica cosa che mi auguro è che entrambe le squadre possano accedere ai playoff ed arrivare fino in fondo”.
Chi possono essere i giocatori che, a suo parere, possono decidere il match?
“In questi casi ed in questi momenti a far fare la differenza ed a far prevalere una squadra sull’altra deve essere il gruppo. A mio avviso non c’è un giocatore singolo in particolare, anche se sia la Salernitana di Ventura che l’Empoli di Marino hanno nelle loro rose delle individualità importanti”.
Dove può arrivare questa Salernitana?
“Il primo obiettivo è quello playoff e poi bisogna giocarseli. Djuric e compagni hanno tutte le carte in regole per poter rappresentare la vera e propria mina vagante degli spareggi promozione. Soprattutto se offrono prestazioni come quelle di Crotone o come contro il Cittadella”.
Mancherà Cristiano Lombardi, quanto può incidere questa assenza?
“E’ sicuramente una perdita importante perchè Lombardi stava dando tantissimo. Chi lo sostituirà sicuramente darà il massimo come avvenuto, ad esempio, anche nei match nei quali il cursore di fascia era squalificato”.
Dove può arrivare, invece, l’Empoli?
“Parliamo di una rosa davvero molto forte che è stata costruita per vincere. Quando si retrocede dalla Serie A, a volte è necessario anche un po’ di adattamento e l’Empoli ha avuto qualche problema nel corso di questo campionato. Il club toscano ha cambiato allenatore in corsa ma, in ogni caso, resta un gruppo davvero molto forte e strutturato con giocatori dalle indiscutibili qualità”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.