La Salernitana ha pubblicato, in ottemperanza agli obblighi di legge, il suo bilancio 2023/2024, corredato dalla relazione finanziaria al 30 Giugno 2024. Si tratta del secondo bilancio d’esercizio targato interamente Danilo Iervolino, visto che quello 2021/2022 è condiviso con l’ultimo semestre di Claudio Lotito e relativo Trust.
Il bilancio fa registrare una perdita al 30 giugno 2024 di 41,4 milioni di euro, più alta di quella del 2022-23 che era di 29,62 milioni. Il valore operativo della azienda US Salernitana è di 52,85 milioni, a fronte di costi operativi di 71,43 milioni che producono un Risultato Operativo Lordo (ROL) negativo di 18,58 milioni.
Se parliamo di fatturato, i ricavi del club granata si attestano sui 63,2 milioni di euro, in calo rispetto ai quasi 71 milioni dell’esercizio precedente. Tali ricavi sono riconducibili per 32,35 milioni a diritti audiovisivi della Lega, per 7,12 milioni alla vendita di abbonamenti e biglietti per le gare casalinghe, per 8,14 milioni da sponsorizzazioni, per 452.000 euro al merchandising, per 863.000 da proventi per cessione di calciatori propri in prestito, per 10,3 milioni da plusvalenze su cessioni a titolo definitivo, per 2,83 milioni da altri ricavi e per 1,045 da contributi in conto esercizio.
Esaminando invece i 71,43 milioni di costi operativi, si possono sintetizzare come segue: 53,04 milioni per costi del personale (compreso il monte ingaggi degli atleti), 12,11 milioni per costi dei servizi, 1,62 milioni per acquisto materie prime e materiale sportivo e 4,65 milioni per altri costi (tra cui i 2 milioni come contributo alle neopromosse in Serie B).
Il calciomercato ha inciso in questo modo sul bilancio: 9,63 milioni di ricavi derivano dalla cessione di contratti, 4,07 milioni di costi sono relativi a oneri per acquisti di calciatori mentre – considerando gli atleti come assets aziendali – gli ammortamenti e le svalutazioni iscritte a bilancio sono di 25,89 milioni.
Se consideriamo solo fatturato e costi, la Salernitana ha fatto registrare un disavanzo di quasi 39 milioni di euro, più alto di quello dell’esercizio precedente 35,5 milioni). Il risultato ante-imposte è negativo per 42,4 milioni, mentre il risultato netto – come detto – fa registrare una perdita di 41,4 milioni di euro, più alta di quella dell’esercizio 2022/23 che era di 29,6 milioni.
I costi complessivi della società (comprensivi anche degli oneri finanziari) sono scesi dai 106,4 milioni del 2022/23 a poco più di 102 milioni.
Se guardiamo al Patrimonio Netto, si registra un valore positivo di 461.000 euro, derivante dagli apporti effettuati dal socio unico Danilo Iervolino che sono stati di circa 30,1 milioni nel bilancio in esame, rispetto ai 37,5 dell’esercizio precedente. I debiti complessivi sono saliti a 98,9 milioni (nel bilancio precedente erano di 86,7 milioni) con un indebitamento finanziario netto di quasi 30 milioni.
Tornando ai riflessi delle operazioni di mercato sul bilancio, dicevamo che 9,63 milioni di ricavi derivano dalla cessione di contratti (l’anno prima erano 14,05 con il passaggio di Ederson all’Atalanta). Il dato si materializza a seguito delle cessioni di Mazzocchi e Tchaouna, con plusvalenza complessiva di 10,3 milioni (2,1 per l’esterno partenopeo e 7,79 per il franco-ciadiano) e con la doppia minusvalenza norvegese Bohinen (489.000 euro) e Botheim (198.000 euro). Da registrare anche un costo per i prestiti onerosi di 593.000 legati alle operazioni Martegani e Zanoli. I prestiti dei vari Mamadou Coulibaly, Valencia, Daniliuc, Lovato, Bohinen e Bronn hanno invece fruttato 597.000 euro al club.
Tra le operazioni rilevanti successive al 30 giugno 2024 (che faranno parte del prossimo bilancio al pari del cosiddetto “paracadute”) ci sono le acquisizioni delle prestazioni di 19 calciatori, di cui 9 a titolo definitivo, 4 a titolo temporaneo con diritto o obbligo di riscatto e 6 a titolo temporaneo. Sono invece stati ceduti 19 elementi, di cui 11 a titolo definitivo, 5 a titolo temporaneo con diritto o obbligo di riscatto e 3 a titolo temporaneo. Il risparmio in termini di monte-ingaggi è di 13,7 milioni di euro.
Le seguenti cessioni incideranno sul prossimo bilancio:
- Trivante Stewart (ceduto senza incassare introiti) con svalutazione di 179.000 euro;
- Lorenzo Pirola (ceduto per 3,285 milioni);
- Kaleb Jimenez (ceduto senza incassare introiti) con svalutazione di 156.000 euro;
- Mamadou Coulibaly (ceduto senza incassare introiti) con svalutazione di 408.000 euro;
- Mikael (il cui contratto è stato rescisso) con svalutazione di 1,87 milioni di euro.
Sono stati infine risolti i contratti di 3 calciatori (su tutti Fazio e Mikael), con un risparmio sul monte ingaggi di quasi 2 milioni di euro.
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