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Salernitana, lunedì serve difesa granitica! Il Brescia di Donnarumma ha fatto 13 su 13

La scoppola di Cittadella ha riportato i granata sulla terra, il 3-1 è stato pesante e non ammette condizionali e avversative. Al Tombolato la Salernitana ha pagato carissimo le amnesie difensive, tre errori hanno compromesso la possibilità di tenere il passo con le primissime della classe. Errori che sono stati il punto centrale del discorso tenuto da Fabiani nel chiuso dello spogliatoio. Basta disattenzioni perché la Salernitana non può permettersi di regalare nulla, il succo delle parole proferite dal direttore sportivo alla sua squadra. La banda di Colantuono aveva e ha tutt’ora come punto di forza una discreta stabilità difensiva, una partita negativa non può cancellare mesi di duro lavoro. La difesa granata è chiamata adesso a dare una risposta sul campo. Tutti sotto esame, anche Micai che pure non ha convinto a Cittadella. Colantuono pensa a un cambio modulo e a una difesa a 4, potrebbe esserci il ritorno di Pucino e per le maglie da centrali è guerra di ballottaggi. Chi verrà scelto avrà il compito più difficile del campionato, fermare un attacco che fin qui non si è mai fermato.

Il Brescia, davanti, fa paura. A esaltare le rondinelle non c’è solo il capocannoniere Alfredo Donnarumma, anzi. Il pacchetto offensivo può contare anche su Torregrossa (decisivo quando Alfredino ha saltato un paio di partite per infortunio), sulla fantasia dell’ex Avellino Leonardo Morosini e sugli inserimenti di Tremolada e del figlio d’arte Bisoli. Se non segna l’uno segna l’altro, ma in gol prima o poi ci va qualcuno: nelle prime 13 partite del suo campionato, il Brescia non ha mai chiuso una partita senza andare in gol. Un dato pazzesco, unico per la categoria. Il Brescia ha dichiarato guerra al campionato e l’arma nucleare sono i gol. Naturalmente la squadra allenata da Corini è il miglior attacco del campionato con 25 gol, primo posto in coabitazione con il Lecce che però ha una partita in più.

Ci proverà lunedì la Salernitana a inceppare una macchina fin qui perfetta. All’Arechi Spezia, Verona e Palermo sono rimaste a secco, abbassare la saracinesca si può. A patto che non si vedano più le grossolane distrazioni che hanno compromesso la trasferta di Cittadella.

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