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Salernitana, la sconfitta più bella! Il Venezia ferma il Cagliari, è salvezza!

TABELLINO SALERNITANA-UDINESE 0-4

SALERNITANA (3-4-2-1): Belec; Gyomber (19′ st Ribéry), Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, L. Coulibaly (1′ st M. Coulibaly), Bohinen (19′ st Kastanos), Ruggeri (1′ st Zortea); Verdi (19′ st Perotti), Bonazzoli; Djuric. A disposizione: Fiorillo, Russo, Obi, Di Tacchio, Dragusin, Capezzi, Gagliolo. All. Nicola.

UDINESE (3-5-2): Padelli; Becao (43′ st Benkovic), Nuytinck, Perez; Molina, Pereyra (24′ st Pafundi), Walace, Makengo, Udogie (24′ st Soppy); Deulofeu (1′ st Samardzic), Nestorovski (48′ st Ballarini). A disposizione: Gasparini, Santurro, Zeegelaar, Arslan, Jajalo, Pablo Marí, Pussetto. All. Cioffi.

Arbitro: Orsato (Vivenzi/Ranghetti). IV uomo: Sacchi. Var: Mazzoleni (Dionisi).

NOTE. Marcatori: Deulofeu al 4′, Nestorovski al 34′, Udogie al 42′ pt, Pereyra al 14′ st. Angoli: 8-1. Spettatori: 29739; Recupero: 5′ pt, 8′ st.

Non chiamatelo miracolo. Perché quelli succedono una tantum, frutto perlopiù del caso. La salvezza della Salernitana va iscritta invece nel registro delle imprese. Di quelle che partono da lontano, ma neanche tanto visto l’esiguo tempo a disposizione. E’ frutto delle scelte di Sabatini, del coraggio di Nicola, della forza di una squadra rivoluzionata in una manciata di giorni ma che ha saputo trovare coraggio e punti nel momento topico della stagione. Ma è merito essenzialmente di un uomo solo che risponde al nome di Danilo Iervolino. Il principale regista dell’impresa. Il primo a crederci, non lesinando sforzi ed investimenti quando per tutti ormai il destino granata era segnato. Scritta la storia, ora si guardi al futuro. Con una proprietà giovane, solida e ambiziosa. Il bello deve ancora venire…

LA CRONACA. Nella partita più importante della storia, Nicola decide di tornare all’antico sconfessando il 3-5-2 con cui la Salernitana aveva trovato punti ed equilibrio. C’è Verdi infatti a supporto di Bonazzoli e Djuric, il trainer granata rinuncia a un mediano. Bohinen stringe i denti, al suo fianco c’è Lassana. Mazzocchi e Ruggeri sulle corsie esterne, terzetto difensivo composto da Gyomber, Radovanovic e Fazio. Tra i pali c’è Belec stante il forfait di Sepe.

L’obiettivo di Nicola è chiaro. La gara è senza appello, partire subito col piede sull’acceleratore. L’intento però riesce all’Udinese, libera da assilli di classifica. Cioffi avrebbe promesso che i friulani avrebbero giocato la partita e così è. Il pressing a tutto campo dei bianconeri manda in tilt il precario castello tattico granata. Mentre ancora scorrono le scene cinematografiche della storia granata in Curva, al 4′ il primo campanello d’allarme. Deulofeu prova il piazzato a giro approfittando di un’errata lettura di Mazzocchi, palla alta.

Al 6′ lo spagnolo gela l’Arechi. Break di Makengo, scarico per Deulofeu che con lo specchio aperto trova l’angolino alla destra du Belec. La rete subita scuote i granata ma Bonazzoli è egoista e prova l’assolo personale anziché servire il compagno meglio piazzato. Al 18′ Verdi sfiora il pari con un tiro velenoso dal limite dell’area. Al 23′ sforbiciata di Bonazzoli, Padelli blocca senza problemi.

Al 34′ l’Udinese raddoppia. Mazzocchi perde palla sul pressing forse falloso di Udogie, cross di Molina per Nestorovski che di testa non lascia scampo a Belec. La Salernitana è sulle gambe, bloccata dall’ansia e dalla paura. Bohinen e Verdi tentano l’azione personale, ma la più ghiotta chance arriva al 40′. Padelli si supera prima su Bonazzoli e poi sul tap-in a botta sicura di Verdi. Sul ribaltamento di fronte l’Udinese cala il clamoroso tris al 42′. Udogie, lasciato solissimo, guadagna metri di campo, prende la mira e trova l’incrocio dei pali. Fazio colpisce il palo su corner di Mazzocchi, in contropiede l’Udinese affonda come lame nel burro. Udogie s’invola e lascia sul posto Mazzocchi, Deulofeu con lo scavino anticipa Belec e lo costringe al fallo da rigore. S’incarica della battuta Pereyra, Belec s’allunga ed evita la quarta capitolazione.

Nicola getta nella mischia Zortea e Mamadou Coulibaly per l’impalpabile Ruggeri e Lassana Coulibaly. L’Udinese sfiora il poker in ripartenza in più d’un’occasione per poi trovarlo al 14′ con Pereyra, solissimo in campo aperto. L’argentino mette a sedere Gyomber e Radovanovic e stavolta non lascia scampo a Belec. L’ex Juve esulta sotto la Sud e fa esacerbare stupidamente gli animi. Dagli spalti piove di tutto, Orsato ferma il gioco per diversi minuti. Entrano Kastanos, Perotti e Ribéry per Bohinen, Verdi e Gyomber. Fazio spara in curva nord da pochi passi su sponda di Djuric. Becao al 26′ sfiora l’autogol, ma il palo e la quasi involontaria mano di Padelli salvano ancora i friulani. Samardzic col piazzato colpisce la traversa, Padelli para tutto su Perotti prima e Ribéry poi. Porta friulana stregata, ma l’atmosfera all’Arechi è surreale. La testa è tutta al Penzo di Venezia dove gli arancioneroverdi fanno l’impresa bloccando sullo 0-0 il Cagliari. L’Arechi tira il fiato fino al 7′, interminabile minuto di recupero a Venezia. Iervolino, Sabatini, Nicola e la squadra compiono l’impresa, la Salernitana è salva!

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