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Salernitana ko anche col Genoa ed in caduta libera: non funziona la cura Inzaghi

TABELLINO GENOA-SALERNITANA 1-0

GENOA (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani (9′ st De Winter), Vasquez; Sabelli (48′ st Vogliacco), Frendrup, Badelj (14′ st Strootman), Malinovskyi (14′ st Kutlu), Martin; Retegui (1′ st Ekuban), Gudmundsson. A disp: Leali, Sommariva, Hefti, Matturro, Haps, Galdames, Thorsby, Fini, Puscas. All: Gilardino.

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Lovato (19′ st Ikwuemesi), Gyomber, Pirola; Mazzocchi, Coulibaly, Maggiore (19′ st Legowski), Bradaric (1′ st Sambia); Candreva (1′ st Bohinen), Cabral (31′ st Tchaouna); Dia. A disp: Costil, Fiorillo, Daniliuc, Bronn, Martegani, Kastanos, Botheim, Stewart. All: F. Inzaghi.

Arbitro: Massa di Imperia (Ass: Di Iorio/Bercigli. IV uomo: Tremolada. Var: Mariani. Avar: Di Vuolo).

NOTE. Marcatore: Gudmunsson al 35′ pt. Ammoniti: Maggiore, Bradaric, Gyomber, Ikwuemesi (S), Malinovskyi, Bani (G). Angoli: 6-0. Recupero: 3′ pt, 5′ st.

Inefficace ed inerme. Incapace di far punti, gol, finanche di creare concreti grattacapi agli avversari. Che ringraziano e passano all’incasso. La Salernitana è un supplizio, uno strazio. Poco o nulla cambia con Pippo Inzaghi in panchina, anzi per vari aspetti la situazione sembra finanche peggiorata rispetto alla pur discussa e discutibile gestione Sousa. C’è però un filo conduttore. Quello dei risultati. Che continuano ad essere disastrosi. La Salernitana perde anche al cospetto di un Genoa che fa un figurone per un’ora buono e porta a casa tre punti di platino nella corsa salvezza. I granata restano a bocca asciutta e a secco di vittorie dopo dieci giornate. Un disastro che ha tanti colpevoli. Alcuni ancora saldamente ancorati alla poltrona.

LA CRONACA. Inzaghi rispolvera Ochoa e rilancia Lovato e Pirola in difesa. Confermato il ritorno al 3-4-2-1 con Cabral e Candreva a supporto di Dia. Gilardino recupera Retegui e lo getta subito nella mischia dal 1′ nel 3-5-2. Trascinato dagli oltre trentamila di Marassi, il Genoa parte subito col piede pigiato sull’acceleratore. Al 3′ Ochoa è già miracoloso sull’incornata di Dragusin da corner. Sul successivo angolo Badelj sul primo palo anticipa Dia e centra l’altro legno.

La Salernitana è guardinga ma avrebbe spazio per far male in ripartenza se solo Cabral fosse meno arruffone nella gestione della sfera. E’ fuoco di paglia perché il Genoa sfiora di nuovo il gol al 16′. Lovato morbido in marcatura su Retegui che si gira in un fazzoletto e scarica un sinistro che si stampa sullo stesso palo colpito da Badelj.

Il Genoa rischia il palleggio sulla prima costruzione e prende dei rischi enormi sulla pressione granata ma se la cava con la complicità di un Massa insolitamente dal fischietto facile. La Salernitana non punge ed è imprecisa in uscita quando  cerca la giocata personale o quella più difficile anziché scaricare al compagno più libero e vicino. Al 34′ il primo tiro in porta della Salernitana. Cabral porta palla e lancia Dia nel corridoio ma il destro del senegalese da posizione defilata è facile preda di Martinez.

Sul capovolgimento di fronte il Genoa passa. Gudmunsson per la prima volta si fa trovare smarcato tra le linee, Maggiore è in ritardo e la chiusura di Gyomber è tardiva e pigra. L’islandese prende la mira e supera Ochoa sul palo lungo. La Salernitana si sfalda, Ochoa la tiene in piedi con un intervento super sul liberissimo Sabelli. Ripartenza di Coulibaly in pieno recupero, il maliano ribalta il fronte e scarica per Dia che fa tutto da solo ma conclude altissimo. Si va il riposo con il Genoa in vantaggio meritatamente ed in pieno controllo del match.

Inzaghi lascia nello spogliatoio Bradaric e Candreva per il redivivo Sambia e Bohinen. Si passa al 3-5-2 nel tentativo di avere più riferimenti mettendosi a specchio rispetto al modulo del Grifone. Gilardino risparmia l’acciaccato Retegui per Ekuban.

La Salernitana sembra meglio messa in campo e accenna un minimo di reazione. Mazzocchi trasloca a sinistra e crea più d’un grattacapo a Sabelli mentre Sambia è volenteroso ma precipitoso. Dentro al 19′ anche Ikwuemesi e Legowski per Lovato e Maggiore, si passa al 4-3-1-2 con Cabral trequartista. Al 31′ c’è anche Tchaouna per un Cabral in netta involuzione rispetto all’inizio di stagione. La Salernitana si rende pericolosa soltanto al 40′. Cross di Sambia, testa di Mazzocchi e palla sulla traversa. Sulla ribattuta Dia non trova la porta da pochi passi L’azione forse sarebbe stata comunque vanificata da un offside di Ikwuemesi. In pieno recupero Dia in probabile posizione di offside da pochi passi riesce comunque a fallire una clamorosa chance. Il Genoa soffre, non riesce più ad uscire dal guscio ma porta a casa la pelle nei cinque minuti di recupero. Esulta Marassi, per la Salernitana è notte fonda. E alle porte c’è il derby con il Napoli…

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