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Salernitana horror, con il Lecce non c’è partita: vincono i salentini, contestazione Arechi

TABELLINO SALERNITANA-LECCE 1-2 

SALERNITANA (3-4-2-1): Micai; Mantovani, Perticone, Gigliotti; Pucino (17’ st Di Gennaro), Akpa Akpro (39’ pt Minala), Castiglia (31’ st Bocalon), Vitale; D.Anderson, A.Anderson; Jallow. A disp. Vannucchi, Bernardini, Vuletich, Rosina, Djuric, Casasola, Schiavi, Orlando, Mazzarani. All: Angelo Gregucci

LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni (37’ st Venuti); Petriccione, Tachtsidis, Scavone; Mancosu; Falco (1’ st La Mantia), Palombi (18’ st Pettinari). A disp. Bleve, Milli, Riccardi, Cosenza, Arrigoni, Lepore, Thom, Marino, Tabanelli. All: Fabio Liverani

ARBITRO: Sig. Lorenzo Maggioni di Lecco (Lombardo/Scarpa) IV uomo: Di Martino

NOTE. Marcatori: 4’ pt Mancosu (L), 20’ pt Palombi (L), 26’ st André Anderson (S); Ammoniti: Lucioni (L), Minala (S); Angoli: 3-4; Recupero: 3’ pt – 5’st; Spettatori: 7713 di cui 82 da Lecce.

 

La vecchia Salernitana, quella di fine 2018 e non dell’inizio 2019. I granata fanno da sparring partner a un Lecce che gioca bene, si diverte e chiude la partita in 20 minuti con i gol di Mancosu e dell’ex Palombi. La squadra di Gregucci viene graziata dai tantissimi errori sotto porta dei salentini e non ha neanche il merito di crederci dopo l’1-2 segnato da André Anderson. Un gol casuale, così come tutte le azioni offensive della Salernitana. Al triplice fischio l’Arechi se la prende con la squadra ma anche con dirigenza e società. Non è crisi, ma la sconfitta di oggi dimostra ancora una volta che questa squadra non è all’altezza dei playoff. E il mercato chiude tra quattro giorni.

LA CRONACA. Ci mette solo 26 secondi il Lecce a tirare in porta e a far capire che sarà una serata nerissima per la Salernitana. Palombi calcia male, ma i granata riescono ad andare subito nella paura. Perticone fa il perno centrale di una difesa a tre, ma non ha lo stampo né del leader né dell’impostatore. Ogni volta che ha il pallone tra i piedi va in difficoltà, cercando subito il lancio lungo per il solitario Jallow imbottigliato nella morsa dei difensori centrali del Lecce. Castiglia e Akpa non fanno filtro a centrocampo e il Lecce fa quello che vuole. La squadra di Liverani si diverte palleggiando con Falco e Mancosu, che al 4’ cerca un tiro velleitario dai 30 metri e trova il gol: Micai non interviene su un tiro centrale e spiana la strada alla giostra giallorossa. Il Lecce nei primi 10 minuti non permette alla Salernitana neanche di superare il centrocampo, Tachtsidis è calciatore di altra categoria e si vede. Dai suoi piedi nascono tre delle migliori azioni dei primi 20 minuti e all’ultima l’ex Palombi fa 2-0. Il calciatore scuola Lazio scappa alle spalle degli immobili Mantovani e Perticone e poi esulta, sfogando tutta la frustrazione dei sei mesi a via Allende passati nell’anonimato. L’Arechi, al minimo stagionale, comincia a fischiare e a nulla servono gli spunti di André Anderson, l’unico lucido in campo, che quantomeno riesce a procurarsi calci di punizione a ripetizione. Gregucci è costretto anche a togliere Akpa AKpro, in evidente ritardo di condizione, poi si dispera quando Jallow cerca l’angolo lontano (27’) e non lo trova per centimetri. L’unico lampo di una notte buissima per la Salernitana.

Il Lecce continua a divertirsi, sfondando centralmente, sulle fasce, palla a terra e lanci lunghi. Recital della banda di Liverani, aiutata però anche dall’atteggiamento desolante della Salernitana. Gregucci nel secondo tempo rispolvera Di Gennaro nella speranza di accendere la luce, ma le torce sono ancora giallorosse. Scavone, Calderoni, poi La Mantia dalla panchina: è tiro al bersaglio. Djavan Anderson rappresenta perfettamente l’atteggiamento della Salernitana di questa sera: svogliato, irritante, mentalmente fuori dalla partita. Nel primo tempo non prova gli allunghi per recuperare il pallone, quando ce l’ha tra i piedi cerca eccessivamente l’orpello barocco. Nel secondo tempo poi manda addirittura in porta Calderoni, bravo Micai in uscita (25’). Il Lecce non punisce e il calcio non perdona. Al primo tiro in porta la Salernitana accorcia, merito del solito André Anderson che in mischia spinge in rete il pallone della speranza anche se l’azione è viziata da una partenza in fuorigioco di Jallow.

Con più di venti minuti per pareggiare, però, la Salernitana non si rende mai pericolosa. Colpa anche di Jallow e del suo egoismo (38’), il gambiano non sfrutta mai le sue potenzialità perché gioca sempre da solo. Di Gennaro non è ancora in forma campionato (siamo al 26 gennaio), mentre Bocalon entra ma non riceve palloni utili. La barriera infrange la punizione di Vitale e i sogni di una rimonta che sarebbe stata immeritata per la Salernitana. Il 2019 casalingo si apre nel peggiore dei modi.

 

2 Commenti

2 Commenti

  1. Paolo

    26/01/2019 at 20:07

    Dopo 35 anni di amore incondizionato ovvero da quando ne ho 13 oggi ho trovato finalmente cos’ X me la Salernitana :SANG IETTAT!

  2. Basta con questo teatrino!

    26/01/2019 at 20:12

    De profundis… Anche quest’anno… Ennesimo campionato scarso e da voltastomaco… La mia delusione più grande è che ancora ci sono tanti tifosi che continuano ad andare allo stadio ad ingrossare le tasche dei due laziali

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