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FOTO. Salernitana For Education, Caligara e Tongya alla scuola “Agazzi”

Protagonisti dell’iniziativa Salernitana for Education sono stati questa volta Fabrizio Caligara e Franco Tongya. I due tesserati della Salernitana si sono recati nella tarda mattinata di oggi, al termine dell’allenamento, presso la scuola paritaria “Rosa Agazzi” di Sala Abbagnano dove sono stati accolti dai giovanissimi tifosi granata, dal corpo docente e dalla direttrice, prof.ssa Diana Sardone.

Oltre ad aver ricevuto il gagliardetto firmato da tutti i giocatori, gli alunni hanno posto delle domande ai granata. Il primo a parlare è stato Tongya: “Ho cominciato a giocare a calcio grazie al mio papà, anch’egli un calciatore, che mi ha trasmesso la passione. Sono diventato più forte di lui”. L’ex Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni anche su Salernitana-Mantova e sul suo passato: “È un’emozione indescrivibile giocare all’Arechi, non è serie B ma qualcosa di più per noi. Ricordo, ad esempio, la partita d’andata contro la Sampdoria, vinta in rimonta e con la grande spinta del pubblico. Ecco perché dobbiamo difenderla. Segnare è un premio, è sempre bello, ma è frutto della costruzione di tutta la squadra. Il calciatore più forte contro cui io abbia mai giocato? Mbappé, quand’ero al Marsiglia”.

Parole ricche di responsabilità quelle di Fabrizio Caligara: “Prima di essere un lavoro, quello del calciatore è un ruolo importante. Siamo in vista e dobbiamo dare l’esempio portando avanti i valori del rispetto per gli avversari, i compagni, i tifosi, tutti. Abbiamo il privilegio di fare un mestiere che ci fa anche divertire, che rappresenta la nostra passione ed è importante dare il meglio di noi dentro e fuori dal campo, partendo dai comportamenti fino all’alimentazione corretta da tenere”. Anche lui ha parlato del suo passato e della partita in Champions League contro il Barcellona aggiungendo alcuni consigli che per chi vuole diventare calciatore: “Per questo, dico che il più forte che ho incontrato è stato Messi. Non sai mai di essere veramente pronto per fare il professionista, anche dopo l’esordio. Non c’è mai stato un momento in cui ho capito di poter fare veramente il calciatore. Ai ragazzi dico che c’è sempre da imparare perché anche oggi, a 25 anni, non smetto di apprendere nuove cose su un campo da calcio e so che posso sempre crescere. Nessuno può sentirsi arrivato, mai”.

Al termine del terzo incontro dell’iniziativa, gli studenti ” hanno ricevuto il consueto “diploma granata” per aver partecipato alla lezione alternativa e hanno potuto ricevere autografi sulle cartoline personalizzate e scattare foto con i due giocatori dell’ippocampo che hanno poi portato al Mary Rosy ben 25 letterine scritte dagli alunni contenenti buoni propositi, consigli ed auspici per il rush finale del campionato.

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