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Salernitana e tamponi, si cambia. Centro Verrengia: “Ecco anche quelli rapidi semiquantitativi”

Carmine Giordano, Direttore Sanitario del Centro Diagnostico Verrengia, è stato ospite ieri sera negli studi di TvOggi nel corso della consueta striscia “Amici Granata”. Giordano annuncia un’importante novità che riguarda le procedure sanitarie obbligatorie da rispettare in questo momento storico contraddistinto da Covid-19, il Centro Verrengia inizierà infatti a seguire non solo il Settore Giovanile ma anche la prima squadra della Salernitana:  “Oltre ai consueti tamponi molecolari imposti dalla FIGC, che hanno una validità che oscilla dall’85 al 95%  ma tempi di elaborazione più lunghi, sarà possibile testare i calciatori anche con i tamponi rapidi semiquantitativi”. Dunque, con questo nuovo accordo il club granata potrebbe progressivamente interrompere la collaborazione in essere con la Futura Diagnostica di Avellino, il centro diagnostico di proprietà della famiglia Taccone che è finito nei mesi scorsi nella bufera che ha coinvolto Claudio Lotito su sponda Lazio.

Secondo Giordano, “il tampone semiquantitativo ha un costo più basso, un esito immediato, ma soprattutto ha la quasi stessa validità all’85%. Sicuramente il fatto di ricevere i risultati in un lasso di tempo minore riduce lo stress e l’ansia per calciatori e società, specie se si considera che a volte ci sono tante verifiche ravvicinate a causa dei tanti impegni sportivi”. La collaborazione tra la Salernitana e il Centro Verrengia non si esaurirà ai tamponi. Come già fatto al Volpe, l’equipe del centro installerà un’unità medica anche al Mary Rosy per assistere a 360° gli atleti della prima squadra e del settore giovanile.

Nessun focolaio in casa granata. Al netto di qualche piccolo ostacolo (l’ultimo ha riguardato Karo, di rientro dalla Nazionale), la squadra può godere di buona salute al momento ed è la cosa più importante in un momento così delicato per l’intero Paese. “I tamponi attualmente sono tutti negativi – precisa Giordano – anche Karo si è negativizzato. Se non è ancora in gruppo è solo per ragioni tecniche, dopo essere stato 12 giorni fermo ed al terzo tampone negativo può rientrare. Quindi passano tra i 18 ed i 20 giorni e un’inattività così lunga può essere deleteria per un calciatore”, ha aggiunto Giordano che ha poi voluto commentare brevemente anche gli aspetti tecnici: “Vedo un gruppo solido ed affiatato, la mano di Castori si nota. Lui parla poco ma lavora molto. I giocatori lo seguono, anche chi è in tribuna e non è direttamente coinvolto: forse è questo il segreto del mister”.

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