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Salernitana e le lotte per non retrocedere: nelle ultime due occasioni si decisero ai playout

A otto giornate dal termine la lotta salvezza sta entrando nel vivo e la Salernitana, terzultima con 30 punti alla pari del Mantova, può permettersi pochi errori. Una situazione delicata per la Bersagliera che, nel recente passato, si è già ritrovata ad affrontare. Il club granata, dopo la promozione in B della stagione 2014/15, in due occasioni ha dovuto lottare nelle zone basse della classifica per mantenere la categoria cadetta. La prima volta nell’annata 2015/16, da neopromossa, e l’ultima tre anni più tardi, nel 2018/19.

Le salvezze ai playout

Tante le analogie fra le due stagioni che videro l’Ippocampo salvarsi dalla retrocessione in Lega Pro, a partire dal tecnico che, in entrambi i casi, fu Leonardo Menichini. Approdato per la prima volta sulla panchina dell’Arechi nell’agosto del 2014, l’allenatore toscano venne esonerato al termine della stagione, nonostante la promozione in Serie B. Riprese la guida tecnica della squadra nel febbraio 2016, quando sostituì Vincenzo Torrente alla venticinquesima giornata. Da quel momento in poi, grazie ad una striscia di risultati positivi, La Salernitana riuscì a terminare la stagione al diciottesimo posto, approdando cosi ai playout. Anche in quel campionato i granata, arrivati alla trentesima giornata, erano riusciti a conquistare 30 punti, diventati poi 45 al termine della stagione grazie a tre vittorie, sei pareggi e tre sconfitte. Ai playout la squadra di Menichini ebbe la meglio sul Lanciano, che venne sconfitto per 4-1 nella gara d’andata in Abruzzo ed 1-0 in quella di Salerno.

Tre stagioni dopo, invece, l’attuale tecnico del Pontedera subentrò ad Angelo Gregucci prima dell’ultima giornata di campionato, poi persa contro il Pescara. La Bersagliera terminò quel campionato al quindicesimo posto, a quota 38 alla pari del Venezia, approdando nuovamente ai playout proprio contro la formazione veneta. Diversa, in quell’annata, la situazione alla trentesima giornata, con l’Ippocampo che risiedeva al decimo posto con 35 punti, a cinque lunghezze di distanza dalla zona pericolosa della classifica. Poi sei sconfitte, una vittoria ed un turno di riposo fecero sprofondare la squadra. Il doppio scontro salvezza, che venne aperto da una vittoria dei campani all’Arechi per 2-1, si decise alla lotteria dei calci di rigore, dopo che il Venezia si impose per 1-0 nel ritorno del Penzo. 4-2 il risultato finale dal dischetto, con i granata che riuscirono ad evitare la retrocessione ancora una volta.

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