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Salernitana, ancora 15 punti per la salvezza diretta. Playout a quota 40

Grazie alla recente vittoria casalinga contro il Modena, la Salernitana si è avvicinata nuovamente alla zona salva della classifica. Sono soltanto 2 i punti che dividono i granata dal primo posto disponibile al di fuori dell’area pericolosa, attualmente occupato da Brescia e Reggiana, a quota 31. Ora il calendario offre qualche incrocio abbordabile, con diversi scontri diretti tra le mura amiche (Sudtirol, Cosenza e Mantova) e la cruciale sfida alla trentottesima giornata, a Marassi contro la Sampdoria. Sfide fondamentali per la Bersagliera, che può cambiare il destino della propria stagione, deludente fino a questo punto.

La media salvezza

Guardando al passato, la quota salvezza degli ultimi campionati cadetti sembrerebbe essere ancora pienamente alla portata della formazione allenata da Roberto Breda. Sono 44 i punti, nella media delle ultime cinque stagioni, sufficienti per mantenere la categoria. Lo scorso anno, ad esempio, fu lo Spezia a salvarsi, all’ultima giornata, a quota 44. 5, dunque, le vittorie che separano l’Ippocampo da questo obiettivo, da raggiungere nelle ultime 9 gare a disposizione. Tornando ancora più indietro, due stagioni fa furono Cittadella e Ternana a restare in serie cadetta, dopo aver raccolto 43 punti nelle trentotto sfide di campionato. Più bassa, invece, la quota che permise alla Spal di salvarsi tre anni fa. La formazione di Ferrara, che distanziò il sedicesimo posto di 7 punti, concluse, infatti, la stagione a 42. Ancora 44 la quota salvezza dell’annata 2020/21, raggiunta dall’Ascoli, fino ad arrivare alla stagione 2019/20, la prima a 20 squadre. In quel caso il Cosenza, oggi impegnato insieme ai granata nella lotta per non retrocedere, riuscì a mantenere la categoria conquistando 46 punti insieme all’Ascoli.

La zona playout

Diverso, invece, il discorso playout, che non condannerebbe definitivamente la Salernitana, ma le darebbe un’altra chance di permanenza in B, tramite il doppio confronto con una seconda formazione. Uno scenario che i granata devono evitare, cercando di portare a casa più punti possibili negli ultimi match della stagione. La prima posizione valevole per lo spareggio retrocessione, negli anni precedentemente analizzati, si acquisisce conquistando, in media, 40 punti durante il corso del campionato. Ad esempio, nella scorsa stagione, furono Ternana e Bari a sfidarsi, dopo aver terminato il campionato rispettivamente a 43 e 41. In quell’occasione furono i galletti ad avere la meglio, nonostante la formazione umbra avesse due risultati su tre a disposizione, dovuti dal miglior piazzamento in classifica. Due anni fa, invece, fu il Cosenza a battere il Brescia nella doppia sfida, dopo che entrambe le squadre conclusero la stagione regolare a 40 punti. Verdetto che si rivelò inutile, dato che le rondinelle furono ripescate nel seguente campionato al posto della Reggina. Nell’annata 2021/22 fu ancora il Cosenza, questa volta accompagnato dal Vicenza, ad approdare allo scontro salvezza. 35 e 34 i punti raccolti dalle due squadre nell’arco delle 38 giornate, con i calabresi che ebbero ancora una volta la meglio, ribaltando il risultato al Gigi Marulla. Nella stagione 2020/21, che vide i granata tornare nella massima serie dopo ventidue anni di assenza, i playout non si disputarono, con l’Ascoli che festeggiò la permanenza in B grazie ai 9 punti di distacco guadagnati sul Cosenza. In quel caso la sorte fu benevola ai rossoblù, che furono riammessi dopo l’esclusione del Chievo Verona dai campionati. 45, invece, i punti raccolti da Perugia e Pescara nel 2019/20, con i delfini che si salvarono alla lotteria dei calci di rigore, dopo il doppio pareggio delle due sfide.

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