Ritorno al passato per Tuia: dalla C2 alla B con l’ippocampo sul cuore, rieccolo da ex

Salernitana-Lecce è gara attesa per spettacolo in campo e sugli spalti. È match salvezza, nonostante i granata siano alle porte del lato sinistro della classifica già da settimane. È, poi, sfida del cuore per Alessandro Tuia: ex di turno, per lui all’attivo 151 presenze condite da 2 gol e 7 assist con l’Ippocampo. Un dato che ne fa il calciatore in attività ad averne indossato più volte la maglia (il secondo è Djuric con 132) in partite ufficiali.

In granata

Il difensore nativo di Civita Castellana, classe ‘90, ha trascorso ben sei stagioni nelle file del cavalluccio marino, diventandone poi anche capitano prima dell’addio verificatosi quattro anni fa in scadenza di contratto, non senza polemiche. Era approdato in Campania nel 2012, all’alba dell’era Lotito-Mezzaroma. Fu uno dei primi giocatori in orbita Lazio (dopo Iannarilli e Lanni che avevano sposato la causa fin dalla D) ad accettare la scommessa Salerno. Lo chiamavano “nuovo Nesta”, ma dopo le esperienze in prestito a Monza e Foligno non era riuscito a consacrarsi. È proprio all’ombra del castello d’Arechi che Tuia ha scalato la piramide calcistica italiana, dall’allora Seconda Divisione, la vecchia Serie C2, alla B. Gli è mancato solo l’ultimo gradino, quello della massima serie, poi raggiunto nel 2020 a pochi chilometri di distanza, con la casacca del Benevento. Un anno fa l’approdo in Salento.

La scalata

Alessandro Tuia ha accompagnato il Cavalluccio per mano nella scalata e rappresenta – volenti o nolenti – un pezzo di storia recente della Salernitana in campo. Dalla vittoria della Coppa Italia di terza serie e della Supercoppa di Seconda Divisione ai playout per rimanere nel campionato cadetto contro la Virtus Lanciano. È merito anche suo se la Salernitana è riuscita a tornare ad alti livelli nel calcio italiano, dopo il fallimento di undici anni fa. Sul rettangolo verde ha disputato 25 gare in C2 nel 2012/13, 50 tonde in C1 nei due anni successivi. Poi, la promozione nel 2015 con “Because I’m Happy” di Pharrell Williams come colonna sonora. E da lì 56 presenze in tre campionati di Serie B con un gol decisivo messo a segno contro il Novara in una delle sue ultime gare a Salerno. A questi numeri vanno poi aggiunte le apparizioni tra Coppa Italia, Coppa Italia Serie C ed altre competizioni.

I precedenti

Tuia ha già affrontato i granata da ex, ma mai per porzioni significative di partita. Due volte, tutte con la maglia del Benevento, è stato all’Arechi da avversario. Nel febbraio 2019 scese in campo per 5’ nel finale della gara vinta di misura dai sanniti, mentre all’andata non era stato convocato. La stagione successiva poi, panchina nella sfida d’andata a Salerno del 16 settembre 2019 (2-0 per le Streghe), al ritorno non convocato. Già, perché il neo della carriera del difensore oggi 32enne è stato quello dei problemi fisici. Le presenze in granata avrebbero potuto essere molte di più senza i diversi contrattempi fisici che ne hanno frenato l’esplosione in massima serie. Il più importante, nell’estate 2015, con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro nel corso della partita di Coppa Italia contro il Pisa che lo costrinse a saltare gran parte della stagione del ritorno in cadetteria. In questo torneo ha disputato due gare alla corte di Baroni, contro Napoli e Torino. Stasera c’è la Salernitana ed è annunciato in panchina. Ma le emozioni nel tornare in via Allende saranno sempre importanti.