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Riapertura stadi, Dal Pino fiducioso: “Puntiamo al 50%. Se avremo tanti vaccinati…”

“Si chiude qui una stagione entusiasmante, capace di regalarci emozioni fino all’ultimo secondo, come solo la Serie BKT sa fare. Una stagione intensa, giocata a pieno ritmo dalla prima all’ultima giornata. Una stagione che, ancora una volta, ha saputo valorizzare la bellezza di questo campionato. Mancavate solo voi tifosi, che con la vostra passione e il vostro calore, siete la cornice irrinunciabile di questo meraviglioso quadro chiamato calcio”. Con questo messaggio pubblicato sui suoi canali social, accompagnato da immagini dei principali stadi della cadetteria desolatamente senza pubblico sugli spalti, la Lega B ha inteso congedarsi dai tifosi delle venti squadre partecipanti. La Salernitana l’anno prossimo giocherà in massima serie, dove si spera di avere anche solo una piccola percentuale di apertura ai tifosi.

Paolo Dal Pino, presidente della massima lega professionistica, ha un obiettivo: riaprire con il 50% della capienza. Per lo stadio Arechi, considerando che l’attuale limite massimo è di 26500 persone (destinato ad aumentare a 37180 quando saranno completati i lavori di adeguamento con l’installazione soprattutto di nuovi tornelli), significherebbe affrontare il campionato venturo con almeno 13250 persone a partita. Un numero niente male, considerando che dal 3 marzo 2020 l’impianto è desolatamente vuoto (eccezion fatta per i pochi accreditati e per i circa 400 di Salernitana-Ascoli dell’anno scorso, piazzati nei distinti). Tutto passa dal Governo e dai tavoli che il calcio dovrà aprire – anzi, lo ha già fatto – con il CTS e con il nuovo sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali. “Se alla fine di questa estate avremo un numero vaccinati in Italia molto alto con la possibilità quindi di poter tornare ad una vita normale, ci auguriamo di riaprire gli stadi perlomeno alla metà del pubblico con la riapertura del campionato ad agosto. Speriamo anche che si riesca ad avere giocatori che possano tornare in condizioni normali rispetto agli altri anni, mentre in questi ultimi periodi è sempre stato estremamente difficile per tutti per le complessità dei protocolli. Poi ci sono i club che hanno grandi difficoltà economiche tutti che chiedono risposte. Le grandi hanno perso molto per la mancanza di pubblico”, ha detto nei giorni scorsi Dal Pino ai microfoni di Radio DeeJay.

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