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“Restare in minoranza? Un’idea”: Mezzaroma tiene il… tempo

Il tema caldo, caldissimo in casa granata, resta quello del nodo “multiproprietà”. Anche nel corso della premiazione avvenuta ieri a Palazzo di Città, le principali domande ai due co-patron si sono concentrate sul destino delle quote societarie. E Marco Mezzaroma ha confermato che una delle possibilità in esame lo vede ancora all’interno della compagine, ma con una posizione più defilata e soprattutto senza influenza dominante: “Restare come socio di minoranza? E’ una delle ipotesi, non è la sola ma è una di quelle che stiamo vagliando – ha dichiarato l’imprenditore capitolino – Da come leggo io la norma non è un’ipotesi impossibile, l’italiano non è un’opinione, ci sono le leggi, c’è il Codice Civile, ma anche le interpretazioni. Ma a livello letterale la norma offre una serie di possibilità”.

Nelle maglie delle dichiarazioni abbottonate, c’è comunque uno scenario che vede il passaggio di Mezzaroma dall’essere socio al 50% ad una partecipazione con quote minoriarie. L’art. 16-bis delle NOIF non parla di “proprietà” in senso stretto, ma ad essere vietato è esclusivamente il controllo diretto ed indiretto che si esercita con influenza dominante in due club dello stesso torneo da parte di parenti e affini entro il quarto grado. Ad una applicazione letterale quindi, pare possibile la situazione in cui Mezzaroma resti possessore di quote sociali senza ricoprire ruoli o cariche e senza determinare la volontà del club, ma con una triplice funzione. Quella di garante dell’affidabilità della compagine societaria entrante, quella di rappresentare una continuità storica rispetto al decennio appena concluso e quella economica, visto che anche i soci di minoranza immettono risorse e attendono il ritorno sotto forma di utili.

Ma si è parlato anche delle altre strade, che non vedono Mezzaroma nel futuro del club: “La normativa prevede alcune possibilità, noi siamo in piena attività. Le altre ipotesi sono una cessione totale del 100% delle quote, una cessione parziale. Ci stiamo lavorando seriamente perché è nostro interesse ed interesse della Salernitana. Il nostro impegno non è mancato in passato e non mancherà in questo momento. Dispiaciuto in caso di addio? Da parte mia c’è un po’ d malinconia per il viaggio che è stato fatto, ma è quella sensazione classica di chi ha fatto un lungo tragitto e sente che sta per finire. Il bene primario è tutelare la Salernitana ed i suoi tifosi”.

Il principale nemico, in questo momento, è però la clessidra che scorre inesorabile: “Il tempo non ci è molto favorevole perché questi giorni che abbiamo a disposizione sono pochi – ha spiegato Mezzaroma – In trenta giorni io fatico anche a comprare un’automobile. Pensarci prima? Bisogna affrontare i problemi quando si pongono, prima sarebbe stato come fasciarci la testa prima di essersela rotta”.  Per una cessione di un club di massima serie, ci vorrebbero in realtà diversi mesi per imbastire una due diligence, una trattativa ed i passaggi burocratici del caso. Sullo sfondo si è parlato anche del coinvolgimento di una banca d’affari in grado di filtrare le proposte e verificare la solvibilità dei possibili candidati ad acquisire la maggioranza del club.

Fino a quando non si arriverà ad una soluzione, Mezzaroma ha comunque garantito la piena continuità aziendale: La società è pienamente operativa con tutte le sue controparti e continua a mantenere le relazioni con gli organi come il Comune di Salerno per la convenzione dello stadio. Andiamo avanti su un doppio binario: quello relativo alla gestione ordinaria e quello dell’art. 16 bis delle NOIF. Fabiani? E’ parte integrante di questa società, al momento non vedo particolari problemi”.

In chiusura un messaggio a tutti gli scettici: “E’ un’emozione tornare in questa sala a 10 anni di distanza dalla prima volta. Effettivamente non ci ero mai tornato da quel 2011. L’impresa più difficile? Far ricredere chi pensava che non volessimo raggiungere realmente questo obiettivo. Qualcuno lo diceva in buona fede, altri un po’ meno. Questa della promozione in massima serie era una questione che avrei voluto affrontare molto volentieri e adesso si è posta, sono molto contento di doverla affrontare. Il 22 agosto la Salernitana sarà in campo. Mi sento di dare questa certezza”.

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