Si torna in campo dopo la sosta e allo stadio Arechi è di scena una gara che rievoca alla mente i ricordi più dolci della storia granata. Salernitana-Venezia ha il sapore di serie A, ma di quella giornata di festa resta ben poco. Questo pomeriggio ci saranno di fronte due squadre alla disperata ricerca di punti, una per non rischiare oltre in un campionato anonimo, l’altra per lasciare quanto prima la zona playout. Neanche la cornice di pubblico sarà quella di 21 anni fa perché questo pomeriggio i supporter del cavalluccio resteranno all’esterno dell’impianto. Una gara che ha con sé tanti interrogativi che abbiamo sottoposto al collega Alessandro Ragazzo de ‘La Nuova Venezia’.
Salernitana-Venezia è la sfida tra due deluse di questo campionato: chi avrà più fame di punti?
“Il Venezia è alla ricerca disperata di punti, è un po’ con l’acqua alla gola perché la classifica si è fatta difficile essendo in zona playout. Le partite sono sempre meno e bisogna cercare di fare più punti possibili. Il Venezia non vince dalla gara contro il Padova, si arriva da due pareggi in casa, uno positivo e l’altro negativo dal punto di vista del gioco. Inoltre Cosmi è già il terzo allenatore quest’anno“.
È un Venezia senza vittoria da otto turni, e con soli tre punti all’attivo nelle ultime sette gare.
“Questo è il primo vero momento di difficoltà dell’era Tacopina perché il primo anno si è vinto il campionato di D, poi si è vinto in Lega Pro con l’annessa Coppa Italia e l’anno scorso un grande campionato con il quinto posto e la sconfitta solo in semifinale playoff. Quest’anno non ci si aspettava tutte questa difficoltà, la società ha ambizioni per ottenere la serie A anche se è stato fatto qualche errore, qualche giocatore non è stato sostituito a dovere. Il clima nello spogliatoio è positivo, l’obiettivo è quello di fare più punti possibili già da domani. Non voglio dire che è un Venezia disperato ma ha l’acqua alla gola, deve dare una sterzata decisiva. La vittoria precedente a quella contro il Padova fu con l’Ascoli ad inizio dicembre, quindi negli ultimi tre mesi e mezzo solo due vittorie sono poche. Inoltre la sconfitta in casa con il Cosenza e il pareggio con il Carpi potranno essere decisive per la lotta salvezza“.
Questo pomeriggio sarà invece in campo l’ex Bocalon.
“Lui è veneziano, ci tiene e vorrebbe andare in A col Venezia dove è ben voluto. Da quando è arrivato ha fatto solo un gol ed ha sbagliato un rigore, sta facendo un po’ di fatica. Vero è che un attaccante come lui fa comodo, è lui il vero bomber e da lui passeranno molti punti salvezza. Lo scorso anno il Venezia non ha segnato molto ma aveva un difesa molto solida, mentre quest’anno subisce di più e fa fatica ad andare in rete“.
Prima trasferta per mister Cosmi sulla panchina dei lagunari, quali saranno le sue scelte?
“In conferenza non si è sbilanciato. Non c’è Citro però saranno recuperati Rossi, Suciu e Garofalo. Potrebbe continuare a tenere i tre centrali di difesa nel 3-5-2. Bocalon sarà affiancato in avanti da Di Mariano il quale è in vantaggio su Rossi“.
Clima teso invece in casa Salernitana soprattutto dopo l’annuncio dello sciopero del tifo.
“Ho grande rispetto per la tifoseria della Salernitana perché me li ricordo quando in A lo stadio era sempre pieno e ricco di entusiasmo. Quello di Salerno è un pubblico molto appassionato e legato alla squadra. Gran parte della tifoseria assente potrebbe essere una vantaggio per il Venezia che potrebbe giocare in un clima un po’ più tranquillo. Dispiace per questa situazione perché Venezia e Salerno meriterebbero di più, Salerno non sfigurerebbe in massima categoria. Speriamo che prima o poi entrambe le squadre facciano il salto di qualità perché il nome Venezia è importante così come la piazza Salerno“.
Pochi i dubbi di formazione che Gregucci dovrà sciogliere: cosa temere di questa Salernitana che fin qui non ha quasi mai brillato?
“Il Venezia deve temere la fame di vittoria della Salernitana. Il Venezia non vince da molto in trasferta e deve stare concentrato. La Salernitana proverà a vincere perché altrimenti si avvicinerebbe troppo alla zona caldissima che a poche settimane dalla fine del torneo diventa difficile abbandonare. Non bisogna fidarsi di un avversario che viene da tre sconfitte consecutive“.
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