La gara dell’ultima speranza per la Salernitana, quella della possibile abbandono delle zone pericolose per l’Ascoli. Quella del ‘Del Duca’ sarà la sfida tra due compagini che nelle ultime giornate hanno avuto cammini molto simili. Un solo punto nelle ultime tre gare per la squadra di Gregucci e clima teso, qualche punto in più per i marchigiani che però non scendono in campo dallo scorso 26 gennaio (ad eccezione dei pochi minuti giocati contro il Lecce). Due squadre che necessitano di punti quindi, sicuramente per la classifica ma soprattutto per risollevare gli umori di piazze che fin qui hanno ottenuto meno di quanto ci si aspettasse. A presentare la sfida ci ha pensato il collega Massimiliano Mariotti de ‘Il Resto del Carlino’.
Ascoli-Salernitana potrebbe essere la gara decisiva per la stagione di entrambe?
“Indubbiamente sì, la sfida che andrà in scena al Del Duca sarà un crocevia per entrambe. In classifica l’Ascoli è momentaneamente dietro alla Salernitana di sole tre lunghezze con due gare in meno, quindi riuscire a portare a casa l’intera posta in palio darebbe la spinta decisiva per provare a rivolgere lo sguardo alla zona playoff. Il 2019 nonostante l’arrivo di elementi di spessore nel recente mercato di gennaio, di fatto non ha ancora visto gli uomini di Vivarini tornare alla vittoria, complici anche il rinvio della gara di Lecce e il seguente turno di riposo. Dall’altra parte invece i bianconeri troveranno una Salernitana che, proprio come l’Ascoli, ha intenzione di dare uno scossone alla propria stagione. Anche i granata sono alla ricerca della sterzata decisiva. Da queste premesse dovrebbe uscir fuori un match avvincente e piacevole giocato a viso aperto“.
L’Ascoli viene da una lunga sosta, complice la gara interrotta a Lecce. Può essere un fattore che influirà sulla gara?
“In settimana i bianconeri hanno lavorato molto sull’aspetto dell’intensità e dei ritmi cercando di tenere il livello di attenzione molto alto. Questo proprio per evitare di subire la gara sul piano nervoso. Il fatto di essere rimasti lontani dal campo credo che possa farsi sentire nelle prime battute, nell’approccio iniziale della gara. Poi probabilmente col passare dei minuti i bianconeri riprenderanno piano piano confidenza con le sollecitazioni che richiede una gara ufficiale. D’altronde il credo di Vivarini è sempre stato quello di imprimere i propri ritmi mantenendo il possesso della sfera e cercando di imbastire una manovra fluida palla a terra. E probabilmente anche contro la Salernitana si cercherà di esprimere la propria identità di gioco“.
La Salernitana invece ha giocato sempre ma ottenendo risultati negativi. Quanto può approfittarne l’Ascoli?
“La Salernitana è una squadra che a volte ha dimostrato di essere in grado di fare bene fuori dalle proprie mura, e un po’ meno davanti ai propri tifosi. Probabilmente perché le caratteristiche degli interpreti consentono di aumentare il livello di pericolosità giocando sulle ripartenze e sugli spazi concessi. Penso che anche ad Ascoli gli uomini di Gregucci proveranno a far valere le proprie qualità individuali che risultano comunque importanti per la categoria. Un esempio lampante è l’arrivo di Calaiò che di certo ha permesso di accrescere il potenziale del reparto offensivo“.
Quali potrebbero essere le scelte di mister Vivarini a livello tattico e di uomini?
“L’Ascoli proseguirà sul suo ormai collaudato 4-3-1-2 che ha permesso alla squadra di esprimersi al meglio e di sfruttare tutta la qualità che un trequartista come Ninkovic può sprigionare muovendosi tra le linee. Il mercato operato di recente è stato sviluppato proprio per colmare alcune lacune di organico. Ora la rosa di nomi allestita pare completa in ogni reparto, iniziando dalla porta dove esordirà ufficialmente Milinkovic-Savic, dopo i quattro minuti di Lecce. Il centrocampo sarà guidato dall’esperto Troiano che pare aver recuperato dai propri problemi fisici, mentre davanti, in attesa del recupero di Ardemagni, al fianco di Ciciretti potrebbe essere schierato di nuovo Beretta, quest’ultimo leggermente in vantaggio su Ganz“.
Calciatori di esperienza tra i granata che però fin qui hanno deluso. Cosa deve temere l’Ascoli di questa Salernitana?
“La serie B ha ormai dimostrato che per arrivare fino in fondo c’è bisogno del giusto mix tra giocatori di esperienza e giovani talenti. In molte partite è necessario gestire i momenti della gara e affidarsi all’esperienza di chi già conosce la categoria, però al tempo stesso l’esuberanza e la foga del giovane può permettere di tenere alta l’intensità e in alcune situazioni anche di tirare fuori la giocata in grado di sorprendere. La Salernitana ha spesso dimostrato di essere dotato di un centrocampo arcigno, difficile da scardinare e dotato di ottimi interdittori. L’ago della bilancia sarà lì, chi delle due pretendenti riuscirà a prendere maggiormente il controllo della mediana aumenterà le proprie possibilità di uscire vincitore“.
Sciopero del tifo da ambo le parti: ci sarà un clima atipico al Del Duca?
“Sarà davvero un peccato non poter vedere sugli spalti tutto il calore che le tifoserie di Ascoli e Salernitana sono in grado di sprigionare. In casa i tifosi del Picchio hanno sempre confermato di essere il dodicesimo uomo in campo, soprattutto nei momenti difficili delle partite. Purtroppo stavolta non sarà così perché in settimana i gruppi della curva sud ‘Costantino Rozzi’ hanno deciso di protestare in silenzio contro i Daspo inflitti ad alcuni tifosi bianconeri in occasione della trasferta di Palermo. Dall’altra parte è stata significativa la vicinanza mostrata dagli ultras granata che hanno deciso di unirsi nei primi 45′ come segno di rispetto, però di certo sugli spalti non ci sarà lo spettacolo che una gara del genere avrebbe potuto offrire“.
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