Raffaele e il fattore ritorno: i precedenti che fanno sperare la Salernitana

Il girone d’andata della Salernitana si è chiuso con un terzo posto a quota 38 punti, un bottino importante ma non del tutto allineato alle aspettative iniziali di una piazza che, per storia e ambizione, guarda sempre alla vetta. Per valutare davvero il percorso di Giuseppe Raffaele, però, è utile allargare lo sguardo e analizzare un dato ricorrente nella carriera dell’attuale tecnico granata, ovvero la capacità di crescere nel girone di ritorno.

Nella scorsa stagione, alla guida dell’Audace Cerignola, Raffaele chiuse l’andata al terzo posto con 35 punti, in coabitazione con Avellino e Potenza. La svolta arrivò nella seconda metà del campionato, quando il Cerignola cambiò passo, conquistando ben 38 punti e chiudendo la stagione al secondo posto con 73 punti complessivi.

La tendenza al miglioramento nel ritorno si ritrova anche nell’esperienza di Potenza nel 2022/23. Dopo un girone d’andata complicato, chiuso al 14° posto con 24 punti, la squadra di Raffaele cambiò marcia nella seconda parte di stagione, raccogliendo altri 24 punti e risalendo fino al 9° posto.

Anche negli anni precedenti il copione si è ripetuto. Nella stagione 2019/20 a Potenza, il rendimento fu lineare ma comunque positivo, un terzo posto conquistato a metà campionato e quarto alla sospensione per il Covid, con 17 punti raccolti nel ritorno fino alla 30ª giornata.

Nel campionato 2018/19, sempre a Potenza, il tecnico chiuse l’andata al 9° posto con 25 punti, per poi lanciarsi in un girone di ritorno da protagonista, con 32 punti conquistati e quinto posto finale.

L’unica parentesi meno rappresentativa resta quella di Catania nella stagione 2020/21, quando Raffaele chiuse il girone d’andata al settimo posto con 27 punti e mantenne la stessa posizione fino all’esonero arrivato a marzo, senza quindi avere la possibilità di portare a termine la stagione sulla panchina rossazzurra.