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Radovanovic tagliato e amareggiato: non si allena, è “in permesso”

Da quattro giorni Ivan Radovanovic non è più in gruppo. Anzi, non è più al Mary Rosy. La Salernitana ha scelto di consegnare alla Lega Serie A una lista definitiva comprendente 20 atleti over e non i 21 massimi consentiti (17 più 4 formati in vivaio italiano): il serbo resta fuori per tenere uno slot libero da riempire con uno svincolato, probabilmente un terzino capace di giocare sulle due corsie.

Separato in casa d’emblée 

Con l’estromissione dalla lista dell’ex calciatore del Genoa che nell’ultimo giorno di mercato ha flirtato con il Cagliari senza trovare l’accordo, in teoria il club avrebbe dovuto assicurargli spazio, modo e allenatori per allenarsi in orario separato dal resto della squadra. Sarà così quando il giocatore rientrerà a Salerno. Come scrive l’odierna edizione del Mattino, infatti, a Radovanovic sono state assegnati alcuni giorni di permesso per permettergli di meditare e far sbollire anche l’inevitabile delusione scaturita dal “taglio”: l’1 febbraio pare che ci sia stato un primo confronto teso con la dirigenza, dettato dall’amarezza del classe 1988 che da un giorno all’altro si è visto catapultare da un ruolo comunque di livello all’interno dello spogliatoio (spesso e volentieri capitano o elemento rappresentativo per iniziative commerciali o benefiche) all’emarginazione. Sui social i tifosi si sono divisi tra chi ritiene il provvedimento corretto, in virtù della carta d’identità non più verdissima e dell’ormai più che congruo numero di difensori presenti in organico, per giunta con una virata verso la retroguardia a quattro che non lascerebbe grosso spazio a Radovanovic; dall’altro lato, in tanti hanno lodato l’attaccamento alla maglia mostrato e la professionalità del giocatore, silenzioso protagonista l’anno scorso e sempre al servizio della squadra nella stagione corrente.

Mercati esteri

Il Cagliari poteva essere una buona soluzione ma Radovanovic non ha accettato il contratto lungo quanto quello attualmente in vigore a Salerno (giugno 2023). Il banco è saltato ed ora può eventualmente accasarsi solo all’estero in campionati che hanno ancora le campagne trasferimento ancora aperte. Nelle “vicinanze” ci sarebbero Austria (fino a domani), Turchia (8 febbraio), la sua Serbia (10 febbraio), Romania (13 febbraio), Ungheria (14 febbraio), Croazia, Svizzera e Slovenia (15 febbraio), Slovacchia (21 febbraio, Repubblica Ceca (22 febbraio), Bulgaria e Polonia (28 febbraio). Al momento l’interessato non sembrerebbe prendere in considerazione l’idea di spostarsi all’estero, essendosi da tempo stabilito in Italia con la famiglia. Nelle prossime ore il quadro potrebbe essere più preciso: nella peggiore delle ipotesi vivrà cinque mesi da separato in casa alla Salernitana, percependo regolarmente lo stipendio e allenandosi a parte, senza possibilità di essere utilizzato.

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