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Mantova, Possanzini verso la Salernitana: “I granata giocano a calcio, ci sarà da soffrire”

L’allenatore del Mantova Davide Possanzini ha parlato in conferenza stampa per rilasciare alcune dichiarazioni sulla sfida di domani tra i virgiliani e la Salernitana. Il tecnico dei padroni di casa ha parlato dell’ambientamento della rosa nella nuova categoria e della qualità dei granata di Martusciello.

“Test difficile per la squadra”

Sulla partita e sulle scelte: “Sinceramente so cosa aspettarmi ma dopo le partite possono andare in maniera differente. La Salernitana gioca a calcio ed ha molti giocatori qualitativi: i ragazzi di Martusciello stanno andando alla grande. Ci sarà da pedalare e soffrire contro i granata. Ho sempre dubbi ed alla formazione ci penso sempre. Siccome, però, sono passate solamente 48 ore dalla partita voglio vedere come sta la squadra durante l’allenamento. Ho l’idea di chi far giocare ma come tutte le volte devo vedere le caratteristiche della gara e le condizioni di forma”.

Sulle gare già disputate: “Questo è un test importante e difficile per la squadra. Infatti provenendo anche dalla Serie A i granata sono strutturati e forti. Bisogna dire che abbiamo già fatto 3 partite di Serie B vera andando ad analizzare i dati delle gare: la squadra ha affrontato le compagini che stanno meglio. La mia squadra ha avuto un inizio difficile con partite toste perché ha affrontato squadre che costringevano a farti disputare una gara sporca. Già in questi match abbiamo sbattuto la faccia sulle difficoltà. La Salernitana è una squadra fortissima ma penso che le partite precedenti ci abbiano già insegnato tanto”.

Sulle partite ravvicinate: “Insieme ai ragazzi sto tentando di eliminare dal pensiero lo scorso anno essendo un altro campionato. Tutti vorremo che si riproponessero le stesse cose dello scorso anno ma nella vita e nello sport non è possibile. Quest’anno ci sono tante altre variabili. L’idea è di portare avanti il percorso e di tenere in considerazione tutta la rosa sperando che tutti siano un punto di forza, Quello che l’anno scorso ci ha fatto vincere potrebbe anche non servire quest’anno: dobbiamo focalizzarci sul presente e scordare il passato”.

Sulla statistica dei falli commessi: “Il discorso sui falli commessi è molto difficile. L’obiettivo è la salvezza ma penso che la squadra debba giocare a calcio senza essere maschia. Questa è una squadra strutturata per caratteristiche a giocare a calcio. Contro la Juve Stabia abbiamo avuto il 65% di possesso palla commettendo pochi falli. Mi preoccupa il dato dei cartellini gialli ricevuti contro le poche infrazioni commesse. Ovvio che subire 68 falli sono tanti ma è giusto visto che il calcio sta andando sulla direzione dei duelli: dobbiamo allenarci e conviverci quotidianamente”.

Sui nuovi acquisti: “Li vedo bene. Almeno c’è un processo di quando qualcuno arriva perché deve cominciare a conoscere la piazza, la storia e la squadra. Il metodo cambia perché ogni giocatore è diverso con dettami diverso e stadi di forma diversi. I ragazzi rimasti si stanno allenando benissimo. Non voglio fare paragoni col passato in questo momento. Adesso bisogna parlare di Mantova includendo i nuovi ragazzi come se ci fossero da tempo. Ci sono momenti in cui le cose possono andare bene ed altre meno. Abbiamo perso una partita senza sbagliare chissà cosa. La squadra deve trovare l’equilibrio in mezzo al campo: certe sconfitte fanno aprire gli occhi per far capire dove si sbaglia”.

Sull’infortunio del difensore Brignani e sulla settimana trascorsa: “Aveva corso tanto contro la Juve Stabia. L’anno scorso mi aveva fregato dicendo di stare bene per poi infortunarsi in un turno infrasettimanale. Sicuramente rispetto all’anno scorso c’è più studio perché ci sono più mezzi per studiare e più dati a disposizione. La qualità dei giocatori è molto alta e la condizione mentale della squadra in cui tanti debuttanti potrebbero non riconoscersi nel campionato. Al di là di chi incontriamo bisogna trovare il giusto equilibrio tra autostima e umiltà. L’ho detto anche ai ragazzi: la squadra deve avere fiducia dei propri mezzi ed umiltà per capire i limiti. Riuscendo quest’equilibrio ci potremmo togliere soddisfazioni. Ci saranno momenti meno positivi ma sarà importante provarci e pensare di meritarci questa categoria”.

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