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Qui Chievo, Marcolini: “Salernitana con identità precisa, ma a noi serve solo la vittoria”

Due vittorie nelle ultime dieci gare, per il ChievoVerona è tempo di cambiare rotta. Michele Marcolini, allenatore dei gialloblu, sa perfettamente che per raggiungere i playoff bisogna iniziare a vincere. A cominciare da lunedì, quando al Bentegodi arriverà la Salernitana di Gian Piero Ventura: un solo risultato a disposizione per il Chievo, servono i tre punti. Dopo il pareggio di Pisa il Chievo cerca il successo scaccia crisi e Marcolini ha studiato il modo migliore per battere la Salernitana: “L’approccio deve essere quello di andar dentro e voler vincere la partita, vivere l’evento con la necessità di tornare a correre e fare una prestazione importante per scrollarsi di dosso questo andamento molto altalenante che non ci soddisfa – il commento in conferenza stampa di Marcolini – Serve un risultato positivo per risollevare l’ambiente, l’unico mio pensiero è quello di mettere in campo una squadra che ci possa dare la possibilità di battere la Salernitana”.

Il tecnico dei clivensi ha studiato a lungo la formazione granata. Sa quali sono i punti deboli (ma non li dice) ma soprattutto i punti di forza: “Loro hanno un’organizzazione ben definita, giocano con tre difensori centrali bravi nella costruzione e due quinti di spinta capaci di creare l’uno contro uno e ribaltare il gioco per poi spesso trovare il cross per Djuric che vive un momento buonissimo di forma. Ha trovato continuità nel gol e dal punto di vista fisico, è un fattore per la Salernitana. Poi per il resto è una squadra dinamica che ha nella corsa la sua qualità migliore, sono bravi a crearsi l’uno contro uno”.

Sfida nella sfida, intriga il duello con Ventura: “Mi aspetto di incontrare un allenatore superpreparato, dovunque è andato è riuscito a dare identità a tutte le sue squadre. Cura molto i dettagli, il suo curriculum parla da se. Se è arrivato alla Nazionale lo ha fatto per meriti, di sicuro vado a incontrare una squadra con un grande allenatore che ha creato la forma già in estate. A prescindere da tutto noi giocheremo contro la Salernitana e non contro Ventura, per me è una bella sfida e un bel confronto, ma la partita è tra Chievo e Salernitana”.

In campo ci sarà Sofian Kiyine, ex speciale della partita: “Sofian ha fatto tanti gol su rigore e poi due eurogol con il Pordenone. Ha grandissime qualità tecniche e fisiche, deve trovare una continuità che non sempre gli è riconosciuta ma è un giocatore di prospettiva. Spesso in questa stagione è stato protagonista, Kiyine è cresciuto qua e deve molto al mondo Chievo. Il mercato lo ha portato altrove, ma credo sarà riconoscente a chi lo ha cresciuto”.

Capitolo formazione, Meggiorini recupera mentre Giaccherini potrebbe essere confermato sottopunta: “Meggiorini sta abbastanza bene, ha fatto tutto con la squadra. Lo valutiamo domani e poi decidiamo, ma le sensazioni sono positive. Se sta bene può essere anche tra i primi undici, se mi dà affidabilità dal punto di vista fisico. Meggiorini è un calciatore importante e se lo recuperiamo siamo contenti. I giocatori diventano importanti quando lasciano tracce nelle proprie squadre e Meggiorini lo ha fatto. Ci ha portato il bottino maggiore di gol e ti dà tanto anche dal punto di vista dinamico. Dobbiamo segnare di più, produciamo tanto ma realizziamo poco. Anche a Pisa dovevamo fare gol perché siamo arrivati a cinque metri dalla porta più di una volta. Piangersi addosso non serve a niente, se quelle palle fossero entrate avremmo parlato di una squadra strepitosa. La classifica sembra si stia spezzando verso l’alto, però è anche vero che la B ha dimostrato che in due settimane cambiano tutti gli orizzonti. A oggi il gruppo dei playoff sta iniziando ad alzare il ritmo e le squadre iniziano ad avere un cammino più costante. Giaccherini trequartista lo può fare, ha giocato bene a Pisa e non scordiamoci della continuità del lavoro. Purtroppo Giaccherini ha avuto un problema fisico ed è stato fuori, ma costantemente non ha lavorato molto spesso. Quello che si è visto a Pisa però fa ben sperare”. 

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