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Questione di testa, un mental coach per aiutare i granata nel rush finale

Tutta questione di testa, per allenarla la Salernitana si affida alla consulenza di Sandro Corapi, mental coach che non è passato inosservato in tribuna domenica durante la partita contro il Mantova, invitato dalla società, come si legge su Il Mattino. Il noto professionista già negli anni passati aveva svolto la sua attività per la società granata ai tempi della gestione Lotito-Mezzaroma ed è particolarmente legato alla città anche per i trascorsi di Alessandro Tuia con la casacca della Salernitana: il difensore oggi gioca in Croazia con l’NK Osijek ed è il genero di Corapi.

Nell’anno della promozione in Serie B del 2015, Corapi seguì da vicino il percorso motivazionale di alcuni dei protagonisti della cavalcata granata e adesso è stato chiamato dalla società per dare iniezioni di positività e motivazioni. Da qualche settimana, opera in modo non invasivo ma evidentemente efficace sulla mente di alcuni calciatori (altri hanno il loro mental coach personale) e adesso anche lui è pronto per il rush finale in cui sarà tutta questione di concentrazione, testa, voglia e rabbia agonistica, più che di condizione fisica. Marino, su questo, era stato chiaro, dopo la vittoria sul Cosenza: “Ora siamo come una bottiglietta già colma, se aggiungi altra acqua non ci entra”, per indicare che adesso la gamba va gestita con quello che ha assorbito, mentre la testa può essere ancora allenata e la Salernitana non lascia i dettagli da parte, affidandosi anche all’aiuto del mental coach.

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