Reduce dal primo pareggio stagionale e dalla ritemprante sosta imposta dal calendario, lo Spezia di mister Pasquale Marino affronta la trasferta di Salerno animato dal desiderio di imprimere un’accelerazione verso le zone alte della classifica. Progetto ambizioso e legittimo per una società che ha investito tanto in sede di potenziamento dell’organico, ma non sarà semplice imporsi contro una Salernitana che vuole assolutamente riscattare la sconfitta di Venezia. Le aquile liguri si affideranno al canonico 4-3-3, un sistema di gioco decisamente offensivo dalla cintola in avanti ma anche ‘generoso’ per le opportunità che concede alle squadre rivali. 24 i convocati per la trasferta campana degli aquilotti che inizia questo pomeriggio in treno.
A difesa dei pali spezzini ci sarà l’ex genoano Lamanna, portiere di grande prospettiva all’epoca del suo esordio nei professionisti con le maglie di Gubbio e Bari, prima di un graduale ridimensionamento che non mette comunque in discussione il suo valore all’interno del campionato cadetto.
La linea difensiva a quattro, partendo da destra, dovrebbe annoverare De Col, Terzi, Capradossi e Augello. Il primo, esterno destro che bene si destreggia in entrambe le fasi di gioco, è reduce da un rendimento non esaltante nell’ultimo periodo, ma la sua sostanza in fase di marcatura e la sua gamba pronta a promuovere sovrapposizioni non tarderanno a rifarsi vive. Terzi è la chioccia del gruppo, un centrale difensivo di grande esperienza (anche in massima serie), sempre tempestivo nelle letture tattiche, anche se il suo acume calcistico viene spesso messo a dura prova da un centrocampo che lavora solo parzialmente in fase di interdizione. Capradossi, che potrebbe essere preferito al più macchinoso Giani, è un ventiduenne ugandese di proprietà della Roma, il classico calciatore africano dalle grandi potenzialità (tecniche, fisiche ed atletiche) che ancora stenta a trovare la fondamentale costanza mentale. Nell’ultimo match di Padova è stato uno dei migliori, esibendo fisicità e rapidità al cospetto degli attaccanti rivali. La sorpresa del reparto è rappresentata da Augello, terzino partito per fare il rincalzo dell’ex frusinate Crivello ed ora titolare inamovibile; Marino lo ritiene più solido sul piano difensivo e apprezza la qualità del suo piede mancino.
A centrocampo, almeno nelle previsioni della vigilia, sono in cinque a contendersi tre maglie. L’unico, vero intoccabile dovrebbe essere Bartolomei, mezzala di qualità e quantità, dotata di un tiro poderoso e abitualmente operante sul centrodestra. Il primo ballottaggio è previsto in cabina di regia, dove il più geometrico ed illuminante Matteo Ricci, lo scorso anno a Salerno, è insidiato dal giovane Maggiore, ventenne carismatico e di grande prospettiva, fuoriuscito dal vivaio spezzino, impiegabile sia come diga davanti alla difesa, sia da mezzala in rapporto confidenziale con il gol (già 5 le reti realizzate nel suo primo triennio da professionista). Pertanto, Ricci e Maggiore potrebbero anche giocare insieme, ma non sarà semplice per Marino rinunciare alla carica agonistica ed alla disciplina tattica del temperamentale Crimi, il quale oltre a fare legna non disdegna l’inserimento vincente nei sedici metri altrui. Un po’defilato appare Mora, il più estroso di tutti e protagonista tre stagioni fa della cavalcata in serie A della Spal. Egli infatti, non essendo molto dinamico e continuo sul piano atletico, sconta la difficoltà di Marino a presentare una squadra offensiva che mantenga però anche i necessari equilibri difensivi.
Tanta incertezza, infine, per quel che concerne il trio offensivo da lanciare inizialmente sul prato dell’Arechi. Ad eccezione di Galabinov e del giovane Pierini, infatti, tutti gli altri attaccanti (Gyasi, Okereke, Mastinu e Bidaoui) sono reduci da problemi di natura fisica e da allenamenti a scartamento ridotto. Tutti disponibili per la trasferta in Campania, ma la condizione dei singoli sarà inevitabilmente differente e dovrà essere attentamente vagliata da Marino. La maglia numero nove, pertanto, dovrebbe essere indossata dal poderoso centravanti bulgaro, ex Genoa ed investimento dispendiosissimo operato dalla proprietà ligure. Attaccante completo (tecnico, potente, calcia con entrambi i piedi ed abilissimo nel gioco aereo ed acrobatico), ma anche protagonista di un avvio di stagione decisamente al di sotto del suo rendimento standard. Adesso il ragazzo sembra essere in ripresa, per cui rappresenta una minaccia concreta per la retroguardia granata. Sulla fascia destra dovrebbe operare il giovane Pierini, promettente esterno offensivo di proprietà del Sassuolo. Quest’ultimo, autore di una doppietta nella vittoria casalinga contro il Brescia, si lascia preferire in fase di non possesso e per la sua bravura nel tagliare dalla fascia al centro, sia nella trequarti che all’interno dell’area di rigore avversaria; bravo anche ad aggredire la profondità, mentre nello spazio stretto palesa qualche limite. Sulla fascia sinistra, infine, il dubbio di Marino chiama in causa l’estroso ed imprevedibile Bidaoui, elemento capace di spaccare la partita con le sue iniziative che puntano a saltare l’avversario e a creare superiorità numerica, ed Okereke, rapido e prestante e, pertanto, impiegabile in tutti i ruoli offensivi (esterno, prima e seconda punta).
I convocati
PORTIERI: 1.LAMANNA, 22.MANFREDINI, 33.BARONE
DIFENSORI: 3.AUGELLO, 4.CRIVELLO, 5.GIANI, 13.CAPRADOSSI, 19.TERZI, 23.DE COL, 24.VIGNALI, 32.BACHINI
CENTROCAMPISTI: 6.MORA, 8.RICCI, 15.CRIMI, 16.BARTOLOMEI, 18.DE FRANCESCO, 20.BASTONI, 25.MAGGIORE, 29.ACAMPORA
ATTACCANTI: 7.PIERINI, 9.GALABINOV, 17.GUDJOHNSEN, 21.OKEREKE, 26.BIDAOUI
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Lamanna; De Col, Terzi, Capradossi, Augello; Bartolomei, Ricci (Maggiore), Maggiore (Crimi); Pierini, Galabinov, Okereke (Bidaoui). All. Marino.
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