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Precedenti a Cosenza, che storia! Nel 2002 saltò Zeman, con Vignaroli l’ultimo blitz. E quello spareggio coi lupi…

Quella di giovedì sarà la partita numero 43 da parte della Salernitana sul campo del Cosenza. Il bilancio dei precedenti parla, fin qui, di 19 successi silani, 8 vittorie del cavalluccio e ben 15 pareggi. Dal novero è escluso l’amaro spareggio retrocessione del campionato 1990/91 perso dai campani in campo neutro a Pescara.

Ben ottantotto anni fa la prima volta, il 7 dicembre 1930 nel torneo di Prima Divisione. Vinsero i calabresi 1-0 grazie a un rigore di Ferraris. Kappaò campano anche l’anno successivo, nel nuovo campo sportivo cosentino poi ribattezzato “Morrone”, col medesimo risultato (marcatore Olivini). Primo punticino per la Salernitana nel 1933/34, quando finì 3-3: tris di Svageli per i locali nel primo tempo, rimonta ospite nel secondo con Luigi Codari, Giuseppe Pavan e Antonio Valese. Segno X anche l’anno seguente (1-1, Romano per i silani, Ezio Morselli per la Salernitana). Reti bianche nel 35/36 con la rinnovata serie C (sul neutro di Bari), nel torneo successivo nuovo successo calabrese per 2-1 con firme di Lodi e Bertazzi, rete della bandiera campana di Saverio Puccinelli. Nel campionato 1937/38 la prima vittoria salernitana: 0-2 in campionato – poi vinto – sul neutro di Reggio Calabria coi gol di Walter Corsanini e Andrea Lazzarini. Qualche mese prima, però, era giunto anche l’exploit di Coppa Italia con lo stesso punteggio (in gol Natale Surra e l’uruguiaiano Ricardo Frione). Un solo anno in cadetteria per l’allora biancoceleste Salernitana, che tornò ad affrontare in C il Cosenza l’8 ottobre 1939, vincendo con un pirotecnico 4-5: ospiti avanti con Vincenzo Volpe, pari locale di Leonetti, poi l’allungo campano con la doppietta di Nello Bresin a fine primo tempo e i silani che accorciano con Barberio a inizio ripresa; Leo Zavatti e Mario Bergonzini ancora in gol per i campani, prima della doppietta di Niccolini che fissò il 4-5 finale.

Qualche anno di assenza, nel 1945/46 riecco la sfida che vide ancora la Salernitana vittoriosa nel campionato misto B-C: 1-2, autorete di Pompei e gol di Elio Onorato, nel mezzo il momentaneo pari locale firmato Bruno. L’anno successivo le due compagini aprirono il campionato di Serie B con un 1-1 (Vincenzo Margiotta, poi il pareggio calabrese su rigore di De Maria). Il cavalluccio volò in massima serie, l’anno seguente però il Cosenza retrocesse fino a toccare la quarta serie e così si attese la stagione 1958/59, in C, per rifare visita ai calabresi. E fu batosta: 5-0 con marcature di Bedetti (doppietta), Dalla Pietra, Risos e Uxa. Salernitana ultima (ma non retrocessa per riforma campionati), rossoblu secondi ma senza salto in B e di nuovo vittoriosi nel 1959/60 (2-0, reti di Ardit e Lombardi), Nel 1960/61 il Cosenza vinse campionato e partita contro l’ippocampo (2-0, ancora Ardit e Lenzi in rete). Nel 1964/65 riecco la sfida, stavolta nel nuovo San Vito ma con un ulteriore ko per la Salernitana (1-0, marcatore Marmiroli). Memorabile, poi, il testa a testa del 64/65: la spuntò per un solo punto la Salernitana, quello del recupero a L’Aquila. In Calabria i granata chinarono comunque il capo (2-0, Marmiroli e Campanini). Dopo un solo anno di B, nel 1967/68 la Salernitana tornò a Cosenza per strappare un pareggio: 2-2, Dionisi e Lodi per i padroni di casa, Luciano Pacco e Giovanni Scotti per gli ospiti. Nel torneo successivo altra sconfitta per i campani (3-1, autorete di Gioannetto illusoria e poi i tre gol locali con Alduina e doppietta di Antonioli). Kappaò pure nel 1969/60 sul neutro di Vibo Valentia (2-0, Gagliardi e Gobbi i realizzatori).

Il riscatto granata nel 1970/71 con Roberto Rigotto (su rigore) e Mauro Pantani, prima della rete della bandiera avversaria del solito Lodi (1-2). L’annata seguente vide perdere però ancora la Salernitana (1-0, Dalle Fratte). Stesso marcatore cosentino nell’1-1 del 72/73 (Aldo Busilacchi per i granata). Vittoria campana nel 73/74 (0-1, gol di Mario Corsi) e retrocessione per il Cosenza, lesto a tornare in C nel 75/76 per due annate di fila contraddistinte da 0-0 (sul neutro di Castrovillari nel 76/77). Una nuova retrocessione dei silani fa saltare nel campionato 1980/81 l’excursus sui precedenti, altra stagione felice per i granata che espugnarono il San Vito col rigore trasformato da Angelo Del Favero. Rossoblu ancora giù e poi di nuovo su nell’82/83 (campani ko 2-0, reti di Renzetti e Conte); nell’83/84 un pareggio per la Salernitana, avanti 1-2 con Del Favero e Tullio Tinti (attuale procuratore di Di Gennaro e Pucino, nda) dopo il gol cosentino di Petrella e poi raggiunta nel finale da Biagio Lombardi, che a fine stagione sarebbe poi passato proprio alla Salernitana. Il 13 gennaio dell’85 la gara fu rinviata per neve, poi recuperata a fine marzo con un anonimo 0-0. Nell’85/86 l’ex Tivelli, alla sua ultima annata in carriera, punì la Salernitana alla prima di campionato (1-0), mentre l’anno seguente fu Urban a firmare il gol dell’1-0 cosentino. Cosenza in B nell’87/88 e vittorioso sulla Salernitana per 2-1 (vantaggio ospite di Vittorio Cozzella, Renzo Castagnini e ancora Urban ribaltarono il punteggio). E poi, il 1990/91: in campionato, all’ultima d’andata, segnò Marino per l’1-0 silano. Con lo stesso risultato, maturato ai supplementari, il Cosenza conquistò la salvezza nello spareggio di Pescara a fine stagione. Fece gol Gigi Marulla, a cui e intitolato oggi lo stadio.

Nel biennio 1994/96,in B, due scialbi 0-0. Nel 1996/97 una doppietta su rigore del capaccese Angelo Alessio e una rete del futuro granata, Stefano Guidoni, firmarono il 3-1 silano (di Claudio Grimaudo il momentaneo pareggio granata) che non bastò al team calabrese per evitare le retrocessione. La Salernitana tornò al San Vito nel 1999/00 (reti inviolate). L’anno dopo perse allo scadere con una zampata di… Zampagna, 1-0, riscattandosi però nel 2002/03 sempre all’ultimo secondo: Diawara aveva aperto le marcature, Giacomo Tedesco e Antonio Arcadio avevano ribaltato il punteggio e Zaniolo aveva firmato il 2-2 ma non aveva fatto i conti col beffardo calcio di punizione (deviato) di Fabio Vignaroli al quinto minuto di recupero che valse il 2-3. resta quella l’ultima vittoria salernitana al San Vito. Nel dicembre 2002 arrivò uno 0-0 che fece saltare la panchina di Zdenek Zeman, ultima apparizione in cadetteria a Cosenza dell’ippocampo, che vi è poi ritornato nel 2014/15 due volte. La prima in Coppa Italia Serie C (imbottita di riserve e giovani della Berretti) quando perse 1-0 con gol di De Angelis su rigore: due superstiti di quella partita, il dirigente Bianchi (che era in campo da difensore) ed il portiere Stefano Russo, ancora in organico alla Salernitana. La seconda in campionato, 0-0 datato 11 gennaio 2015. Di seguito il tabellino di quel match:

 

TABELLINO   –   COSENZA-SALERNITANA 1-0 (2014/15)

COSENZA (4-3-3): Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto; Caccetta, Arrigoni, Corsi; Tortolano (37′ st Zanini), Cesca (13′ st Cori), Calderini (25′ st Criaco). A disp: Saracco, Blondett, Fornito, De Angelis. All: Roselli.

SALERNITANA (3-5-2): Gori; Tuia, Trevisan, Bocchetti; Colombo, Bovo, Favasuli, Perrulli (6′ st Gabionetta), Franco (32′ st Mendicino); Nalini (6′ st Negro), Calil. A disp: Russo, Bianchi, Pezzella, Giandonato. All: Menichini.

Arbitro: Illuzzi di Molfetta (Grossi/De Filippis)

NOTE. Ammoniti: Magli, Sperotto, Zanini (C), Favasuli, Tuia, Colombo (S). Angoli: 2-5. Recuperi: 0′ pt e 3′ st. Spettatori: 2721.

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