Polonia, regole ferree nel ritiro: Piatek-Lewandowski “sfida” ai rigori

Nuove regole nel ritiro della Nazionale della Polonia. Il nuovo corso targato Fernando Santos, ex ct del Portogallo, ha stabilito una deadline di gruppo già in vigore in questo primo ritiro della nazionale polacca che ha salutato l’ex commissario tecnico Czeslaw Michniewicz dopo la deludente eliminazione agli ottavi del Mondiale in Qatar.

Sorrisi e regole nel ritiro della Polonia

Una vecchia conoscenza della nazionale biancorossa è anche l’attuale tecnico della Salernitana, Paulo Sousa, forte delle sue quindici partite. Ieri il primo allenamento “portoghese” delle aquile bianche con un pallone a testa per ogni giocatore e smistamento dei ruoli. Altra novità principale è l’obbligo di indossare in tutte le attività in campo delle protezioni a caviglie e stinchi, forfait, invece, la ginocchiera. Secondo Fernando Santos ci sono due ragioni per questo: protezione contro gli infortuni non necessari e una rappresentazione più fedele delle condizioni della partita. Ma non è tutto: i giocatori hanno appreso le regole che regolano il ritiro polacco e che includono, ad esempio, la “siesta” obbligatoria di due ore dopo cena dove durante il tempo stabilito i calciatori sono tenuti a rimanere nelle proprie stanze senza possibilità di usufruire di eventuali cure fisioterapiche perchè queste hanno un posto stabilito nel programma giornaliero, ad esempio appena prima dell’allenamento e nei 45 minuti dopo.

Piatek “sfida” Lewandowski

Particolare attenzione al campo, invece, per i rigoristi e i giocatori designati a battere le punizioni e i calci d’angolo. Nei primi (foto in alto dal sito ufficiale della nazionale), la “sfida” tra il blaugrana Robert Lewandowski e il granata Krzysztof Piatek finita a suon di… risate, come il clima che si respira all’interno del ritiro (secondo i media locali). Un sorriso che potrebbe sfociare in uno “sblocco” gol per l’attaccante della Salernitana reduce da un periodo molto sterile in fase offensiva.