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Pinna a Radio Alfa: “Micai mi somiglia, a Crotone sarà come giocare in casa. Il bel gioco non conta”

Tra i portieri ricordati con maggiore affetto degli ultimi vent’anni in casa Salernitana c’è sicuramente Salvatore Pinna che nella stagione 2007/2008 fu tra i protagonisti della promozione in Serie B targata Lombardi. Ancora capace di vestire i guantoni con la sua Torres di cui è ormai un’istituzione, Tore non ha dimenticato Salerno e la Salernitana di cui segue con piacere gli sviluppi: “Fare risultato a Crotone sarebbe di buon auspicio – Ha dichiarato Pinna a Radio Alfa – La Salernitana è in un buon momento e quindi credo in un possibile exploit dei granata”. Proprio a Crotone, dove i granata giocheranno domenica sera, Pinna si mise in mostra con un paio di interventi da applausi: “Fu una partita bellissima, al 93′ salvai il risultato con una parata su Ghezzal e cominciai a conquistare l’affetto dei tifosi granata”.

Quell’affetto che anche domenica sera verrà trasmesso dai circa 800 salernitani che riempiranno il settore ospiti dello “Scida” di Crotone: “Se da Salerno partiranno in tanti sembrerà di giocare all’Arechi, noi abbiamo il dodicesimo uomo in campo che sa fare la differenza”. A difendere i pali della Salernitana oggi c’è Micai: “É un portiere molto rapido, esplosivo, fa delle cose straordinarie. Mi somiglia sotto diversi aspetti”. Il portiere ex Bari sta ricevendo elogi a iosa mentre il gioco non convince ancora: “Spesso non conta fare bel calcio ma vincere, i tifosi non s’accontentano di vedere la squadra giocar bene e perdere. Meglio essere ‘brutti’ e vincenti. In questi campionati conta molto lo spogliatoio, l’unione tra i compagni e quello che c’è nel cuore e nell’anima oltre all’affetto dei tifosi”.

A guidare la squadra invece c’è Colantuono, un sanguigno proprio come Pinna: “Il mister è un uomo di sangue, sia da calciatore che da allenatore esprime tutto quello che ha. É uno da bastone e carota”. E chissà che Pinna in futuro non possa intraprendere lo stesso percorso: “Ci sto pensando, le caratteristiche non mancano. Sicuramente sarò un allenatore che picchierà i giocatori prima di scendere in campo (ride ndr)”. Infine un passaggio sulla questione del format di Serie B: “É una cosa strana, dopo aver giocato tante partite passando a 22 squadre si rischia di dar vita ad un campionato anomalo. Se il TAR ha preso questa decisione non credo ci siano altre soluzioni”. 

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