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Serie B

Pescara, per la finale basta un pari: all’Adriatico semifinale playoff, Verona a caccia dell’impresa

PESCARA-VERONA PROBABILI FORMAZIONI (Ore 21, Stadio Adriatico)

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Bettella, Scognamiglio, Pinto; Memushaj, Brugman, Crecco; Marras, Mancuso, Sottil. A disp: Kastrati, Campagnaro, Del Grosso, Gravillon, Monachello, Bellini, Bruno, Perrotta, Antonucci, Del Sole, Kanoute, Ciofani. All. Pillon

VERONA (4-3-3): Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale; Henderson, Gustafson, Danzi; Matos, Di Carmine, Laribi. A disp: Ferrari, Berardi, Munari, Marrone, Pazzini, Colombatto, Balkovec, Lee, Lucas, Tupta, Almici, Bianchetti. All. Aglietti

Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta (Vecchio/Fiore). IV uomo: Lorenzo Illuzzi di Molfetta. Var e avar: Ghersini-Minelli

Due risultati su tre, ma mai dare nulla per scontato. Soprattutto quest’anno, soprattutto dopo ieri sera. Questa notte il Pescara scende in campo all’Adriatico per il ritorno della semifinale playoff, il Verona l’ultimo ostacolo per la finale: all’andata è finita 0-0 al Bentegodi, questo vuol dire che a Pillon basta anche solo il pareggio (con qualsiasi risultato). I padroni di casa sognano la promozione in A ma l’esperto tecnico abruzzese sa come gestire la tensione e l’ansia. “Non siamo favoriti”, ha detto ieri Pillon in conferenza stampa mentre piano piano gli cresceva il naso, “abbiamo il 50percento di possibilità noi e il 50 il Verona”, ha continuato per tenere alta la concentrazione. La strategia giusta, perché il Pescara ha la qualificazione in mano e adesso non può gettarla via. Come ha fatto ieri il Benevento, crollando 3-0 in casa con il Cittadella, come spera possa accadere anche il Verona stasera che sogna una finale con derby. Da quando è arrivato Aglietti l’Hellas è cambiato, meno possesso palla ma più aggressività e verticalizzazioni. Il 3-0 incassato all’esordio proprio contro il Cittadella non ha fatto tremare l’ex tecnico dell’Entella, che si è preso i playoff e poi ha superato anche il primo turno battendo ai supplementari il Perugia. All’andata lo 0-0 fu un risultato bugiardo, fioccarono le occasioni e fu una partita anche divertente. Questa sera sarà più battaglia, ma il Pescara vuole il gol qualificazione per mettere subito la sfida in discesa.

Pillon non abbandona il 4-3-3, mandando in campo una formazione molto simile a quella che ha battuto la Salernitana nell’ultima di regular season. Cambiano di fatto solo i terzini (i centrali sono Scognamiglio e Bettella) mentre la regia è affidata a Brugman. In attacco c’è Leonardo Mancuso, il bomber con più reti rimasto a giocarsi la A dopo l’eliminazione di Massimo Coda. Il Verona invece lascia in panchina Pazzini e si affida a Di Carmine, Empereur e Vitale schierati in difesa. Undicimila spettatori di cui 400 ospiti, non ci potranno essere tempi supplementari: in caso di pareggio viene premiata la squadra meglio piazzata in campionato. Il Pescara appunto. Il Verona ha bisogno solo di vincere, ma Aglietti ci crede: “Sappiamo quello che dobbiamo fare”.

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