Perotti sarà granata: Salerno per il rilancio dopo un anno buio

La Salernitana non si ferma e mette a segno un altro colpo: “Non è ancora ufficiale, ma abbiamo definito il tutto. Perotti è un campione. Viene da anni tribolati, ma ha recuperato bene”. È Walter Sabatini a confermare una notizia che era nell’aria. Dopo le ufficialità dell’ultimo giorno di mercato, la società è pronta ad annunciare anche Diego Perotti, andando così a definire il reparto offensivo; l’argentino ritroverà a Salerno il direttore Sabatini, che lo aveva portato alla Roma nel 2016. Il classe ‘88, dopo aver rescisso consensualmente il contratto con il Fenerbahçe (suo ultimo club), è pronto a vestire la maglia granata. Firmerà per cinque mesi, da svincolato. Domani sarà in città.

La carriera

Diego cresce con la passione per il calcio anche grazie al padre (ex calciatore) e calcando i primi campi da calcio in Argentina nelle giovanili del Morón. Nel 2006, all’età di 18 anni, esordisce in prima squadra collezionando 34 presenze e 5 gol in un anno di seconda serie argentina. Quella stagione gli vale la chiamata del Siviglia che lo aggrega alla “squadra B”; dal 2007 al 2009 3 gol in 52 partite. Poi, l’anno dopo, il debutto e primi gol sia in Liga che in Champions League con la prima squadra. Questo il resoconto della sua prima stagione fra i grandi: 40 presenze, 5 gol e 4 assist. Nei quattro anni successivi in Spagna, l’esterno mette a segno 11 reti e 21 assist scendendo in campo 119 volte. Nel 2014 trova però poco spazio anche a causa di vari infortuni; durante il mercato invernale gli viene data la possibilità di avvicinarsi a casa, vestendo per 6 mesi la maglia del Boca Juniors. Parentesi tuttavia ancor più sfortunata che si chiude con appena 2 presenze e 0 gol. Nel luglio dello stesso anno, viene ingaggiato dal Genoa che decide di puntare sulle sue doti. Coi rossoblu, il calciatore di Moreno gioca una buona stagione e mezza con 45 match disputati, 5 gol e 7 assist.

Numeri che attirano l’attenzione di un altro club di Serie A, la Roma. Perotti passa dunque in giallorosso durante il mercato di riparazione (gennaio 2016). Da quel momento nasce un rapporto con la capitale lungo quattro anni, fatto di 138 partite, 32 goal e 27 assist, divisi fra campionato, Coppa Italia, Champions League ed Europa league. Fra l’altro, con la maglia della Roma l’esterno si è rivelato un’artista dei calci di rigore, un ruolo non semplice, soprattutto quando devi prendere il posto di un certo Francesco Totti. Diego però ha un metodo tutto suo, infallibile; egli non sembra calciarli ma progettarli, disegnarli e infine realizzarli, spiazzando il portiere.

E se da un lato i tifosi giallorossi hanno potuto apprezzare questa sua fantastica caratteristica, dall’altro hanno dovuto convivere con un calciatore non sempre in ottime condizioni fisiche. “La stagione 2019/2020 è stata la peggiore della mia carriera, non sono mai stato così a lungo fermo”. Queste le parole tratte da un’intervista all’esterno argentino, che proprio a causa di questi problemi fisici, ad ottobre 2020 passa a titolo gratuito ai canarini gialli del Fenerbahçe. Lasciare Roma, in ogni caso, non si è rivelata la scelta giusta: in Turchia segna tre goal nelle prime quattro partite disputate fino a novembre, quando si ripresenta l’incubo infortunio. Stavolta la lesione al tendine del ginocchio lo induce alla rescissione consensuale del contratto col club di Istanbul.

Adesso Diego è fermo da più di un anno (la sua ultima gara ufficiale risale al 29 novembre 2020); Sabatini tuttavia è convinto che il suo pupillo possa ripartire da Salerno per dimenticare il recente passato difficile, togliendosi qualche soddisfazione con questa squadra che ha bisogno delle sue giocate e del suo talento.