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Pausa ed esperimenti: FR7 si gestisce, Cola può preventivamente lavorare anche su altro

Franck Ribéry ieri si è gestito e non ha partecipato alla partitina finale nove contro nove della seduta pomeridiana. Anche oggi i granata faranno doppia al Mary Rosy ed è assolutamente nei piani che il francese possa non essere sovraccaricato.

“Durante la sosta, sperando nel recupero di qualcuno, proverò eventualmente anche qualcosa di diverso anche pensando all’eventualità che Ribéry non sia disponibile, ma adesso le scelte non sono tantissime”, aveva detto Stefano Colantuono prima della gara contro la Lazio. Premessa d’obbligo: FR7 sta bene, oltre ogni più rosea aspettativa. A 38 anni suonati ha giocato quattro gare integrali di fila, sfornato assist, colpito pali. Ma è chiaro che il suo fisico non gli potrà consentire di giocarle tutte da qui alla fine sempre al top. O meglio, l’auspicio è quello, però bisogna evitare di essere totalmente Ribéry-dipendenti. Certamente l’ex Bayern Monaco dovrà essere trascinatore contro Sampdoria e Cagliari alla ripresa del campionato in due partite assolutamente vitali per il prosieguo della corsa salvezza della Salernitana. Ma essere previdenti, posto che FR7 va schierato sempre e comunque se è in condizione, non guasta.

Senza Kastanos, impegnato in Nazionale, l’unica alternativa valida per non cambiare completamente modulo potrebbe essere Bonazzoli nel ruolo di trequartista. Il rischio, però, sarebbe quello di snaturare troppo le caratteristiche dell’ex interista, che ha dimostrato di poter essere a suo agio soprattutto in area di rigore. Capezzi, che sta recuperando dal lungo infortunio e lunedì si riaggregherà ai compagni, potrebbe essere un altro adattato. Ma ha altre qualità, da mezzala di inserimento, che forse andrebbero sfruttate meglio. E allora non è da escludere che l’allenatore in questi giorni sperimentali possa tornare a lavorare sul 3-5-2 preventivamente, modulo che pure in passato ha proposto sempre alla Salernitana. Lo ha fatto anche contro l’Empoli, nei primi 30′, con risultati disastrosi. Ma in campo c’erano comunque interpreti che in stagione mai avevano giocato insieme e un mix di scarsa condizione con ritardo rispetto alla categoria (Aya e Jaroszynski non giocavano titolari da un mese e mezzo poi Strandberg che non s’era allenato per tutta la settimana). Con interpreti diversi (Gyomber, Gagliolo), gli stessi sostanzialmente su cui aveva precedentemente puntato Castori, il discorso potrebbe funzionare meglio, sempre in ottica emergenziale, da tenere chiuso nel cassetto per aprirlo all’occorrenza. Ha recuperato anche Veseli, altra soluzione.

L’albanese può fare anche il terzino bloccato nella retroguardia a quattro: il 4-4-2, dunque, può essere un terzo modulo da tenere in considerazione come alternativa tattica, in rigoroso ordine di probabilità. Di laterali mancini adattabili ce n’è a bizzeffe (Jaro o Gagliolo, con Ranieri alto, in attesa anche del ritorno di Ruggeri), mentre sull’out destro alto sia Zortea – in crescita con Colantuono – sia Kechrida possono dare il loro contributo. Tuttavia, recuperando centrocampisti (Lassana e Capezzi su tutti), appare poco probabile uno schieramento a quattro in mediana.

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