FIORILLO 6. Un giusto premio per chi lavora nell’ombra. Il terzo portiere è spesso sottovalutato ma è importantissimo nell’economia dello spogliatoio e del gruppo degli estremi difensori. Non giocava dal dicembre 2021. Palla sotto le gambe, non perfetto sul gol di Zeegelar. Bravissimo su Beto nel secondo tempo.
BRONN 6. Sostituisce all’ultimo secondo Lovato per un risentimento muscolare. Un po’ arrugginito e in difficoltà in partenza, il livello di concentrazione sale col passare dei minuti per diventare ottimale nella ripresa.
TROOST-EKONG 7. Rispedito in campo contro la sua ex squadra, teneva particolarmente ad esserci. La sua prima da titolare nella gestione Sousa, probabilmente l’ultima all’Arechi perché difficilmente sarà riscattato. Male in occasione del raddoppio ospite: si fa attrarre sull’esterno da Lovric e lascia semi-sguarnito l’imbuto centrale. Nel secondo tempo ritrova solidità e soprattutto il gol dell’ex che lo fa letteralmente impazzire: via maglia e canottiera per l’esultanza allo scadere.
PIROLA 6,5. Pulito e preciso sull’uomo, si vede passare in velocità Pereyra sul raddoppio dell’Udinese e non riesce a opporsi. Unica leggera sbavatura di un’altra partita in cui mostra la crescita soprattutto in termini di personalità.
KASTANOS 7. In avvio di gara provoca subito il giallo a Zeegelar, sembra poter creare scompiglio ma è un’illusione. Perde Zeegelar che gli si inserisce alle spalle in occasione del vantaggio fiulano. Si sveglia proprio allo scadere del primo tempo, quando torna ad essere “Bernardo” e pesca il jolly nel set per accorciare le distanze. Entra rigenerato nella ripresa: grandissima apertura per il taglio di Mazzocchi poi murato da Silvestri.
COULIBALY 6,5. Combatte come al solito, qualche imperfezione tecnica ma è l’indispensabile motore della mediana. (dal 32′ st BOHINEN 6,5. Pimpante, cerca spesso palla).
VILHENA 6. Si applica molto in fase di contenimento, gli manca qualcosa nel far ripartire i compagni. A 9′ dall’intervallo non segue l’azione: la respinta di Silvestri sul tiro da posizione defilata di Candreva avrebbe meritato un compagno a rimorchio. La sua annata termina con 90′ d’anticipo: era diffidato, è stato ammonito e salterà Cremona. Un filo meglio nella ripresa. (dal 32′ st NICOLUSSI CAVIGLIA 6. Prove generali di un impiego da titolare a Cremona, gran tacco in area nel recupero che avrebbe meritato maggior fortuna).
MAZZOCCHI 6,5. Capitano multifascia. Trasloca a sinistra per dare un po’ di respiro a Bradaric. Subito aggressivo, talvolta cerca di strafare. Difensivamente un po’ leggerino nei primi 45′: lascia troppo spazio a Samardzic in occasione del tiro da cui nasce lo 0-1. Sul raddoppio perde Pereyra nell’inserimento e Pirola non gli dà una mano in chiusura. Quando attacca però può essere devastante e lo dimostra a inizio ripresa. (dal 40′ st A. IERVOLINO 6,5. Prima di entrare riceve un “buffetto” affettuoso da Candreva intento a battere un angolo, come per dire: “Tra poco tocca a te”. Esordio da professionista, al primo pallone che tocca fa espellere Zeegelar. Nel recupero “rischia” pure di fare l’assistman.).
CANDREVA 7,5. Contro la squadra che lo ha accompagnato agli esordi in Serie A è l’unico a rendersi pericoloso in 40′ abbondanti di sonno. Si esalta ancora nella ripresa trovando il suo settimo sigillo stagionale. Lo fa brutto pure stavolta. Col destro disegna cose bellissime pure stavolta.
BOTHEIM 5,5. Vicino al vantaggio già dopo 10′ ma Silvestri è lesto. Unica occasione un cui si fa vedere. (dall’1′ st BRADARIC 6,5. Subito in partita e pimpante ma anche sfortunato: si fa male alla spalla immolandosi nel conquistare il fallo del pareggio; dal 20′ st SAMBIA 6,5. Cerca di mettersi in mostra. Propositivo: grande assist per Troost-Ekong).
PIATEK 6. Si batte ma sembra inizialmente poco accompagnato. Esce spesso dai blocchi per trovare palloni giocabili ma nessuno riempie l’area al suo posto. Fa comunque reparto, guadagna falli importanti. Meriterebbe il gol per congedarsi dal suo pubblico nel miglior modo possibile. Nonostante il turbante ci prova di testa nel finale.
ALL: SOUSA 6,5. Lancia messaggi piuttosto chiari come l’impiego di Fiorillo per salutare l’ultima interna a mo’ di ringraziamento per il lavoro nell’ombra (e non di Sepe, che probabilmente troverà spazio a Cremona) e l’ennesima esclusione di Bonazzoli che neppure si alza per scaldarsi anche in questa gara. Un segnale netto. Il mister vorrebbe vincerla come anche i calciatori, però l’approccio non è di quelli combattivi all’ennesima potenza. Nei ritmi bassini è l’Udinese a trovare i lampi dell’uno-due. La sveglia suona poco prima dell’intervallo. Prova a metterci del suo riportando Mazzocchi a destra e Kastanos trequartista con l’inserimento di Bradaric a metà gara. Mossa che funziona e porta al meritato pareggio. Nel finale la ribalta perché ci crede più dell’Udinese tutto il gruppo. A cominciare dall’uomo di Viseu.
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