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Pagellone Salernitana-Roma: Lassana sotto tono, bene Bronn

SEPE 6. Mette in angolo un pericoloso sinistro di Zaniolo dopo 10′ ed è provvidenziale anche a fine primo tempo, toccando quanto basta il velenoso sinistro di Dybala per deviarlo sul palo. Sul gol è beffato da una doppia deviazione.

BRONN 6,5. Dai “granats” del Metz ai granata di Salerno: non deve strafare, ma mettere attenzione soprattutto su uno come Zaniolo con la giusta dose di aggressività. Esegue con diligenza ed efficacia in tutto l’arco della gara, contro chiunque si trovi di fronte. Un ottimo inizio.

GYOMBER 5,5. Mentalizzato, ci tiene tantissimo ma non sta… benissimo. Pesa, un minimo, il fatto di aver saltato il ritiro col gruppo per dedicarsi al recupero dall’infortunio. Abraham lo porta al bar in più di un’occasione. Suo malgrado, devia la conclusione del vantaggio romanista. Ci prova di testa in chiusura di primo tempo. Regge fino alla fine

FAZIO 6. Prima volta contro la sua ex squadra, motivazioni particolari. La lettura delle situazioni difensive è perfetta, meno quando deve proporsi con palla al piede nella metà campo ospite, dove va completamente a vuoto nel tentativo di anticipo che origina il contropiede del palo di Dybala prima dell’intervallo. Nella seconda frazione la Roma arretra e lui trova spazio anche nella metà campo avversaria, senza però offrire note pericolose.

CANDREVA 5,5. Ne ha giocate di partite importanti in atmosfere calienti. I 27mila dell’Arechi non sembrano pesargli all’approccio, tutt’altro. Destro-sinistro, qualità e visione nei primi minuti. Col passare del tempo gli capitano pochi palloni giocabili e trova varchi chiusi. Sussulto sul finire di prima frazione, guadagna un importante angolo e distribuisce applausi di incoraggiamento ai compagni. Nel secondo tempo passa per una manciata di minuti a sinistra dopo l’uscita di Mazzocchi: da quella corsia il recupero rischiosissimo ma da applausi su Abraham: era quasi sulla linea di porta al 65′. Poi, ritorna a destra. Senza farsi più notare un granché, ma offrendo il suo contributo in copertura.

KASTANOS 5,5. Pimpante e propositivo in avvio, quando s’inserisce nello spazio spesso e volentieri. Poco dopo il quarto d’ora – in special modo – tutto lo stadio gli chiama il tiro, ma il rasoterra è murato da calzettoni bianchi. Poco lucido nelle scelte in un paio di ripartenze offensive. Nicola lo richiama fuori ad inizio ripresa. (dal 9′ st RIBERY 5. Entra e serve un cioccolatino a Bonazzoli. Un pericolo in più per la Roma, una risorsa in più per i granata in termini di carisma e qualità. Si accende subito, si spegne però altrettanto in fretta. Quasi a fine partita, erroraccio che favorisce Karsdorp).

L. COULIBALY 5. Ha già fatto il play in passato, ma non è un play. Il suo rischiosissimo passaggio in orizzontale a difesa scoperta viene intercettato da Zaniolo che, per fortuna della Salernitana, si divora il vantaggio. Frettoloso, quasi ansioso. Prova il “suo” girotondo su Dybala ma perde palla ed è costretto al fallo… più di una volta. Viene ammonito al terzo ed è un giallo altamente limitante. Candreva gli detta spesso il taglio, lui non alza subito la testa e perde il tempo del servizio. Un pizzico meglio nella seconda frazione. Propizia l’ammonizione di Matic. (dal 28′ st KRISTOFFERSEN 5. Seconda presenza in A, tutte e due con la Roma. Statico, troppo).

VILHENA 5,5. Sembra più sonnacchioso dei nuovi acquisti in apertura, tocca pochissimi palloni e fatica a trovare la giusta posizione per tutto il primo tempo. Alle stelle una conclusione pretestuosa al 38′. Un po’ meglio nel secondo tempo con la mediana a quattro: qualche buon suggerimento, incisivo in copertura. Chiude stanchissimo.

MAZZOCCHI 6,5. Rientrato il mal di pancia, si posiziona largo a sinistra. Aveva già esplorato la corsia altre volte in carriera, ai tempi del Parma e soprattutto del Perugia. Azzanna Karsdorp e tenta qualche sgroppata, “caricato” dalla Sud. Tiene i suoi in partita salvando sul tap-in a porta vuota di Abraham al 45′. Vivo anche nel secondo tempo: tende giocoforza ad accentrarsi e gli avversari faticano a contenerne la rapidità. L’Arechi lo applaude alla sostituzione. (dal 17′ st SAMBIA 5,5. Entra a destra e scivola provvidenzialmente su Spinazzola, soffrendo però per almeno dieci minuti. Con l’uscita di Lassana fa il mediano, ma soffre pure lì. A parziale scusante, il netto ritardo di condizione).

BONAZZOLI 6. L’anno scorso fece l’unica punta in un 4-5-1 contro i giallorossi alla seconda giornata. Stavolta è diverso. Viene bene incontro al pallone, ne smista qualcuno di interessante sui lati e poi spara una cannonata che per poco non disorienta Rui Patricio appena prima del 20′ con un mezzo collo esterno. Dura un’oretta al massimo, poi va in debito.

BOTHEIM 5. Più statico rispetto al compagno, ma non ha il cognome, né i centimetri di un bosniaco. Finisce imbavagliato dalla difesa romanista, che si vendica delle scudisciate in Conference ai tempi del Bodo. Spunto interessante a inizio secondo tempo, propizia il giallo a Smalling. (dal 17′ st VALENCIA 5,5. Parte all’attacco, poi passa a fare l’ala sinistra e il tasso di pericolosità si abbassa. Leggerino).

ALL: NICOLA 5,5. I tre ultimi arrivati tutti dentro, la richiesta di maniacalità, un paio di pericolosi sbandamenti in difesa agli albori di partita si spengono con le coraggiose e consapevoli affacciate nella metà campo romanista. Lo spirito è giusto, a volte le distanze meno. Ara la fascia come quando giocava nel tentativo di farsi sentire dai suoi. Ad inizio ripresa l’atteggiamento è giusto: dentro FR7, 3-4-1-2 per provare a riprenderla con esposizione a pericolosissimi contropiede. “Costringe” Mourinho a mettersi quasi a specchio nel cuore della ripresa. Gli inserimenti di Sambia e Valencia non danno però l’apporto sperato, ma il minutaggio sì. In ogni caso, la Salernitana ci mette cuore, seppur con un arrembaggio confuso soprattutto nella seconda metà di partita, contro una Roma sulla carta superiore: è già un buon punto di partenza. A dire il vero, non si poteva chiedere tanto di più con tre giocatori titolari dopo soli due allenamenti con i nuovi compagni.

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