DONNARUMMA 6,5 due interventi prodigiosi prima di capitolare su Schimmenti. E’ miracoloso su Siatounis e su Selleri.
MATINO 6,5 usa le maniere forti su Petrungaro. Recupera un pallone sulla trequarti e ci prova col destro, palla di poco a lato. Toccato duro, costretto ad alzare bandiera bianca. Fino a quel momento il migliore dei suoi. Dal 27′ st COPPOLARO 5,5 sorpreso anche lui nel frangente della rete subita.
GOLEMIC 6 chiude e fa ripartire l’azione dei suoi. Mette la museruola ad Anatriello che per un’ora di gioco non la vede mai. De Giorgio ridisegna il volto dell’attacco ed il Potenza si rende diverse volte pericoloso in ripartenza.
ANASTASIO 4 una sciagura, una iattura. Palesemente inadeguato al ruolo ed al contesto di una squadra che lotta per vincere il campionato. Pecca anche di presunzione: si incarica di battere calci piazzati, tira ripetutamente dalla distanza senza mai cavare un ragno dal buco. Schimmenti lo svernicia ripetutamente già prima del gol, circostanza in cui ha enormi responsabilità.
UBANI 5 subito un cross fuori misura. Soffre la vivacità di Petrungaro. Ha sul destro la palla buona ma ciabatta in controbalzo. Provvidenziale in chiusura su Petrungaro, il suo intervento evita un gol praticamente già fatto. Nella ripresa qualche buona discesa poi crolla. Prima si becca un giallo per un intervento fuori tempo, poi perde una palla sanguinosa ed il Potenza per poco non ne approfitta. Dal 37′ st FRASCATORE s.v.
TASCONE 5,5 diesel, carbura di nuovo dopo la mezz’ora ma il motore stavolta non arriva mai a pieni giri. Nella ripresa si affaccia diverse volte nella metà campo avversaria ma non trova mai né l’assist, né la stoccata. Spende il fallo da rosso per evitare guai peggiori.
DE BOER 6 si rivede dal 1′ dopo una lunga assenza per infortunio. Raffaele lo schiera vertice basso nel tentativo di dare equilibrio ai suoi e di liberare le discese di Capomaggio. Calcia anche i corner, ma da una errata battuta per poco il Potenza non riparte. Da un suo inserimento nasce l’azione più pericolosa, ma Liguori spreca. Dal 37′ st FERRARIS s.v. spara alto da buona posizione
CAPOMAGGIO 5,5 sembra ispirato, verticalizza subito per Liguori. Si aggiusta e tira da ottima posizione e con lo specchio aperto ma spedisce alto. Si fa trovare ancora sottomisura ma sbaglia il controllo. Prova a fare tutto da solo con una sgasata e tiro dalla distanza. Nella ripresa cala vistosamente e si perde tra inutili leziosismi e qualche lettura sbagliata di troppo.
VILLA 6 la fortuna in questo periodo gli ha voltato le spalle. L’arbitro gli rifila subito un giallo fin troppo fiscale. Deposita in rete dopo un liscio di Inglese, ma per la terna arbitrale è offside. Si accascia per un problema muscolare Dal 5′ st ACHIK 5 prima a sinistra, poi a destra i suoi cross sono sempre telefonati. Si allunga troppo il pallone su una disattenzione di un difensore lucano.
LIGUORI 5,5 pericoloso ma poco concreto. Attacca bene la profondità e scarica per Inglese. Bella la sua volée mancina smorzata, converge col sinistro ma trova Cucchietti pronto. Se lo divora col destro a inizio ripresa, circostanza in cui poteva fare decisamente meglio. Dal 27′ st FERRARI 7 entra col piglio giusto e rimette le cose a posto. La sua fisicità crea scompiglio alla difesa del Potenza. La rete ha il merito di tenere agganciata la Salernitana al vertice.
INGLESE 5,5 avvio promettente. Chiude bene col destro ma Cucchietti si supera. Sfiora di testa l’angolino su corner di De Boer. Cala vistosamente già nel finale di primo tempo, da una sua palla persa con troppa facilità nasce il contropiede con cui il Potenza sfiora il vantaggio. Nel secondo tempo è un corpo quasi estraneo, l’assist per Ferrari l’unico lampo ma la prestazione resta insufficiente.
ALL. RAFFAELE 5,5 schiera una formazione tatticamente logica e ne vien fuori probabilmente il miglior primo tempo della stagione. La palla non vuol saperne di entrare e, anzi, il Potenza sfiora il colpaccio in contropiede. Nella ripresa ritarda i cambi, s’intestardisce nel lasciare in campo lo sciagurato Anastasio e perde subito Villa. Chiede aiuto alla panchina e pesca un Ferrari provvidenziale. La squadra conferma i propri limiti ed una preoccupante involuzione in diversi uomini decisivi (Capomaggio, Inglese) lontani parenti di quelli di inizio stagione.