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Pagellone Salernitana-Perugia: Akpa pimpante, Jaro roccioso. Attacco sottotono

MICAI 6 salva con la manona sul bolide ravvicinato di Iemmello. In precedenza un brivido sul solito rinvio avventato su cui Di Chiara prova il jolly da distanza siderale. S’allunga sulla punizione del mancino umbro nel finale. Nulla può sul piazzato di Buonaiuto.

KARO 6 elegante e finanche coraggioso in un paio di sortite palla al piede che però finiscono per scoprire la squadra in fase difensiva. Tutto sommato tiene senza grossi patemi.

MIGLIORINI 5,5 resta piantato sul duetto Iemmello-Capone. Fatica tremendamente a contenere l’ex Foggia che fa il bello ed il cattivo tempo come regista offensivo.

JAROSZYNSKI 6,5 mette più di una toppa in circostanze scabrose con la squadra sbilanciata. Il migliore della retroguardia.

KIYINE 6 partita sottotono, probabilmente condizionata da qualche problema di natura fisica. Al suo primo cambio di passo la Salernitana mette la freccia. Dialoga con Akpa e si guadagna con mestiere e furbizia il penalty che realizza con freddezza. Dal 29’ st LOMBARDI 5,5 una bella discesa non sfruttata dai compagni, ma anche qualche affanno di troppo in fase difensiva.

AKPA AKPRO 6,5 nel primo tempo si rende protagonista di due scorribande in area di rigore umbra con poca fortuna. Prima sbatte su Gyomber, poi è anticipato da Sgarbi su bel tacco di Djuric. Splendida intuizione di tacco nell’azione del penalty granata. Esce stremato. Dal 30’ st MAISTRO 6 buon approccio al match. Svetta di testa ma non trova lo specchio, meritava forse più spazio.

DI TACCHIO 6 il solito pomeriggio di grande lavoro e sacrificio. Alterna chiusure alla disperata a qualche svarione nel finale. Non pervenuto in fase d’impostazione.

LOPEZ 6 conferma di attraversare un periodo di forma positivo. Tra i due esterni è quello che spinge di più. Sfiora il gol su pregevole appoggio di Jallow, la mira però è imprecisa. Entra durissimo su Falzerano e rimedia il giallo. Va nuovamente vicinissimo alla marcatura nel finale quando in spaccata colpisce solo l’esterno della rete.

ODJER 5 Ventura sorprende tutti e lo schiera nell’inedita veste di trequartista. La mossa ha sì l’effetto di disinnescare il già non irresistibile Balic, ma è a dir poco improduttiva in fase offensiva e la Salernitana perde puntualmente un uomo. Nella seconda frazione cresce di tono quando Ventura lo riporta nel suo ruolo. Nel finale fa la bella statuina sulla discesa di Buonaiuto.

JALLOW 5 tanti errori, a volte anche elementari. Sembra tornato quello egoista ed irritante della passata stagione. Sbaglia tutte le letture di gioco. Dal 43’ st CERCI s.v. entra e l’avversario pareggia, il copione si ripete. Solo un caso? Chissà. Quel che è certo è che l’ex Toro è ancora un corpo estraneo rispetto alla squadra. La condizione fisica resta deficitaria, l’approccio superficiale. Quasi presuntuoso. Con la squadra ancora in possesso di palla, si ferma e passeggia anziché rientrare dal fuorigioco per riproporsi. Un fotogramma che racconta tanto.

DJURIC 5,5 giornataccia anche per lui. Non trova modo di proporsi alla conclusione, ben neutralizzato dai due centrali umbri non riesce neppure a garantire il solito supporto ai compagni.

ALL. VENTURA 5 risultati a parte, la squadra è in involuzione. Quantomeno all’Arechi. La dinamica del match, quasi un copiaeincolla del precedente turno casalingo col Frosinone, influenza solo relativamente il giudizio. Perché la Salernitana in casa produce poco. A dispetto dei numeri sul possesso palla, i granata non tirano mai in porta e creano limitati pericoli. E se non chiudi il match, il gol rischi di prenderlo sempre e comunque. Anche nel finale. Non convincono alcune scelte tattiche, in primis quella di alzare Odjer. Scelta sì comprensibile in fase difensiva, ma improduttiva in quella di impostazione. L’analisi potrebbe e dovrebbe scivolare sull’assortimento dell’organico e sul numero di scelte a disposizione. Scarne ed esigue. Anziché fare proclami che poco o nulla apportano in termini di benefici, chi di dovere potrebbe iniziare ad operare in chiave futura per rinforzare un organico carente a livello qualitativo e quantitativo. Gennaio non è poi così lontano.

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