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Pagellone Salernitana-Juventus: Fazio leader, reazione Sambia. Ikwuemesi, ingresso negativo

COSTIL 6,5. Si riprende i guantoni dopo l’intermezzo di coppa con Fiorillo e si mostra prontissimo sullo stacco di testa di McKennie, benché a gioco fermo. Può fare pochissimo sulla rete di Iling.

DANILIUC 6. Al pronti-via Yildiz gli fa capire che non sono ammesse leggerezze. Lui capisce il messaggio e si setta sul controllo giusto delle situazioni da braccetto. Lo spostamento da quinto con l’inferiorità numerica lo disorienta un po’. Si perde Iling sul pareggio bianconero lasciandosi attrarre centralmente in area.

GYOMBER 7,5. Botte con Vlahovic fin dal primo minuto. Torna cyborg della difesa dopo qualche precedente passaggio a vuoto e non si fa condizionare dal cartellino giallo continuando a “menare” con criterio, “senza amici, né fratelli”, come chiederebbe Sabatini. E poi indovina il lancione da cui nasce il vantaggio granata.

FAZIO 7,5. Torna a guidare la retroguardia con esperienza. Perfetto. Chiude da centravanti per disperazione.

SAMBIA 7. Una nuova opportunità dopo la disastrosa prestazione di coppa che – a parziale scusante – lo ha visto esibirsi sulla fascia sinistra, quella “sbagliata”. Approccia decisamente meglio e dopo 4′ impegna severamente Szczesny seguendo bene l’azione offensiva. Parecchio vispo in fase offensiva ma è anche concentratissimo nelle chiusure arretrate, voglioso di riscattarsi. Ci riesce con la discesa decisiva nell’azione del gol dell’1-0 e con cross molto interessanti. Lascia il campo stremato in preda ai crampi al termine di un match generosissimo. (dal 43′ st MARTEGANI sv. Spiccioli finali senza incidere).

CANDREVA 6,5. Torna in campo da trequartista e dà il suo contributo nei primi 45′ senza salire in cattedra. Nella ripresa è chiamato a fare la mezzala di sacrificio. risponde presente e conquista preziosissimi calci di punizione in momenti di difficoltà. Quando può, fa vedere di avere comunque il piedino caldo.

LEGOWSKI 6,5. Ancora fiducia dopo la gara dell’Allianz. Scelta obbligata, viste le tantissime assenze. Un filtro maggiore e migliore rispetto a giovedì sera. Ci mette impegno e abnegazione.

MAGGIORE 6. Un primo tempo da sette, un secondo da cinque. Sul giudizio pesa l’espulsione, senza la quale il risultato sarebbe stato probabilmente differente. Aggressivo e consapevole dei propri mezzi. Quando davanti gli scappa Yildiz è costretto a intervenire in ritardo e becca il primo giallo. Quel gol – bello e importante – se lo è meritato tutto. Anima del centrocampo, ci mette troppo ardore a inizio ripresa su Rabiot: già ammonito, prende il secondo giallo e va sotto la doccia lasciando i suoi in dieci. Fallo speso anche in tal caso bene perché il francese avrebbe avuto la porta spalancata per tirare. La leggerezza vera, col senno di poi, è l’intervento che causa il primo giallo.

BRADARIC 6,5. Spinge benino in avvio, poi deve dare un’occhiata a Weah, suo ex compagno ai tempi del Lille. Lo fa bene. Missile al 21′ del secondo tempo, il portiere juventino gli nega il gol del possibile 2-1.

TCHAOUNA 6,5. Oggetto di “attenzioni” particolari da parte degli avversari, quando avrebbe spazi per lo spunto si perde in leziosismi. Non esce dalla partita e ronza a sostegno di Simy. Assist vincente per Maggiore. (dall’11’st BRONN 6,5. Subito cattivo come gli chiede il tecnico).

SIMY 6,5. Non è semplice destreggiarsi contro Bremer, lui ci mette comunque il fisico e combatte. Un riferimento prezioso. Ha il pallone del possibile nuovo vantaggio a metà ripresa ma non riesce a mangiare il cioccolatino offerto da Candreva. Esce tra gli applausi dei tifosi. Sicuramente un giocatore ritrovato. (dal 32′ st IKWUEMESI 5. Entra e perde il pallone che genera la ripartenza del vantaggio ospite allo scadere).

ALL: INZAGHI 6,5. Se la gioca al meglio possibile e fino alla fine mettendosi quasi a specchio con Allegri. Vara il 3-4-2-1 con Candreva e Tchaouna dietro Simy. Tiene bene il campo nella prima frazione e rischia pochissimo. Aveva chiesto l’atteggiamento giusto e una squadra da battaglia alla vigilia: i suoi ragazzi lo ascoltano e si calano nelle rispettive parti. Il vantaggio è anche giusto premio. L’espulsione di Maggiore dopo 7′ della ripresa lo costringe a rivedere tante cose. Con l’uomo in meno Daniliuc fa il quinto, entra Bronn per Tchaouna e Sambia scala a centrocampo con Legowski e Candreva per un 5-3-1. Il baricentro si abbassa e la Juve pareggia. Cerca di dare (giustamente) più freschezza all’attacco con Ikwuemesi per un esausto Simy ma il finale è tutto forcing avversario e pullman davanti alla porta di Costil. Sofferenza fino alla fine, Vlahovic gela tutti. Finale accesissimo, volano stracci con Allegri. Pregustava almeno il punto che sarebbe stato meritato. Peccato.

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