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Pagellone Salernitana-Empoli: turbo Mazzocchi, Piatek atterra bene. Fazio distratto

SEPE 6. Presente su Lammers con l’approssimarsi del quarto d’ora, trafitto da Satriano in arrivo come un treno. Preciso nelle uscite, sfortunato sul gol del 2-2 ospite.

BRONN 5,5. Il meno tecnico del pacchetto arretrato e si vede: non riesce a innescare Candreva con i tempi giusti lungo linea nella prima parte di partita. Con il passare del tempo cerca di prendere le misure a Lammers, ma l’olandese si rivela osso duro.

GYOMBER 6,5. Si salva in alcune situazioni per il rotto della cuffia. Chiusure sempre puntuali. Gioca deciso in tutti i sensi, più consapevole anche dei propri mezzi: rischia cose che non avrebbe rischiato in altri tempi, comprese le aperture per cambiare gioco, molte delle quali anche ben fatte. Generoso, come al solito. (dall’11’ st DANILIUC 6,5. Subito prestanza e qualità. Si posiziona al centro del terzetto, nonostante la giovane età mostra subito una certa leadership tecnica).

FAZIO 5,5. Nella prima mezzora è costantemente in anticipo su Satriano. Si fa però beffare come un pivello in occasione del gol. Rischia più di una volta nel cuore della ripresa, torna in carreggiata con un intervento non scontato sullo stesso uruguaiano ed è sfortunato nel deviare in porta la conclusione di Lammers che vale il 2-2.

CANDREVA 6. Soffre Parisi in avvio, non riesce a scavallare. Una manciata di cross nel primo tempo, tutti preda di Luperto. Alza il ritmo nella seconda frazione. Lesto a battere l’angolo che genera il gol di Dia.

L. COULIBALY 6,5. Decisamente appannato rispetto al leone visto a Bologna. Si accende solo a sprazzi. L’arbitro lo grazia sul finire del primo tempo per un intervento da “arancione” su Henderson. La sua prestazione cambia volto nella ripresa, quando torna a ruggire e a riconquistare palloni.

MAGGIORE 6. I pochissimi palloni che passano tra i suoi piedi in impostazione finiscono tutti alle ortiche. La presenza di Pjaca tra le linee lo infastidisce, paradossalmente. Non è un costruttore, ma un incursore. Ed infatti, alla prima incursione (37′), rischia di far male all’Empoli. (27′ st KASTANOS 6. Si piazza sulla trequarti e distribuisce una serie di palloni interessanti. Dopo il 2-2 perde incisività).

VILHENA 6,5. Subito pimpante. Sembrava in odore di riposo ed invece è al suo posto da mezzo sinistro. Alterna cose buone ad altre meno nel primo tempo. Nel secondo, avanza il suo raggio d’azione e fa il trequartista. Suo l’assist per Dia, un traversone morbidissimo. Con l’ingresso di Kastanos torna più dietro in una mediana a due.

MAZZOCCHI 7. Puntuale nelle chiusure in diagonale, nella prima mezzora spinge poco rispetto ai suoi standard. Poi, si accende: trenta metri di sprint e slalom, tre avversari mandati al bar e poi un sinistro chirurgico per il pareggio (e la sciocca ammonizione per essersi tolto la maglia). Trova il primo gol in A, il terzo da professionista: non segnava da febbraio 2021, vittima proprio l’Empoli quando militava in B nel Venezia, e il precedente lo aveva segnato alla Salernitana ai tempi del Perugia l’anno prima. Ad inizio ripresa ha la palla del raddoppio appena dentro l’area, ma alza troppo la mira. (dal 37′ st BRADARIC 5. Ancora leggerino).

BONAZZOLI 5. Si perde subito in preziosismi inutili e si innervosisce. Sembra avulso dal contesto, ingabbiato dalla difesa toscana. Pistolero dalle polveri bagnate. (dall’11’ st PIATEK 6,5. Entra ed ha subito il merito di conquistare il corner da cui nasce il vantaggio. Atterraggio impattante sul pianeta Salerno: a undici minuti dall’intervallo costringe Vicario agli straordinari con un diagonale insidioso. Intelligente, mobile, attaccante di categoria ed anche qualcosa in più).

DIA 7. Quando parte in progressione è inarrestabile. Lo fa solo una volta, però, nei primi 45′. Tende a venire molto incontro e ad aprire il gioco. Difende benissimo palla in ogni zona di campo, non trova però grossi sbocchi nell’area avversaria… fino al 16′ della ripresa quando, da vero opportunista, con il basso ventre si fa trovare ancora una volta al posto giusto nel momento giusto per fa esplodere l’Arechi. (dal 37′ st BOTHEIM 5,5. Tanto impegno, ma ingresso infruttuoso).

ALL: NICOLA 6. Modifica solo un uomo rispetto a Bologna in formazione, ma cambia interamente l’approccio della squadra: il turbo del Dall’Ara è un ricordo, l’Empoli parte meglio e i granata sembrano legati, restano bassi e subiscono per almeno mezzora. Stanchezza? Chissà. Si sbraccia in panchina nel tentativo di cambiare le sorti del match, ma è l’azione personale del singolo, Mazzocchi, a dare la scossa. Passa al 3-4-1-2 nella seconda frazione, a specchio con Zanetti. Poi, dentro gli ultimi arrivati. Viene premiato grazie al solito Dia ma è tutta la squadra che, galvanizzata anche dal pareggio, appare molto più fluida. Becca il gol di Lammers proprio nel momento in cui sembrava avere in pugno la partita. Non convince la decisione di inserire un Bradaric ancora pesce fuor d’acqua nel delicato finale.

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