SEPE 7. Okereke lo fulmina e può poco. Si esalta su Buonaiuto a fine primo tempo e poi dal dischetto su Ciofani per ben due volte ma senza evitare le ribattute.
BRONN 6. Non perfetto in chiusura di diagonale sulla rete della Cremonese, poi però scappa bene negli altri episodi. Talvolta eccede: quando fa il difensore non sbaglia, se prova a prendersi qualche confidenza in più…
LOVATO 5. Finalmente l’esordio in granata all’Arechi, più volte rinviato per motivi fisici. Sarà l’emozione, sarà la mancanza di abitudine, ma sfodera una prestazione tutt’altro che memorabile. Malinteso in avvio con Fazio che porta all’ammonizione dell’argentino, poi si fa sovrastare da Tsadjout in occasione del pareggio. Brivido sull’ex Cittadella che cade in area una dozzina di minuti dopo, ma senza contatto. Rischia l’harakiri prima dell’intervallo con un regalo a Buonaiuto. Costretto ad uscire a inizio ripresa per un colpo alla testa. (Dal 50’ PIROLA 6,5. Bene. Entra subito in partita, concentrato e deciso).
FAZIO 5,5. Okereke gli sfila davanti e fa 1-1. In leggero ritardo anche su Sernicola che taglia e va in gol, lo salva la bandierina dell’assistente. Riesce comunque a far risalire il livello di attenzione sui e dei compagni nel secondo tempo da centrale. Frittata su Zanimacchia in area.
MAZZOCCHI 6,5. C’è la sua firma sull’inizio dell’azione dell’1-0 granata. Pimpante, tiene occupato Quagliata per tutto il primo tempo.
CANDREVA 6,5. Il presidente Iervolino lo carica nel prepartita, lui ci mette un paio di minuti per inserirsi e firmare il cross che propizia il vantaggio. Dopo la mezzora orchestra una bella ripartenza e il suo tiro è deviato. Sta bene, si vede. Soprattutto, è a suo agio nel ruolo di mezzala ed allora… assist completo, da gran giocatore, a Coulibaly. (Dal 67’ VILHENA 5,5. Troppo spesso a terra, frettoloso).
RADOVANOVIC 6. Uomo d’ordine, non lo noti ma c’è. Positivo anche da schermo per 70’. Poi la stanchezza gli toglie un pizzico di lucidità e getta via qualche pallone di troppo. (Dall’82’ BOHINEN sv).
COULIBALY 7. Difficoltà nei primi 20’, poi decide di andare a comandare a centrocampo. Aspettava il suo primo gol in granata, lo avrebbe meritato anche prima e lo mette a segno da consumato e gelido bomber. Arriva sui palloni prima di tutti.
BRADARIC 6. Un leggerissimo passo indietro rispetto al buon impatto con lo Spezia e alla bella prestazione dell’Olimpico. Non demerita, ma l’intraprendenza di Sernicola lo costringe a stare bassissimo.
DIA 5,5. Un paio di spunti sguscianti, però resta piuttosto in ombra nel primo tempo. Scivola spesso – forse errata la scelta dello scarpino – e non riesce a sfruttare la sua rapidità fino in fondo. (Dall’82’ BOTHEIM sv).
PIATEK 7. Nemmeno tre minuti e si fionda sul pallone vagante in area piccola come un rapace. Dà una mano anche sulla palle inattive a sfavore. Egoista quando, spalle alla porta, cerca un improbabile tacco invece di appoggiarsi ai compagni meglio posizionati per il tiro. (Dal 67’ BONAZZOLI 5. Cerca di essere altruista quando… non dovrebbe, continua il suo momento no. Un paio di errori pregiudicano possibili ripartenza pericolose).
ALL: NICOLA 5,5. La colpa della squadra è ancora una volta non averla chiusa con un secondo tempo in cui Carnesecchi non è mai stato impegnato. Dopo essere stato in dubbio su chi inserire – tra Bronn e Lovato – al posto dell’infortunato Gyomber, ci pensa Daniliuc a togliere ogni esitazione al tecnico: giocano entrambi, per via dell’attacco influenzale che ha colpito l’austriaco. Il pizzico di abitudine che manca al terzetto nel giocare insieme si nota in avvio di partita nella lettura dell’episodio del pari ospite. Sembrava una partita in discesa, invece dopo l’1-1 la squadra di casa supera raramente la linea di metà campo in modo pulito; i lombardi ci credono, giocano di squadra e di folata, però i singoli campani salgono in cattedra e sono superiori. Avanti nell’intervallo, la Salernitana non rientra convintissima in fase offensiva nel secondo tempo, complice anche il campo che si appesantisce via via, ed un baricentro troppo basso che viene poi corretto a 20’ dal termine. I cambi non sortiscono effetti: ancora un approccio negativo per Bonazzoli, si adegua anche Vilhena. La Salernitana nella ripresa rischia concretamente solo un paio di volte, vero, ma è altrettanto vero che non crea assolutamente nulla per chiuderla. E alla fine paga, lasciando due punti per strada.
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