FIORILLO 5,5. Un opportunità-premio per il terzo silenzioso, chissà se anche una riflessione su Costil che ormai è in scadenza e non proseguirà a Salerno. Non chiamato a interventi clamorosi nel primo tempo, perché quando l’Atalanta accelera non inquadra la porta. Nella ripresa gli uomini di Gasperini fanno sul serio. Incolpevole sul primo gol, poteva fare meglio sul secondo: non accenna neppure l’intervento.
PASALIDIS 5. Non si era comportato male a Frosinone ma stavolta, alla prima da titolare con Colantuono, appare uno dei pochi svagati. Lookman lo mette in netto imbarazzo costringendolo a un’entrata killer a fine primo tempo. Ammonito e acciaccato, resta fuori all’intervallo. (dall’1′ st PELLEGRINO 4,5. In ritardo su tutto e tutti).
FAZIO 6. Sgomita con Scamacca, uno alla sua portata in termini di fisicità. Gli tiene testa e governa l’area nel gioco aereo ma l’ex Sassuolo gli scappa sull’1-1.
PIROLA 5,5. Non tira via il piede, si batte ma arriva in ritardo su Scamacca in occasione del pareggio.
SAMBIA 5,5. Il primo controllo nella metà campo avversaria è horror, come il calcio di punizione spedito in curva nella ripresa. Però è generoso e almeno non fa danni in fase difensiva. (dal 23′ st ZANOLI 5. Si presenta con un cross da dimenticare, prova un tacco pretestuoso).
COULIBALY 6. Molto meno svagato delle precedenti apparizioni. Scende la lacrimuccia nel vederlo duellare con Ederson, suo compagno di reparto nell’annata del 7%. Partita senza infamia e senza lode in mezzo al campo. Inspiegabilmente al 25′ della ripresa non tira in porta da posizione favorevolissima in area piccola.
BASIC 6. Mette ordine e tiene la posizione.
BRADARIC 5. Non gioca semplice e talvolta mette in difficoltà i compagni portando a spasso il pallone più del dovuto. Disorientato sul secondo gol, quando regala il tiro a Koopmeiners. Esce per infortunio (dal 32′ st SFAIT 6. Esordio in massima serie dopo aver collezionato due presenze in Coppa Italia. Cerca di non sfigurare e ci riesce).
TCHAOUNA 6,5. Quarto gol in campionato per lui, alla sua maniera sul palo più lontano. Lo stesso marchio di fabbrica per tutti i gol: via a destra e conclusione col sinistro a rientrare. È indubbiamente tra le pochissime note liete di questa disastrosa stagione. Deve limitare i preziosismi ma è l’unico a rendersi pericoloso. Si divora il possibile 2-2 con una bella azione personale.
VIGNATO 5,5. Prima volta da titolare all’Arechi. Lampo in anticipo sull’avversario per l’assist vincente in favore di Tchaouna. Troppa sufficienza nel recupero dei primi 45′ quando avrebbe potuto mettere di nuovo in porta il compagno. Si spegne quasi subito e propone una fiera di distrazioni. (dal 23′ st LEGOWSKI 5. Fatica a trovare la giusta posizione. L’investimento estivo non ha dato risposte: problemi di ambientamento o cos’altro? Il 21enne è nel giro della sua Nazionale maggiore).
IKWUEMESI 5,5. Ingaggia un duello con Hien all’inizio alla fine affidandosi solo alla lotta fisica. Animato anche da tanta buona volontà, si muove anche benino ma gli manca la giocata di prima e vanifica spesso tutto. Esce tra i fischi. (dal 15′ st WEISSMAN 6. Murato da Scalvini per il possibile 2-2).
ALL: COLANTUONO 6. Prosegue sullo stesso filone di Frosinone, in linea di massima. Forse alleggerita paradossalmente dopo la retrocessione aritmetica, la sua squadra propone un primo tempo attento e ordinato. Nella ripresa, il motore atalantino alza i giri e si ritorna alla solita solfa ma lui vive la partita con tenacia, tutt’altro che rassegnato. A un certo punto lancia a terra una bottiglietta dal nervosismo. Prova a riagguantare la partita con i cambi ma Legowski non gli dà la sostanza che avrebbe desiderato. Dona la soddisfazione dell’esordio in Serie A al romeno Sfait ma esaurisce gli slot i cambi e fa riaccomodare Guccione e Fusco che si stavano scaldando con lui.
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