Connect with us

News

Pagellone Coppa Italia: Ikwuemesi-gol, disastro Stewart. Legowski e Botheim impalpabili

FIORILLO 5,5. Non giocava dalla penultima dello scorso campionato. Inzaghi gli mette la fascia al braccio e gli chiede di dare coraggio a tutti in virtù della sua carta d’identità. Non può fare molto altro sui gol. Nega a Miretti il tris a fine primo tempo con una gran parata e si oppone anche a Yildiz sull’azione che porta allo sfortunato autogol di Bronn.

DANILIUC 5. Torna titolare, smaltita l’influenza. Lo fa ancora da terzino destro. Contiene bene Chiesa quando scorrazza dalle sue parti. Unico neo al 43′ quando gli regala un pallone che non ha la lucidità di buttare via: ci pensa Fiorillo. In una delle serate più assurde – per assenze – degli ultimi anni chiude addirittura da centrocampista centrale.

BRONN 5,5. Ha la valigia pronta ma non lo dà a vedere. Combatte con le sue armi contro Milik e mostra anche una condizione discreta, nonostante le scarsissime apparizioni maturate fin qui. Di mestiere, come può. Sfortunato sull’autogol.

LOVATO 5. Una delle ultime chiamate, con l’infortunio di Pirola. Cerca di essere ordinato. Qualche disimpegno ballerino nel primo tempo, non tiene nel corpo a corpo. Stende il tappeto a Yildiz per la cinquina. Ancora una volta rimandato.

SAMBIA 4,5. Adattato a sinistra, dopo 7′ mette paura a Perin dalla distanza. Nella fase di contenimento però – che sarebbe il suo mestiere – fa una fatica tremenda. Frana in ritardo su Gatti nell’azione in cui l’arbitro fischia un rigore poi revocato, sonnecchia sul 2-1, va a vento in tante altre occasioni. Non migliora da mezzala nel secondo tempo. La serie B transalpina lo cerca: probabilmente è la dimensione più adatta a lui in questo momento.

MAGGIORE 5,5. Inzaghi gli chiede un grosso sacrificio e lui risponde presente. Vive un momento psicofosico di buon livello ed è l’ultimo a mollare. Solo contro tutti a centrocampo, va in affanno ma cerca di chiudere dignitosamente il primo tempo e spende anche un giallo su situazione di pericolo. (dall’1′ st BRADARIC 5,5. Leggero in marcatura su Milik in occasione del 3-1 juventino).

LEGOWSKI 4,5. Ha il merito di ringhiare su Gatti in occasione dell’1-0. Si fa beffare da Chiesa sul cross del pareggio. Trotterella abbastanza vispamente ma la prende poco e in talune occasioni va addirittura ad ostacolare i compagni. Sicuramente giovanissimo, però è nel giro della nazionale polacca: incomprensibile come non riesca a calarsi nel calcio italiano. (dal 21′ st BORRELLI 6. Esordio assoluto nel professionismo. Non ancora maggiorenne, le gambe non gli tremano).

TCHAOUNA 5,5. Il match winner del Bentegodi ronza dalle parti di Danilo, prova a inventare qualcosa ma parla calcisticamente una lingua diversa da molti compagni di reparto. (dal 9′ st SFAIT 6. Cuore a mille e 40′ da mezzala. Mette tutto ciò che ha in una serata che non dimenticherà mai).

BOTHEIM 4,5. Il tecnico lo scongela dopo esattamente due masi dall’ultima volta (i 9 minuti finali del derby d’andata). La maglia da titolare gli mancava addirittura dal 18 settembre. Non è mai brillato per ardore agonistico e non si ridesta stavolta. Alla mezzora Inzaghi lo arretra mezzala, non il suo ruolo. Il sacrificio c’è, il piattume pure. (dal 9′ st SIMY 5,5. Dentro per una coppia d’attacco tutta nigeriana nel 5-3-2 finale, quando è tutto ampiamente compromesso e non recuperabile. Minuti buoni per ripresentarsi titolare domenica).

STEWART 4. Pure lui reduce da due mesi di naftalina, addirittura messo fuori lista over. La primissima da titolare in Italia è già occasione di riscatto, sulla carta. Subito generosissimo ma tecnicamente grezzo: perde tutti i palloni che gli capitano a tiro, anche quelli più succulenti. Si batte, però appare spaesato e senza alcuna nozione tattica, soprattutto sulla fase difensiva. Si nota soprattutto sull’1-1 bianconero. Oggettivamente non pronto per questi livelli. (dall’1′ st GYOMBER 5. Il tecnico gli chiede di fare un po’ a botte, lui esegue ma nel frattempo arrivano altri tre gol. Bruciante il tunnel di Yildiz).

IKWUEMESI 6. Al pronti-via, Gatti gli regala il pallone del vantaggio ed è freddo come non era stato nelle ultime occasioni colossali in campionato. Per il resto fa a botte ma non ha grossa assistenza. Corre comunque fino alla fine con generosità.

ALL: INZAGHI 5,5. Davvero impossibile incidere diversamente. Rivolta la squadra più volte in una serata surreale: si vedono Bronn centrale di centrocampo e Sambia mezzala, perché non c’è altro. Chiude con Daniliuc play. E già qui ci si potrebbe fermare. Dona un sogno a Sfait e Borrelli. Sfrontato al punto giusto nel proporre il 4-2-3-1 in casa della Vecchia Signora, di fatto con quattro attaccanti veri dal primo minuto. Le assenze diventano nove a poche ore dalla gara con i sintomi influenzali accusati da Martegani. È un’ecatombe. “Tanto vale essere offensivi”, avrà pensato. Chiede soltanto a Maggiore e Tchaouna gli straordinari, rispetto ai titolari di Verona. Il vantaggio fulmineo illude. La fascia Stewart-Sambia non può reggere e infatti dopo un quarto d’ora manda il giamaicano dall’altra parte. Approccio corretto, nulla da recriminare se non l’incapacità di gestire il pallone nella metà campo bianconera dovuta alla tanta ruggine e all’inadeguatezza di molti elementi schierati sul campo per necessità. Sull’1-1 cerca di fare il possibile: Botheim mezzala e passaggio al 4-3-3 è una scelta disperata dopo l’euforia del vantaggio arrivato troppo presto. La Juve passa, lui all’intervallo cerca di raddrizzare la baracca come possibile, con Gyomber centrale di difesa e Bradaric che va a piazzarsi a sinistra: fuori un improponibile Stewart e Maggiore (gestione). Il secondo tempo viaggia su binari juventini e il suo ex allenatore Allegri, con cui non correva e non corre buon sangue, non si ferma e gliene rifila sei. Ma ora la preoccupazione è per domenica…

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News