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Oltre il 90esimo: applausi granata e Ochoa superstar, il cuore grande dei tifosi in Piemonte

I decibel si alzano circa dieci minuti dopo l’inizio del match ma la festa e l’entusiasmo cominciano prima, all’esterno dello stadio, per le strade di Torino si respira aria…granata (e non importa quale).  Al gol di Vilhena nel settore ospiti dell’Olimpico Grande Torino esplode la gioia e la partita contro gli uomini di Ivan Juric diventa incandescente, anche quando nella seconda fase di gioco sembrava un’altra Salernitana, un’altra partita. Come il dottor Jekyll e mister Hyde con un’unica costante: la passione dei supporter.

Tutto davanti agli occhi del presidente granata Danilo Iervolino che ha raggiunto la squadra e l’amministratore delegato Maurizio Milan in Piemonte, insieme al professore e avvocato Francesco Fimmanò che prima del fischio di inizio hanno calcato il rettangolo verde, tra risate e abbracci, strette di mano e saluti, scambiando qualche chiacchiera con il ds Morgan De Sanctis. Dall’altro lato il collega Urbano Cairo, contestato dai padroni di casa.

L’accoglienza tra tifosi è di quelle che lasciano trasparire serenità e rapporti ben distesi: all’interno dell’impianto sportivo si contano 21.122 spettatori. Tantissimi salernitani si sono – infatti – trasferiti a Torino e altrettanti hanno fatto capolino all’Olimpico: il richiamo del cuore supera di gran lunga distanze, chilometri, impegni e il relax di una bellissima giornata primaverile. Non solo per chi in Piemonte ha scelto di vivere ma anche per chi proviene dalla vicina Lombardia. Da annotare sul registro delle presenze anche quella del gruppo di tifosi della Bersagliera, residente Monaco di Baviera che, con 6 ore e più di viaggio sul groppone, ha scelto di seguire la Salernitana in maniera incondizionata, così come chi ha utilizzato qualsiasi mezzo possibile dalla città di Arechi.

Durante l’intervallo un giro di campo significativo e di grande valore per celebrare la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. E’ il mese “blu” e la cooperativa salernitana “Giovamente” (in rappresentanza anche della Salernitana for Special) è stata presa per mano dalla “Torino for disable”. Insieme, sul rettangolo verde, per sensibilizzare e urlare che “non c’è mai diversità, soprattutto nello sport”.  Come un filo che unisce e come un pallone che rotola sotto i gradoni: una partita improvvisata, tanti bambini mentre le lancette segnano il minuto numero 70. Non c’è tempo per chi vive il tempo delle risate e della spensieratezza e il match si sposta in un attimo e si colora di nuove promesse.

Al triplice fischio finale, i giocatori vanno a prendersi (meritandoseli) tutti gli applausi sotto il settore dei tifosi granata dell’ippocampo che oltre il “90esimo” sono riusciti a cucire attimo dopo attimo sulla pelle dei giocatori il vestito “buono della domenica”. Quello che sa di cose belle, di cuore e pace che si macchia di felicità. La stessa felicità negli occhi dei bambini che si illuminano al passaggio di Ochoa. E’ diventato una vera e propria star: molti chiedono (solo) un saluto e altri corrono a raccontarlo agli amici che la fortuna, ogni tanto, passa anche attraverso i muri spessi e salta gli ostacoli.

 

 

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