Connect with us

News

Oggi la ripresa con la squadra decimata, Menichini tiene tutti sulla corda: giovedì giornata chiave

Inizia oggi una nuova settimana atipica per la Salernitana di Leonardo Menichini. Il tecnico di Ponsacco ha fissato la ripresa per questo pomeriggio al Mary Rosy (meteo permettendo) con il compito di mantenere alta la concentrazione e provare, per quanto possibile, soluzioni tattiche da adottare nell’eventuale playout. Dei nove infortunati che non hanno preso parte alla sessione di allenamento di sabato contro la Primavera (clicca qui per leggere l’articolo) il solo Mantovani dovrebbe rientrare regolarmente in gruppo. Tutti gli altri, invece, hanno ancora bisogno di cure mediche e saranno fermi ai box, con il serio rischio di non prendere parte allo spareggio.

La Salernitana scende in campo ma con la mente è già proiettata a giovedì, giornata chiave. Il Collegio di Garanzia si pronuncerà sulla disputa o meno dei playout, tutto dipenderà dall’interpretazione che l’organo del Coni avrà dell’articolo 18 comma h del codice di giustizia sportivo. La Lega ha deciso che il Palermo, retrocesso all’ultimo posto, diventasse la quarta squadra a salutare il campionato in aggiunta alle tre che hanno perso sul campo, Foggia, Padova e Carpi. Senza far slittare la classifica (almeno nella zona inferiore), senza far disputare i playout. La Figc che avrebbe potuto cambiare la decisione non ha voluto prendere provvedimenti, passando la patata bollente al Collegio di Garanzia. Giovedì si deciderà sui playout, ma non solo. Anche il Palermo aspetta una sentenza. I rosanero hanno chiesto una penalizzazione di 20 punti e non la retrocessione all’ultimo posto, se venisse accolta la richiesta la squadra di Delio Rossi sarebbe salva e la Salernitana, a questo punto, sarebbe costretta a giocare il playout con il Venezia da sfavorita. In attesa anche del ricorso al Tar del Foggia che chiede ancora riduzioni sulla penalizzazione.

Tanta confusione, tanta incertezza e la sensazione che non è più la giurisprudenza a contare ma la politica. Non una situazione facile da gestire per Menichini che ha l’obbligo di tenere la squadra in una bolla, lontano da smartphone e tribunali. La concentrazione è sempre stato uno dei problemi di questa Salernitana che non è mai riuscita a scendere in campo con la giusta lucidità mentale per affrontare le delicate sfide di fine campionato. Le cinque sconfitte consecutive nelle ultime cinque partite sono state frutto non solo di un disastroso atteggiamento tecnico, ma anche della paura di perdere che, come spesso accade, è la prima causa di una sconfitta. A conti fatti alla Salernitana sarebbe bastato un solo punto per togliersi dai guai e andare già in vacanza, invece tutto è ancora in gioco. Il pallone non rotola da 9 giorni, la speranza è che resti fermo fino al prossimo campionato. Ma nulla è ancora stato deciso con certezza e la Salernitana deve lavorare con massima attenzione. Perché se mai si dovesse ritornare a giocare, non ci sono margini di errori. Oggi la ripresa, senza otto uomini e con la squadra decimata. A Menichini il compito di tenere tutti sulla corda, pronti alla peggiore delle ipotesi. Anche perché Venezia e Foggia continuano ad allenarsi e tra aprile e maggio, quando ci sono stati gli scontri diretti, la Salernitana ha racimolato un solo punto, con i lagunari e all’Arechi. E nei playout bisognerebbe assolutamente ritrovare quella vittoria che manca addirittura dal 13 aprile.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News