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E l’Arechi riapre ai concerti: estate 2023 sul prato

Tornano i concerti allo stadio Arechi. A distanza di sei anni, il Principe degli Stadi ospiterà di nuovo eventi di grande portata sul suo prato la prossima estate: ad esibirsi sul prato di via Allende sarà Marco Mengoni (24 giugno) e la notizia è rilevante, se si considera che finora, con una sorta di veto imposto dalla vecchia proprietà della Salernitana, tali manifestazioni erano state “proibite” per evitare danni al manto erboso. Il Covid negli ultimi due anni aveva poi fatto il resto.

Il vecchio veto

È datato 2017 l’ultimo concerto all’Arechi, che fu di Tiziano Ferro a luglio. Dopodiché la società granata, all’epoca di proprietà di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, in forza della rinnovata convenzione d’uso, ottenne la gestione e la manutenzione del prato. Fatto non di poco conto, dopo la stagione 2013/14 in Prima Divisione che fu caratterizzata da numerose partite giocate su un manto erboso che destò tantissime polemiche. La società si fece carico dei lavori di rifacimento, in vista del campionato 2014/15 che avrebbe poi condotto alla promozione in B, e contestualmente si oppose ogni qual volta l’amministrazione comunale proponeva eventi musicali all’Arechi (nel 2015 Vasco Rossi non si esibì), in forza dell’accordo siglato che le consentiva l’ultima parola in tal senso.

La “cassa”

Inutile nascondersi dietro un dito: concerti di grande portata servono anche per far cassa e consentire di sostenere grandi strutture. Probabilmente si sarà parlato anche di questo nel recente incontro a tre a Palazzo di Città fra il sindaco Napoli, il consulente Marotta e l’amministratore delegato della Salernitana. La conferma della tappa a Salerno di Mengoni è arrivata nella tarda serata di ieri ed i biglietti sono già in vendita. Canterà sei giorni prima della scadenza dell’attuale convenzione che – per bocca dello stesso Milan – ora dovrà essere “oggetto di un tavolo di confronto per definire la forma giuridica dell’accordo“. Per il Comune non ci sono problemi e un’intesa si troverà, la Salernitana vuol capire bene: un conto è gestione dello stadio, un altro è convenzione d’uso, un altro ancora sarebbe avere una concessione ultra decennale. Con il recente impegno della Regione Campania a finanziare l’amministrazione comunale per i lavori all’impianto, tuttavia, la strada da tracciare sembra essere diversa da quest’ultima.

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