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“Non è più domenica..”: ma in 500 seguono i granata e gioiscono con gli uomini di Ventura

Cinquecento al Picchi di Livorno, un decimo dei tifosi di casa. Perché da quando la Salernitana “gioca di più..non è più domenica”, avrebbe cantato Cesare Cremonini diversamente. È un giorno diverso dalla domenica e si fa finta che non sia lunedì domani. Gli ultras del cavalluccio firmano sul registro delle presenze anche alla terza partita di campionato fuori casa della Salernitana e fanno sentire la propria voce nonostante il posticipo domenicale in un orario non proprio felice. Ma non sono state le 21 di domenica sera a fermare i tifosi granata che tra autobus organizzati dai gruppi della Curva Sud Siberiano e auto piene, hanno raggiunto Livorno in una calda giornata di fine settembre. Qualche coro, gli applausi e striscioni al contrario in segno di protesta verso una società che non incontra più il favore della torcida granata. Solo per la maglia, così come in casa e soprattutto cori contro Lotito e Fabiani. Cori rivolti ai salernitani durante il match anche dai tifosi del Livorno: “Noi non siamo salernitani”, hanno più volte intonato insieme a “Lotito vattene”, tra la risposta dei cinquecento arriva in terra “nemica”. Scintille in campo, ma anche sugli spalti e un malore sulle gradinate per un tifoso amaranto. Ma il posticipo del campionato cadetto ha portato allo stadio 5.559 spettatori tra cui 3.359 abbonati per le partite della squadra di mister Breda. Mister degli amaranto a cui non bastano i bellissimi momenti e le emozioni dei suoi anni a Salerno per confortarsi dopo la sconfitta per 3 a 2 che ha visto Djuric festeggiare sotto il settore ospiti per il suo gol decisivo arrivato negli attimi finali del match. E la festa continua subito dopo il triplice fischio finale, quando mister Ventura chiede ai suoi di ringraziare i 500 che hanno raggiunto la terra toscana. E nemmeno i cori contro Lotito e Fabiani si fermano dopo il fischio dell’arbitro. Ma per adesso gli ultras si godono il podio granata e appuntamento all’Arechi, con un retrogusto più “dolce”. Dopo 40 anni la Salernitana si afferma sul campo del Livorno per 3 a 2. E da quando la Salernitana gioca di più “il tempo che davo all’amore lo tengo solo per me..”, canterebbe Cremonini. Ma anche un po’ i tifosi dell’ippocampo.

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