Non bastano i fuochi d’artificio per dare il benvenuto: la civiltà salernitana è di Tutti!

Il campo ha parlato, giudice indiscutibile. Al Milan bastano quindici minuti per strappare i primi tre punti di questo 2023. La Salernitana si sveglia tardi e con Bonazzoli visibilmente concentrato (e anche nervoso vista l’esultanza) che tenta di accorciare le distanze. Ma il contorno non è da sottovalutare, anzi. I Campioni d’Italia, ieri martedì a Salerno, hanno ricevuto un’accoglienza d’onore da parte di tifosi rossoneri residenti in zona, addirittura con fuochi d’artificio.

E poi? Quello che non ti aspetti. Le esultanze nei distinti e in tribuna di quelli di supporto rossonero a discapito di insulti e prese di posizione di quelli “locali”. Tutto – non bello – davanti ai bambini. Lo spettacolo sugli spalti (e non solo) a tratti ha fatto riflettere. Sold out il settore ospiti praticamente da subito, tanti pacifici sostenitori del “diavolo” hanno preso posto nei Distinti o in tribuna, circolando tranquillamente con le sciarpette rossonere in altre aree dello stadio. Qualcuno proveniente dalla Calabria s’è beccato qualche insulto. Nel post partita le cose non sono andate in maniera positiva. In zona Parco Arbostella alcuni tifosi con le tute del Milan sono stati a lungo scherniti da alcuni “non” tifosi granata fino a costringerli al mettersi a riparo (per non temere sorti peggiori) nei vicini portoni prima di raggiungere le loro navette organizzate zona Giardino Orientale. Sempre nelle vicinanze un “gruppo Milan” proveniente dalla Puglia ha avuto da ridire con alcuni tifosi locali intimandogli di andarsene alla svelta. Non va bene.

Serve maturità e rispetto per tutti. Compresi tifosi, occasionali e non, famiglie e addetti ai lavori. Impensabile non strutturare un parcheggio, organizzare una banda di connessione per permettere il regolare svolgimento della stampa (imbarazzante la figuraccia rivolta nella pancia dell’Arechi da un collaboratore rossonero ad un collega dicendo “Vedo che la connessione da voi ancora deve arrivare”). C’è un coro che dice “Dammi i tre punti non chiedermi niente..”, eppure qualcosa vogliamo chiederla, a questo punto. Rispetto e civiltà. Per Tutti. La Salernitana è anche e soprattutto la squadra “fuori” dal rettangolo verde.