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Niente Arechi per i patron a presentazione e prima casalinga. Ma la cabala corre in soccorso…

Stadio pieno come spesso accadeva in passato, tredicimila spettatori fiduciosi e speranzosi per l’inizio della nuova stagione. Coreografia in curva Sud, botte senza senso in curva Nord: ieri è successo davvero di tutto all’Arechi. Salerno non si è voluta perdere l’esordio della Salernitana in Serie B nell’anno del centenario, la città è con la squadra e sogna la promozione.

C’erano tutti, o quasi. Due poltroncine in tribuna vip erano stranamente vuote, quelle dei patron Lotito e Mezzaroma. È balzata subito all’occhio la loro assenza: inaspettata per certi versi, attesa in parte perché se è vero che in contemporanea c’era Juventus-Lazio, è altrettanto vero che l’estate è stata lunga e alcune vicende clamorose (Lotito che prova a rifondare il Bari su tutte) hanno fatto discutere non solo a Salerno. All’inizio del torneo ci si aspettava un segno di riavvicinamento della proprietà a squadra e tifosi ma attenzione alla scaramanzia e alla cabala, visto che l’ultima promozione del cavalluccio iniziò proprio con la contemporanea assenza dei due comproprietari. Il posto auto presidenziale ieri era occupato dalla vettura del ds Fabiani, unico riferimento di vertice dal unto di vista dirigenziale. Lo stesso era accaduto nella serata di presentazione della rosa di Colantuono contro il Monopoli il 19 agosto.

Nell’ultimo anno è accaduto spesso che Lotito e Mezzaroma non si presentassero a braccetto alle partite della Salernitana. Ci può stare, visti i tanti impegni imprenditoriali dell’uno e dell’altro. Spesso entrambi hanno fatto vere e proprie corse per poter essere presenti in via Allende. Parlando di esordio è quasi una novità, però, la loro contemporanea assenza. Da quando i due patron hanno preso il timone della squadra nel 2011, tra Salerno Calcio e Salernitana l’Arechi ha ospitato la prima partita della stagione sei volte su otto: nel 2016 e nel 2017 i granata hanno giocato a La Spezia e a Venezia. In queste sei partite, solo un altro opening match era stato visto da Lotito e Mezzaroma solo in tv e non allo stadio. Ecco che qui la cabala e i numeri entrano in gioco. L’altra assenza dei patron in un primo incontro dell’anno si registra nell’estate 2014, quando la Salernitana di Leonardo Menichini fa 1-1 con il Cosenza davanti a 10mila spettatori. Inoltre, quella è l’unica prima partita finita in pareggio all’Arechi nell’era dei patron laziali. Il finale di quel campionato è noto a tutti, Menichini portò i granata in Serie B battendo il Benevento in un lungo duello. Nei giorni immediatamente successivi, sui muri della città cominciarono a comparire vignette satiriche su Lotito e Mezzaroma, raffigurati come i protagonisti di una nuova puntata di “Chi l’ha visto?”. Mezzaroma ci scherzò su, pubblicando un post ironico su Facebook, “Io e Lotito siamo come Totò e Peppino”. Dopo il discorso di Lotito alla Sud post gara con l’Entella della scorsa stagione, ultima partita che ha visto tra l’altro il patron in Tribuna, i rapporti con la piazza sono precipitati e l’allestimento di una rosa competitiva ha contribuito a farli risalire in una sorta di limbo. Chissà.

In tutte le altre prime volte, Lotito c’è sempre stato. A cominciare da Salerno Calcio-Palestrina: partita vista con il sindaco Vincenzo De Luca, cavalcata trionfale sotto la Sud al triplice fischio. Non c’era Mezzaroma, che però si rifece un anno dopo in Seconda Divisione. Partita brutta e sfortunata, la Salernitana perse in rimonta 2-3 con l’Aquila e fece andare su tutte le furie Lotito, che abbandonò l’Arechi (e il suo posto accanto a De Luca) scuro in volto parlando al telefonino. Per rivedere l’Imperatore Claudio sorridente si è dovuto attendere dodici mesi e Salernitana-Lecce 2-1, prima giornata di Prima Divisione: Mezzaroma non c’era, ma dopo la vittoria Lotito tornò a sfilare sotto la Sud per festeggiare con i tifosi. La proprietà fu presente con entrambi i presidenti anche alla prima di B, quando prima del derby con l’Avellino prestarono giuramento a centrocampo con il capitano Manolo Pestrin.

Nell’anno del centenario, che potrebbe regalare molte soddisfazioni calcistiche ai tifosi della Salernitana, l’assenza dei due patron alla prima di campionato ha fatto molto rumore. La speranza è che vada a finire come nel 2014/2015, la consapevolezza è che c’è un rapporto da ricostruire tra Salerno, Lotito e Mezzaroma.

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