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Nicola sogna l’impresa: “Meritiamo la salvezza. Potrei cambiare qualcosa”

La fatica nelle gambe per le gare ravvicinate comincia a farsi sentire. In conferenza pre partita Davide Nicola non ha escluso la possibilità di far ruotare gli uomini in vista della sfida di domani contro il Cagliari. L’ex tecnico del Crotone ha poi toccato anche le corde della squadra e dell’ambiente per compiere un’impresa storica.

Possibile turnover?

Il trainer non ha nascosto l’esigenza di far rifiatare qualche calciatore: “Potrebbe esserci o non esserci staffetta tra Verdi e Bonazzoli. Obi rientra nei possibili ballottaggi, è un giocatore che mi piace e lo valuteremo, come anche altri giocatori. Spero di avere anche Ribery, si aggiungono giocatori che hanno voglia e ci danno una mano. La rotazione non è mai minima, domani è possibile qualche variazione. Chi convoco è sempre recuperato e ha l’energia giusta e la mentalità giusta. Purtroppo non convoco a volte chi merita perché siamo tanti. Mamadou Coulibaly sta lavorando tanto e gli manca poco per poter avere la giusta intensità. Viene da una serie di infortuni e gli serve ancora qualche giorno di lavoro. Ora ho bisogno di calciatori al 110%, ma su Mamadou conto molto perché lo conosco bene”.

Stanchezza? No, euforia!

Secondo il tecnico in questo momento non deve esistere stanchezza, ma soltanto una voglia matta di proseguire il percorso: “Ci stiamo preparando, abbiamo euforia e energia. Ci sono ancora tre partite e vogliamo agguantare il sogno, i ragazzi stanno bene di fisico e di testa, vedono che il lavoro ha portato risultati ed un’espressione di gioco importante. Anche domani daremo tutto. Possono servire anche più di due vittorie, mi interessa che i ragazzi capiscano che devono vincere più partite possibili. È una lotta salvezza apertissima che deve dare carica, sembrava non potessimo farne parte. Dopo tre mesi abbiamo dimostrato però valori importanti. C’è da pedalare ancora con gioia ed energia, i ragazzi e la città lo meritano. Non possiamo essere stanchi, io sono molto felice ed emozionato per loro e sono ad un livello di energia bellissimo. Mi piace giocare spesso perché si è sempre dentro e per me giocare è vitale. Sarebbe scontato dire che possiamo fare meglio già ciò che facciamo, è la prima abizione. Tutto si può fare con un dispendio di energie adeguato e qualità superiore. Mi è piaciuta la disponibilità dei ragazzi immediata per intraprendere un percorso di idee per proporre gioco ed essere aggressivi. Spero che alla fine mi colpisca la loro gioia di essere una squadra di livello”.

Cagliari, incognita allenatore

Come il Venezia anche il Cagliari si presenterà a Salerno con una nuova guida tecnica: “Domani troveremo una squadra che ha cambiato allenatore e avrà idee diverse. Potrebbe continuare nel modo di stare in campo che aveva o cambiare e passare ad una difesa a quattro o a un centrocampo a rombo. Non ho visto Genoa-Juve, per noi sono stati giorni impegnativi, andava ipotizzato ciò che il Cagliari farà col nuovo tecnico. Ci interessava concentrarci sul lavoro di rifinitura odierno e su quello di domattina, ci sono ancora alcuni dettagli da trasferire – ha spiegato l’allenatore – Valuterò domani mattina, anche sull’avversario. Domani dobbiamo fare una partita tosta. Non mi interessa se il Cagliari potrà giocare con la difesa a quattro o col trequartista, per noi non cambia granché. Il Cagliari, durante il campionato, ha giocato spesso con moduli diversi. Potrebbero passare a quattro, perché Agostini lo faceva in Primavera e abbiamo valutato degli scenari. Abbiamo dato attenzione agli interpreti che potrebbero scendere in campo”.

La voglia di fare un’impresa

Anche Salerno può e deve sognare di rimanere nell’élite del calcio italiano. Davide Nicola ha chiosato così: “Nella mia testa passa quello che passa nella testa di tutti, del presidente, del direttore, dello staff e dei calciatori. Vedo una voglia matta di poter continuare su questo percorso per raggiungere qualcosa che sappiamo di meritare. Anche in luoghi che non sono grandi metropoli nascono storie importanti, vorrei che tutti insieme riuscissimo a sovvertire l’ordine delle cose e degli eventi. Si può fare solo credendoci e lavorando. Il pubblico è fantastico, sarebbe bello sovvertire il corso degli eventi tutti insieme. La loro energia è per noi fondamentale. Lo sport è appannaggio di grandi capoluoghi, ma ci sono anche realtà più piccole che possono raccontare belle storie. Voglio che i ragazzi si concentrino sul fatto che ciò che hanno fatto è arrivato col lavoro. Salerno è un posto meraviglioso e penso che sia moralmente giusto che raggiunga un determinato risultato. Mi farebbe piacere sovvertire il consueto andamento delle cose, la Salernitana è una neo promossa ma non vuol dire che non possa raggiungere traguardi importanti. I calciatori devono capire questo”.

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