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Nicola pensa positivo: “Ho visto la giusta mentalità. Lavoriamo e pensiamo alla prossima”

“La più grande prova di coraggio è sopportare una sconfitta senza perdere il cuore. “Forza ragazzi, reset subito e testa alla prossima!”. Guarda già avanti Davide Nicola, suonando la carica sui social. L’allenatore prova a tirare fuori gli aspetti positivi del pesante ko. Il tecnico granata in sala stampa ha sottolineato di aver visto la giusta mentalità dai suoi, certamente con qualche errore tecnico e di attenzione: “Sapevamo la forza dell’Inter, ma siamo venuti qui per giocare la nostra partita, aggredendo alti e accettando i duelli individuali. Fino al loro primo gol abbiamo avuto buone iniziative per andare in vantaggio. I gol dell’Inter sono arrivati in fotocopia, su letture che potevano essere migliori. Sto provando a costruire una mentalità per vincere. Non vedo alternative al giocare su qualsiasi campo”.

Elogi al gruppo: “I ragazzi hanno dato tutto, forse siamo stati meno brillanti negli uno contro uno. Questa è la strada e non cambio entusiasmo e voglia di migliorare. Il secondo gol è arrivato allo scadere del primo tempo e ci ha scoraggiato. Siamo partiti bene nella ripresa, loro hanno trovato altri gol e siamo calati. Ma non cambia nulla, io conoscevo la situazione quando ho accettato. Se abbiamo giocato bene in casa è grazie a questa mentalità. Non è tutto da buttare, mi dispiace per i tifosi che stasera erano in tanti. Ora pensiamo alla prossima. Inter e Milan sono due grandi squadre, in casa la gente ci ha dato una bella spinta e nelle difficoltà abbiamo trovato energie, stasera si è visto che eravamo fuori casa, non facendo le cose con la solita voglia di vincere i duelli individuali; alcune situazioni andavano lette diversamente. C’è tanto da lavorare sulla difesa e sulla qualità delle giocate in avanti, ma i ragazzi ci stanno provando. Stasera l’Inter ha dimostrato di essere molto forte. La squadra è molto dedita al lavoro e un ko come quello di stasera non mi fa svalutare la settimana. Abbiamo fatto cose che abbiamo provato, abbiamo sbagliato molto certamente. Dobbiamo sentirci capaci di fare il nostro gioco contro chiunque, non c’è altra strada. Le partite precedenti ci hanno dato risposte, stasera ho visto coraggio; fuori casa abbiamo bisogno di una attenzione massima. Io vedo una mentalità diversa che ci serve per risalire la classifica. Accetto anche sconfitte nette, ma non abbiamo perso dignità, anzi la acquisiremo insieme alla consapevolezza”.

Di fatto è stato un testa-coda, difficile far punti a San Siro: “Sicuramente l’Inter è una squadra forte, lo dice la classifica. A me non interessa in questo momento la vittoria o la sconfitta, perché per me conta creare la mentalità per vincere più partite possibile. La squadra oggi è stata coraggiosa, i ragazzi hanno provato a recuperare palla con un certo baricentro. Per me è stata la prima gara in trasferta e di certo non mi spavento di affrontare queste squadre o di uscire con cinque reti al passivo. I ragazzi non hanno avuto un comportamento diverso da quello che avevamo preparato. Non sono preoccupato, squadra ci ha provato e ha sbagliato, può essere ancora migliore nell’ardore con cui affronta le cose, poteva gestire palla in maniera differente”. 

Secondo Nicola non è stato un passo indietro: “Abbiamo ripetuto cose positive fatte nelle precedenti due partite non con “cazzimma”, i duelli individuali sono stati persi per bravura dell’avversario, potevamo fare meglio. Dobbiamo avere capacità di stare sempre sul pezzo, di non essere schiavi delle emozioni per quel che succede in campo. Non prendo in giro nessuno, sono convinto e straconvinto che la mentalità deve essere questa, dobbiamo fare le cose meglio di stasera, abbiamo peccato in alcune situazioni. Era importante per me scoprire anche alcuni atteggiamenti, c’era curiosità di vedere come si approcciavano i ragazzi in uno stadio così importante. Sull’essersi disuniti nella ripresa sono d’accordo. Fino al primo gol abbiamo fatto molto bene, abbiamo preparato così la gara e potevamo esprimerci ancora meglio. Mi piacerebbe andare una volta in vantaggio e prendere l’atteggiamento che poi assumono le squadre contro di noi quando fanno il primo gol. Il secondo gol allo scadere ci ha dato un po’ fastidio a livello mentale ma nonostante questo nella ripresa siamo partiti bene. Complessivamente subendo il terzo ed il quarto gol abbiamo perso sia compattezza che la convinzione di fare ciò che avevamo preparato, aprendoci ad un finale di partita in cui siamo rimasti più in area nostra che a creare problemi all’avversario”.

Passaggio d’obbligo sui tanti supporters granata presenti a Milano: “Nonostante la sconfitta io non sono scontento, mi spiace per la nostra gente. C’erano seimila persone che ti accompagnano e quando vedi questo tifo vorresti dare maggiori soddisfazioni alla tua gente. Ma vorrei far capire che stiamo cercando di creare la mentalità utile a vincere più partite possibile perché non è facile, bisogna riportare entusiasmo. Non è tutto da buttare, ma voglio lavorare, la nostra gente che ha passione incredibile sa che le cose sono difficili, e non avrebbe mai accettato di venire su questo campo e vedere gli altri giocare. Quando si subisce gol non è colpa della linea difensiva, lì si verifica l’ultimo errore, magari non si gestisce bene una pressione o non si canalizza bene il corridoio in cui lavorare di catena. Accetto gli errori perché so che col lavoro vai a migliorare, quello che non accetto è che possiamo modificare il nostro entusiasmo in funzione di un risultato. Per raggiungere la missione dobbiamo essere maledettamente aggressivi, sbaglieremo ma è l’unica strada”.

Un passaggio su alcuni singoli: “Simone Verdi per caratteristiche è un esterno, può essere adattato anche come seconda punta di raccordo che ama fare assist ed ultimi passaggi. Non a caso le migliori occasioni le ha avute lui che sta giocando ora nel ruolo a lui più consono. Kastanos è un calciatore molto intelligente e versatile che può giocare a centrocampo o dietro la punta perché la capacità di legare mediana e attacco, da questo punto di vista sono soddisfatto di quanto stiamo facendo. Oggi siamo partiti con due punte di ruolo e due ali vere; per noi cambia perdere 2-0 o 5-0 sempre perché serve acquisire la mentalità utile a vincere. Oggi dobbiamo dare anche i giusti meriti all’Inter, forse la nostra difesa ha commesso qualche errore di lettura nel concedere la palla scoperta agli avversari. Sui posizionamenti della linea difensiva, che amiamo tenere alta, non abbiamo avuto sempre la lettura giusta nella palla scoperta”.

 

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