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Nicola nuovo tecnico granata, a caccia dell’ennesima impresa salvezza

Uno specialista in salvezze per tentare l’impresa. La Salernitana punta su Davide Nicola per cercare di restare in Serie A. Un obiettivo diventato leggermente più concreto dopo la vittoria nella battaglia legale sulla sfida di Udine. Alla Salernitana è stato restituito un punto e il match della Dacia Arena si giocherà. In panchina ci sarà Davide Nicola, tecnico originario di Luserna San Giovanni e con alle spalle già diverse esperienze positive in massima serie, alla guida di squadre in lotta per la salvezza. “Lo stress da allenatore? Una piacevole ossessione” rivelò in una intervista del 2019, presentandosi come tecnico offensivo che bada alla posizione in campo dei calciatori, e non ai singoli elementi dello scacchiere tattico. Possesso palla e verticalizzazione, un po’ sulla falsariga di Castori: è questo il mantra di gioco di Nicola.

Il profilo di Nicola

Ex difensore che in carriera ha vestito – tra le altre – le maglie di Genoa, Pescara, Ternana e Torino, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2010 ha subito intrapreso la carriera da allenatore alla guida del Lumezzane, ultima squadra in cui aveva giocato. Una delle sue prime partite da tecnico lo vide vittorioso all’Arechi, contro la Salernitana di Roberto Breda, in terza serie, con un gol di Galabinov alla seconda giornata del campionato 2010/2011.

In seguito Nicola ha allenato Livorno, Bari, Crotone, Udinese, Genoa e Torino. Una carriera in crescendo, fatta di tanta gavetta e risultati meritati. Storico quello ottenuto a Crotone, con la salvezza in Serie A centrata nel 2017. Una vera e propria impresa sportiva, iniziata ad aprile con la vittoria sul campo del Chievo e proseguita con otto risultati positivi su nove, tra cui le vittorie su Inter e Lazio ed il pareggio col Milan. Un successo seguito da una pedalata da 1300 chilometri: Nicola, prima della partita vinta con l’Inter, promise di partire in bici dalla Calabria e arrivare a Vigone, in provincia di Torino, in caso di salvezza. Così fu e promessa mantenuta da parte di un allenatore che fa del temperamento una delle sue caratteristiche principali.

Dopo l’esonero nella stagione successiva, Davide Nicola è ripartito da Udine: subentrato a Julio Velázquez, riuscì a salvare l’Udinese con un bottino di 16 punti conquistati in 15 partite. Missione riuscita anche sulle panchine di Genoa e Torino, prima della sua nuova avventura a Salerno. Dal punto di vista tattico dovrebbe cambiare poco: in carriera Nicola ha optato sia per il 3-5-2 che per il 4-4-2, ecco perché è lecito attendersi una elasticità tattica tale da adattare le sue scelte al materiale umano a disposizione. A proposito: in granata ritroverà Radovanovic, Verdi e Bonazzoli, già allenati nel corso dell’esperienza di Torino. Discorso simile per Mamadou Coulibaly, mai impiegato però dal tecnico di Luserna San Giovanni.

I precedenti con la Salernitana

Dopo la partita con il Lumezzane, Nicola ha ritrovato la Salernitana altre due volte: al ritorno i granata espugnarono per 3-1 il ‘Saleri’ con doppietta di Fava e gol di Carrus. Poi, in Serie B, la vittoria del Bari il 6 novembre del 2015, nel match del ‘San Nicola’ deciso da Maniero e Valiani i cui gol furono intervallati da quello del momentaneo pareggio di Donnarumma.

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