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Mutti sta con Gregucci: “C’è tempo per uscire dalla crisi. Difesa colabrodo? Forse meglio cambiare…”

Vincere per scacciare la paura. Gregucci si trova di fronte a un bivio, un successo a Livorno oppure l’inferno. Perché adesso i granata sono in un “limbo” e bisogna tirarsi fuori. Ma secondo Mutti, anche in caso di ko non bisognerebbe cambiare allenatore. In una lunga intervista rilasciata a Radio Alfa l’ex tecnico granata Bortolo Mutti analizza il momento nero della Salernitana non lesinando qualche tiratina d’orecchie al collega Gregucci soprattutto per la fase difensiva. Ma per i playoff c’è ancora tempo: “Questo è un limbo dove bisogna avere la capacità e la forza di uscire per entrare nei playoff che è l’obiettivo della stagione – ha detto Mutti – C’è una bella competizione nonostante il livello non sia altissimo e poi sotto stanno risalendo facendo perdere punti a chi sta avanti. Ma quello che è successo a Foggia è vergognoso”.

La Salernitana viene da un ko interno con il Crotone, il decimo posto è amaro soprattutto perché questo non è proprio il campionato più difficile della storia della B: “Il valore tecnico si è abbassato, bisogna rimboccarsi le maniche e salvare il campionato. Spero che la Salernitana riesca a recuperare. È una squadra che ha le caratteristiche per potersi giocare i playoff, penso che la gara con il Livorno sia uno spartiacque: è una gara da vincere a tutti i costi. Serve una prova di forza per ridare entusiasmo, la tifoseria deve star vicino alla squadra nonostante il malcontento. Bisogna ricompattarsi perché la possibilità di riaprire un percorso c’è”.

Ma una sconfitta significherebbe rischiare di essere avvicinati dalla zona playoff, con altre otto partite da giocare e…quale allenatore? “Se a Livorno si perde la classifica diventa ancora più difficile e un nuovo allenatore non so quanto potrebbe renderla migliore. Livorno è un passaggio importante, Gregucci è già il secondo allenatore della stagione e ha esperienza e carisma. Certo, a volte il cambio allenatore dà una sterzata a livello motivazionale per l’ambiente, però io credo che in questo momento far sentire solidarietà a Gregucci è importante per dargli la spinta giusta”.

Dopo aver incassato la doppietta di Simy, il conto dei gol subiti è salito a 36. Peggio hanno fatto solo le ultime tre in classifica: “Le colpe vanno distribuite, quando c’è una situazione generale non si può trovare un singolo colpevole. Dall’alto bisogna essere più corti e fare pressione salendo compatti, bisogna curare tanti particolari che devono essere funzionali nella gestione della partita per creare una fase della difesa importante. Bisogna lavorare in sintonia e da squadra. Certamente mi aspettavo, visti i singoli, una media gol diversa. Qualcosa certamente non funziona perché così come bisogna oliare meccanismi per offendere è vero anche che bisogna farlo per difendere. Se qualcosa a monte non funziona, e non mi riferisco all’errore del singolo, allora bisognerebbe cambiare modulo o rivedere certe cose, certe dinamiche, certe distanze. Creare presupposti per migliorare questo aspetto”.

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