Non convince la direzione di Antonio Rapuano, arbitro della sfida tra Sampdoria e Salernitana. Il fischietto della sezione di Rimini, chiamato a gestire un match tanto teso quanto delicato, non riesce quasi mai ad avere il pieno controllo sui 22 giocatori. Tantissimi i contatti illegali e soprattutto eccessive le perdite di tempo da parte della formazione padrona di casa, che hanno ridotto drasticamente il tempo di gioco effettivo nella ripresa. Il direttore, che durante tutto il corso della gara ha mimato il gesto del recupero con il suo cronometro, ha poi negato la possibilità ai granata di battere l’ultimo calcio d’angolo, fischiando la fine del match soltanto trenta secondi dopo la fine del recupero, nonostante le molte interruzioni durante quest’ultimo. Buona la prestazione degli assistenti Rossi e Bahri, resta, invece, inutilizzato il Var diretto da Mazzoleni.
Primo tempo
Passano meno di dieci secondi e Rapuano è subito costretto a interrompere il gioco per via di un intervento irregolare di Amatucci su Vieira nella trequarti di campo doriana. Nonostante il fallo fosse evidente, il fischietto romagnolo ha tardato un po’ nell’interrompere il gioco.
Al 10′ Borini rischia di diventare il primo ammonito del match, dopo un contatto con Ghiglione. Il numero 16, che ha anche protestato in maniera accesa nei confronti del direttore dopo il fischio di quest’ultimo, ha colpito l’esterno granata sul volto in un contrasto aereo. Giusta la decisione dell’arbitro di non prendere provvedimenti disciplinari vista la natura involontaria dell’infrazione.
Al 17′ Beruatto stende con uno sgambetto Lochoshvili a palla lontana. Rapuano, resosi conto del difensore granata fermo sul terreno di gioco, ha poi interrotto l’azione blucerchiata per sincerarsi delle condizioni del georgiano. Errore in questo caso del direttore, che non ha concordato un calcio di punizione alla formazione di Marino, ma ha restituito la sfera ai padroni di casa.
Al 20′ continuano le proteste di Borini, questa volta per un presunto contro fallo di Ghiglione. L’arbitro, molto vicino, fa cenno al centrocampista di proseguire. Proteste che non si interrompono al 28′, quando l’ex Roma stende Cerri in scivolata nei pressi del centrocampo. Borini interviene sul pallone, ma con troppa vigoria. Giusta la decisione di Rapuano di assegnare punizione in favore dei granata, sbagliata quella di non mostrare il cartellino al calciatore blucerchiato.
Al 44′ è poi Niang a rischiare di diventare il primo ammonito della sfida. Il centravanti senegalese, non convinto da una decisione presa dall’assistente, si è diretto verso di lui protestando in maniera molto accesa. L’arbitro, accorso per allontanare il calciatore, ha optato solamente per un richiamo verbale.
Al 46′ è regolare la rete del vantaggio doriano siglata da Meulensteen. Perfetta la posizione del numero 17 che, tenuto in gioco da Amatucci, devia alle spalle di Christensen il colpo di testa di Alex Ferrari. Dopo quattro minuti addizionali Rapuano decide che può bastare e manda le due squadre negli spogliatoi.
Secondo tempo
Al 47′ Cerri diventa il primo ammonito della gara, dopo aver scaraventato Altare fuori dal terreno di gioco a palla lontana. Corretta, in questo caso, la decisone presa dal direttore di gara.
Le perdite di tempo della formazione padrona di casa iniziano al 61′, con Riccio che viene richiamato verbalmente dall’arbitro dopo aver impiegato troppi secondi a battere un calcio di punizione nella propria trequarti di campo. Rapuano, al termine del confronto con il difensore della Sampdoria, ha indicato il cronometro, facendo intendere che avrebbe recuperato i minuti persi.
Al 73′ il primo cartellino giallo in casa Sampdoria arriva ai danni di Meulensteen, dopo che quest’ultimo ha steso in modo violento Corazza nei pressi del centrocampo. Intervento ai limiti del giallo quello del calciatore olandese, che colpisce con il piede leggermente alto la caviglia del numero 16 granata. All’80’ anche Cragno si iscrive all’elenco degli ammoniti per aver perso troppi secondi in occasione di una rimessa dal fondo.
Passa un minuto e anche Benedetti viene sanzionato con la stessa motivazione, dopo aver trattenuto il pallone impedendo una veloce ripresa del gioco alla formazione allenata da Pasquale Marino.
Al termine dei 90′ regolamentari, Rapuano assegna altri sei minuti addizionali per recuperare il tempo sprecato durante la ripresa. Al 96′ l’ultimo ammonito del match è Niang che, per guadagnare qualche secondo, interferisce più volte con la battuta di un calcio di punizione in favore dei granata, allontanando la sfera posizionata da Hrustic. Nonostante le tantissime interruzioni arrivate durante l’extra-time, il direttore di gara non lascia proseguire ulteriormente il gioco, impedendo alla Salernitana di battere l’ultimo calcio d’angolo, guadagnato 30 secondi dopo la fine del recupero.
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