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Moviolone Salernitana-Sorrento: Leone rivedibile gestisce male una gara nervosa

Prestazione che non raggiunge la sufficienza, quella di Domenico Leone della sezione di Barletta, arbitro della sfida di campionato tra Salernitana e Sorrento. Il fischietto pugliese, chiamato a dirigere una gara a tratti molto nervosa, soprattutto nella prima frazione di gioco, non riesce mai ad avere il pieno controllo sui 22 calciatori in campo e sui membri della panchina. Diversi i contatti irregolari persi dal direttore di gara, che spesso ha dovuto alzare i toni per placare le proteste dei giocatori. Bene, invece, gli assistenti Emanuele Bracaccini e Ludovico Esposito ed il FVS Nicola Valcaccia, che supporta l’arbitro nelle revisioni a bordocampo.

Primo tempo

Al 3′ gli animi si riscaldano a seguito di uno scontro a centrocampo tra Franco e Capomaggio. L’arbitro, dopo aver assegnato un calcio di punizione in favore degli ospiti, ha richiamato verbalmente i due calciatori, senza prendere alcun provvedimento disciplinare. Al 7′ il neo acquisto Ferraris protesta in direzione del direttore di gara per una trattenuta subita a centrocampo non fischiata. Passano pochi secondi e lo stesso Ferraris viene atterrato nuovamente al limite dell’area di rigore del Sorrento. Per l’arbitro entrambi i contatti sono regolari e, in entrambe le occasioni, fa cenno al numero 20 di proseguire. Al 9′ è regolare la rete di Sabbatani che porta in vantaggio il Sorrento. Perfetta la posizione del numero 90 che, dopo aver ricevuto la sfera in area, mette a sedere Quirini e scarica la palla alle spalle di Donnarumma. Rete che viene convalidata senza il supporto del FVS, con Leone che ha fatto riprendere il gioco senza rivedere l’azione sul monitor a bordo campo. Al 14′ Continuano le proteste granata per un intervento molto di duro di Fusco su Tascone nei pressi della bandierina del calcio d’angolo nella metà campo Sorrentina. Neanche in questo caso il direttore ha accordato un calcio di punizione alla Salernitana, nonostante l’intervento molto ruvido. Dopo essersi rialzato, il numero 29 granata colpisce Franco in maniera molto violenta, venendo giustamente ammonito. Al 16′ una nuova ressa si crea al centro del campo a seguito dell’intervento di Crecco ai danni di Quirini. I due, dopo essersi rialzati, vanno faccia a faccia. C’è bisogno dell’arbitro, che prima li separa e poi li richiama verbalmente senza estrarre nessun cartellino, per far riprendere il gioco. 18′ rischia tantissimo Varone, che trattiene la maglia di Franco in procinto di ripartire in contropiede dopo aver recuperato la sfera al limite della propria area di rigore. L’ammonizione in questo caso sarebbe stata corretta. Al 23′ ancora Varone commette fallo nei pressi del centrocampo. Questa volta è D’Ursi la vittima, colpito con una manata dal numero 8.

Al 26′ Villa diventa il secondo ammonito della gara, dopo aver colpito Crecco con un calcio sulla caviglia nella trequarti di campo granata. Rischia moltissimo il numero 14, che se la cava soltanto con un cartellino giallo. Al 36′ anche Capomaggio si iscrive all’elenco degli ammoniti, dopo aver steso Franco con un calcione nei pressi del centrocampo. La panchina del Sorrento, però, non ci sta e spreca una delle “card” a disposizione per mandare l’arbitro al FVS e cambiare il cartellino dato al centrocampista dell’Ippocampo. Il direttore, dopo aver rivisto l’azione al monitor, conferma la sua decisione, ma contemporaneamente espelle Davide Cacace, responsabile dell’area tecnica della formazione ospite. Nonostante sia corretta la scelta di Leone di mostrare il cartellino giallo al numero 5 della Salernitana, il direttore commette un errore nel non fischiare un fallo ai danni di Tascone pochi istanti prima, costringendo così Capomaggio ad interrompere irregolarmente la pericolosa ripartenza della formazione ospite. Dopo aver assegnato quattro minuti supplementari al termine dei primi 45, l’arbitro fischia per due volte, mandando entrambe le squadre negli spogliatoi.

Secondo tempo

Al 52′ Golemic subisce un colpo al volto nella trequarti di campo granata. L’arbitro, che inizialmente aveva fatto proseguire il gioco, lo ha poi interrotto per sincerarsi delle condizioni del difensore della Bersagliera. La gara è poi ripresa con il direttore di gara che ha restituito la palla al Sorrento. Al 54′ è irregolare la rete siglata da Quirini, che aveva riportato il match in parità. La posizione del numero 24 era perfetta, ma non quella di Tascone, che aveva ricevuto la sfera all’interno dell’area da Ferrari e di testa l’aveva girata all’esterno granata. L’arbitro, dopo aver inizialmente assegnato la rete alla formazione allenata da Raffaele, ha rivisto l’azione al monitor del FVS ed ha concordato un calcio di punizione indiretto alla formazione rossonera. Al 60′ grandi proteste da parte di Capomaggio, che richiede a gran voce un calcio di rigore per un tocco di mano. La panchina granata, però, decide di non usufruire di una delle carte a disposizione e fa proseguire il gioco senza mandare il direttore a rivedere l’azione al monitor.

Al 71′ è regolare il secondo gol del pari trovato dai granata. A siglarlo è Roberto Inglese, che raccoglie il rinvio sbilenco di Riccardi e spedisce la sfera nell’angolino destro, alle spalle di Harrasser. Al 75′ continuano le proteste da parte della Salernitana, questa volta per una trattenuta in area di rigore su Ubani. In questa occasione la panchina granata utilizza la “card” e richiede la revisione da parte dell’arbitro, che porta ad un nulla di fatto dato che il direttore, dopo aver rivisto l’azione sul monitor, decide di non assegnare il penalty alla formazione padrona di casa. Al 79′ nulla di irregolare in occasione della rete del vantaggio della Bersagliera, realizzato di testa da Capomaggio. Perfetta la posizione del numero 8, che dall’interno dell’area svetta e spedisce la sfera all’angolo sinistro. Al 90′ il direttore di gara viene richiamato ancora una volta al FVS, questa volta dalla panchina del Sorrento, per visionare un sospetto tocco di mano di Knezovic all’interno dell’area di rigore granata. Tocco che effettivamente c’è e che porta all’assegnazione di un calcio di rigore per la formazione rossonera a tempo praticamente scaduto. Penalty che verrà poi respinto da Donnarumma, capace di ipnotizzare Santini e di regalare la vittoria alla Bersagliera. Dopo sei minuti di recupero, infatti, l’arbitro fischia per tre volte, mettendo la parola fine a Salernitana-Sorrento.

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