Prestazione che non raggiunge del tutto la sufficienza, quella di Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco, arbitro di Salernitana-Palermo. Il fischietto campano, nonostante sia riuscito a dirigere la gara senza troppi affanni e senza commettere gravi errori, spesso dimentica di utilizzare i cartellini, soprattutto in direzione dei calciatori ospiti. Buona, invece, la prestazione degli assistenti Mario Vigile di Cosenza e Tiziana Trasciatti di Foligno. Mai davvero utilizzato, invece, il Var diretto da Marco Piccinini.
Primo tempo
Al 6′ leggere proteste da parte di Raimondo dopo un contatto con Baniya all’interno dell’area di rigore rosanero. A seguito del contrasto, per nulla falloso, il pallone ha colpito il centravanti granata prima di terminare la sua corsa sul fondo. Inutili le lamentele del numero 99, che avrebbe voluto l’assegnazione del calcio d’angolo. Al 13′ rischia molto Pierozzi, che stende in modo duro Corazza nei pressi del centrocampo. Il direttore assegna il calcio di punizione in favore della formazione di Breda, ma non punisce il calciatore siciliano, che se la cava con un richiamo verbale. Al 26′ Soriano spinge Brunori alle spalle, nei pressi del limite laterale dell’area di rigore granata. Nonostante la lieve entità del contatto, l’infrazione c’è e l’arbitro, ben posizionato, fischia istantaneamente. Dagli sviluppi del calcio di punizione arriverà il vantaggio del Palermo, siglato dallo stesso Brunori con un tiro a giro che si è insaccato alle spalle di Christensen.
Al 33′ Zuccon, reo di aver protestato in maniera veemente in direzione del direttore di gara, diventa il primo ammonito del match. Cartellino giallo che poteva essere mostrato anche tre minuti più tardi in direzione di Lund che, nei pressi del centrocampo, stende Soriano involato verso la metà campo rosanero. Errore, in questo caso, da parte dell’arbitro, che assegna soltanto un calcio di punizione alla Bersagliera. Al 40′ è regolare anche la rete del raddoppio siciliano siglata da Pohjanpalo. Corretta la posizione del finlandese al momento del passaggio di Brunori. Al 44′ scintille tra Locoshvili e Segre a seguito di una spinta del calciatore rosanero ai danni del georgiano. Anche in questo frangente il direttore di gara avrebbe dovuto punire disciplinarmente il giocatore ospite, ma ha preferito fischiare soltanto l’infrazione e calmare gli animi sul terreno di gioco. Al 44′ anche Amatucci si iscrive all’elenco degli ammoniti, dopo aver steso in scivolata Lund. Corretta, in questo caso, la decisione di Arena. Al termine dei 45′ regolamentari il direttore decide di assegnarne due supplementari prima di spedire le formazioni negli spogliatoi.
Secondo tempo
Al 48′ rischia molto Brunori, che ferma fallosamente Tongya spedito verso la metà campo avversaria. Ennesima ammonizione mancata nei confronti di un calciatore della squadra siciliana. Al 52′ la Salernitana riesce ad accorciare le distanze con Tongya, che sigla la rete del 1-2. Rete annullata da Arena pochi secondi più tardi per una posizione irregolare del numero 7 granata. Corretta la chiamata dell’assistente, che nota il netto fuorigioco del calciatore campano. La prima ammonizione in casa Palermo arriva al 54′ ed a farne le spese è Blin, reo di aver colpito Amatucci con eccessiva vigoria nei pressi del centrocampo.
Al 70′ attimi di confusione a seguito di un contatto tra Stojanovic e Lund. Il direttore di gara, che non aveva punito alcun tipo di infrazione, ha fermato il gioco per sincerarsi delle condizioni del calciatore siciliano. Alla ripresa i rosanero avrebbero voluto un calcio di punizione ma Arena, come da regolamento, ha scodellato la sfera restituendola alla formazione allenata da Dionisi. Al 72′ è netto il fallo su Tongya non fischiato dal direttore di gara. Il numero 7 granata, alla ricerca di un varco nei pressi del limite dell’area di rigore rosanero, è stato steso da un intervento molto duro di Magnani. L’arbitro, che ha visto la scena, ha preferito fa proseguire il gioco, valutando il contatto come regolare. All’85’ Stojanovic diventa l’ultimo ammonito della gara, dopo aver protestato in modo acceso verso il direttore di gara. Regolare, questa volta, la rete del 1-2 granata, siglata da Amatucci nel primo dei cinque minuti di recupero assegnati da Arena. Perfetta la posizione del calciatore di proprietà della Fiorentina, che spinge in rete di testa la palla servitagli da Corazza. Al termine dei restanti quattro minuti addizionali l’arbitro fischia per tre volte, mettendo la parola fine a Salernitana-Palermo.
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